Messaggio 13 agosto 2009, 21:03

A.R.I.-R.E. Fine Emergenza

A.R.I.-R.E.
ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI ITALIANI
RADIOCOMUNICAZIONI - EMERGENZA


Da giorno 22 Agosto si concluderanno, per l'ARI-RE le operazioni per l'emergenza in Abruzzo. E' mio dovere ringraziare coloro che hanno partecipato attivamente alla seconda fase dell'emergenza a sostegno delle richieste fatte dal Dipartimento della Protezione Civile.

La nostra presenza e' stata apprezzata dagli addetti ai lavori ed ha permesso di riprendere quel dialogo interrotto qualche anno fa.

Questa emergenza nella prima fase, quella della emergenza vera e propria, ha ancora una volta dimostrato quali sono le vere capacità  di intervento dei radioamatori, che, con spirito di sacrificio, hanno operato fin dalle prime ore dall'evento sismico giungendo da tutte le regioni Italiane, ed a loro ho già  espresso i miei ringraziamenti e gratitudine.

Questo e' e dovrebbe essere il ruolo del radioamatore nell' ambito della Protezione civile.

E su questo credo nessuno di noi e' in disaccordo


Ma a seguito dell'emergenza in Abruzzo e dopo aver avuto l'incarico di Delegato Nazionale ARI-RE, mi sono posto ed occorre porsi la domanda: quale evoluzione proporre per ARI-RE ed in particolare per la funzione di coordinamento nazionale?

Emergono, alla luce delle attuali esperienze, i seguenti obiettivi:
- Tenere i contatti con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e possibilmente migliorarli.
- Dotarsi di una struttura in grado di coordinare ARI RE su scala nazionale con particolare attenzione alla definizione di linee guida, metodi e approcci operativi comuni, promuovendo e diffondendo quanto di meglio sviluppato dalle strutture regionali.

- Fare da punto di coordinamento verso il Dipartimento dei volontari e dei mezzi tecnici disponibili nelle varie regioni, secondo quanto consentito dalle convenzioni.

- Dotarsi di una struttura nazionale propria per poter attivare le nostre risorse umane e tecniche immediatamente dopo il fatto calamitoso. E' riprovato ed universalmente accettato che i radioamatori, in tali frangenti di primissima emergenza, non sono sostituibili da parte di nessuno e l'incisività  del nostro intervento si gioca nelle prime 24/48 ore!

Molti altri interrogativi necessitano di risposta, sarebbe ora di mettere da parte le divergenze e, se critiche ci debbano essere che queste siano costruttive. Mi auguro che si possa, insieme, arrivare a definire, una volta per tutte, quali debbano essere i compiti di coloro che volontariamente decidono di partecipare all'organizzazione ARI-RE, o meglio che siano proprio loro a doverlo stabilire.

Vorrei che ci si guardasse un po' in giro e ci si rendesse conto di quello che sta accadendo nel mondo del volontariato ed in particolare sul volontariato dei radioamatori.

Sono decenni che cerchiamo un equilibrio, e ancora ci troviamo punto e accapo.

I8IEM Alfredo Migliaccio
Delegato Nazionale ARI-RE

Giovedì 13 Agosto 2009
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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