Nubifragio in Sicilia: al lavoro una task force per i soccor
Nubifragio in Sicilia: al lavoro una task force per i soccorsi
La situazione
Dal tardo pomeriggio di ieri, un forte nubifragio si è abbattuto sulle province di Trapani, Palermo, Messina e Agrigento. La Protezione Civile aveva emesso un'allerta meteo nei giorni precedenti.
Numerosi allagamenti hanno creato grossi problemi alla viabilità  stradale e ferroviaria, che è rimasta bloccata in diversi tratti.
La situazione più grave si è registrata nel messinese, dove nel corso della notte, con l'aumento delle precipitazioni, la zona costiera compresa tra i comuni di Galati e Scaletta Zanclea è stata interessata da frane e colate di fango che hanno interrotto in più punti il sistema viario, la ferrovia e l´autostrada. Chiuse per frana l'autostrada a A/18 Messina-Catania, la strada statale 114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri - Scaletta.
Le colate hanno invaso le strade, i piani terra, i seminterrati ed i sottopassi nei centri abitati, bloccando per molte ore numerosi automobilisti.
Situazione pesante a Scaletta, completamente isolata, Molino e Giampilieri. In quest'ultimo Comune si sono registrate diverse frane e anche un'esplosione di gpl che ha causato crolli.
I soccorsi
Fin da ieri sera, con l'aggravarsi della situazione, il Dipartimento della Protezione Civile si è mantenuto in costante contatto con le Prefetture di Trapani, Catania e Messina dove nel frattempo erano state attivate le unità  di crisi.
Il bilancio provvisorio consta di quattro morti accertati ufficialmente e di dieci feriti.
Dalla notte del 1 ottobre una task force del Dipartimento ha sorvolato la zona colpita dall'alluvione per verificare le condizioni dell'area.
Le operazioni di soccorso, coordinate dal Dipartimento hanno consentito di concentrare in tempi brevi mezzi per il movimento terra, messi a disposizione dall´Esercito.
Nel Comune di Scaletta, alcuni feriti sono stati tratti in salvo via mare con una motovedetta della Capitaneria di Porto, l'unico modo per arrivare al paese.
Squadre dei Vigili del Fuoco, giunte anche dalla Calabria e dalla Campania, della Protezione Civile e dell'Esercito sono coadiuvate da due elicotteri, uno della Marina Militare e uno della guardia Costiera che hanno trasportato alcuni feriti nell'ospedale di Piemonte di Messina.
I soccorritori hanno allestito anche due Posti Medici Avanzati (PMA) con brande, coperte e generi di prima necessità  : il primo nella palestra di Gravitelli a Messina, dove sono stati trasferiti 75 sfollati, il secondo a Roccalumera. Un altro presidio è stato istituito nella sede della Polstrada di giardini Naxos.
Dalle prime ore di stamattina i mezzi pesanti dell´esercito sono riusciti ad entrare nei centri abitati situati più a monte aprendosi la strada nel fango e detriti.
Nella zona sono presenti anche 114 volontari dotati di idrovore.
02-10-2009
La situazione
Dal tardo pomeriggio di ieri, un forte nubifragio si è abbattuto sulle province di Trapani, Palermo, Messina e Agrigento. La Protezione Civile aveva emesso un'allerta meteo nei giorni precedenti.
Numerosi allagamenti hanno creato grossi problemi alla viabilità  stradale e ferroviaria, che è rimasta bloccata in diversi tratti.
La situazione più grave si è registrata nel messinese, dove nel corso della notte, con l'aumento delle precipitazioni, la zona costiera compresa tra i comuni di Galati e Scaletta Zanclea è stata interessata da frane e colate di fango che hanno interrotto in più punti il sistema viario, la ferrovia e l´autostrada. Chiuse per frana l'autostrada a A/18 Messina-Catania, la strada statale 114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri - Scaletta.
Le colate hanno invaso le strade, i piani terra, i seminterrati ed i sottopassi nei centri abitati, bloccando per molte ore numerosi automobilisti.
Situazione pesante a Scaletta, completamente isolata, Molino e Giampilieri. In quest'ultimo Comune si sono registrate diverse frane e anche un'esplosione di gpl che ha causato crolli.
I soccorsi
Fin da ieri sera, con l'aggravarsi della situazione, il Dipartimento della Protezione Civile si è mantenuto in costante contatto con le Prefetture di Trapani, Catania e Messina dove nel frattempo erano state attivate le unità  di crisi.
Il bilancio provvisorio consta di quattro morti accertati ufficialmente e di dieci feriti.
Dalla notte del 1 ottobre una task force del Dipartimento ha sorvolato la zona colpita dall'alluvione per verificare le condizioni dell'area.
Le operazioni di soccorso, coordinate dal Dipartimento hanno consentito di concentrare in tempi brevi mezzi per il movimento terra, messi a disposizione dall´Esercito.
Nel Comune di Scaletta, alcuni feriti sono stati tratti in salvo via mare con una motovedetta della Capitaneria di Porto, l'unico modo per arrivare al paese.
Squadre dei Vigili del Fuoco, giunte anche dalla Calabria e dalla Campania, della Protezione Civile e dell'Esercito sono coadiuvate da due elicotteri, uno della Marina Militare e uno della guardia Costiera che hanno trasportato alcuni feriti nell'ospedale di Piemonte di Messina.
I soccorritori hanno allestito anche due Posti Medici Avanzati (PMA) con brande, coperte e generi di prima necessità  : il primo nella palestra di Gravitelli a Messina, dove sono stati trasferiti 75 sfollati, il secondo a Roccalumera. Un altro presidio è stato istituito nella sede della Polstrada di giardini Naxos.
Dalle prime ore di stamattina i mezzi pesanti dell´esercito sono riusciti ad entrare nei centri abitati situati più a monte aprendosi la strada nel fango e detriti.
Nella zona sono presenti anche 114 volontari dotati di idrovore.
02-10-2009