Terremoto ad Haiti: in moto il Sistema Paese
Terremoto ad Haiti: in moto il Sistema Paese
Appena giunta la notizia del grave sisma che ha devastato Haiti, l'Italia si è mobilitata per aiutare la popolazione dell'isola caraibica.
Ieri il Consiglio dei Ministri ha deliberato subito la dichiarazione di stato d'emergenza per predisporre e partecipare con tempestività  agli interventi di aiuto alla Repubblica di Haiti.
La macchina del Sistema Paese si è immediatamente messa in moto e ha visto coordinarsi la direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo (Dgcs) della Farnesina, il Dipartimento della Protezione Civile, la Difesa e la Croce Rossa italiana (Cri).
Dopo diverse riunioni sono stati organizzati in tempi record tre voli umanitari.
Un team tecnico di valutazione composto da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile della Croce Rossa italiana e dell'Esercito è decollato ieri sera dall'aeroporto di Ciampino, base del 31/o Stormo dell'Aeronautica, a bordo di un Falcon.
L'advanced team italiano, che giungerà  nell'isola dopo 15 ore di viaggio, ha il compito di verificare le condizioni logistiche e di sicurezza ad Haiti per predisporre le infrastrutture minime per l'arrivo del grosso degli aiuti ed evitare, anche fenomeni di sciacallaggio. Nel caso non fosse possibile approntare la base in loco, questa verrebbe dislocata a Santo Domingo, da dove gli aiuti si sposterebbero tramite pullman nelle aree colpite dal disastro.
Oggi, un C 130 partirà  da Pisa, con un Posto Medico Avanzato - PMA, materiale medico e personale specialistico, mentre da Roma (Fiumicino) partiranno alla volta della Capitale Haitiana, 15 medici specialisti, con un volo di Linea. Nel PMA opereranno venti volontari del Gruppo di chirurgia d'urgenza (Gcu) di Pisa, unità  specializzata in interventi di protezione civile che ha già  alle spalle diverse missioni in Italia e all'estero, l'ultima delle quali nello Sri Lanka per lo tsunami.
Il Ministero degli Affari Esteri invierà  inoltre un aero carico di "non food items". Si tratterà  di generatori elettrici, coperte, utensili da cucina, teli in plastica e contenitori per l'acqua potabile. La Farnesina, tramite la Cooperazione allo Sviluppo, ha stanziato un milione di euro a favore delle agenzie internazionali che operano sul terreno: 500 mila euro al Programma Alimentare Mondiale - PAM per andare incontro ai bisogni alimentari d'urgenza, ed altri 500 mila a favore del programma d'emergenza che la Federazione Internazionale delle Croci Rosse e delle Mezze Lune Rosse sta predisponendo per l'assistenza sanitaria.
Aiuti, intanto, sono stati stanziati anche dai vescovi italiani: due milioni di euro, dai fondi dell'8 per mille, per far fronte alle prime emergenze.
14-01-2010
Appena giunta la notizia del grave sisma che ha devastato Haiti, l'Italia si è mobilitata per aiutare la popolazione dell'isola caraibica.
Ieri il Consiglio dei Ministri ha deliberato subito la dichiarazione di stato d'emergenza per predisporre e partecipare con tempestività  agli interventi di aiuto alla Repubblica di Haiti.
La macchina del Sistema Paese si è immediatamente messa in moto e ha visto coordinarsi la direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo (Dgcs) della Farnesina, il Dipartimento della Protezione Civile, la Difesa e la Croce Rossa italiana (Cri).
Dopo diverse riunioni sono stati organizzati in tempi record tre voli umanitari.
Un team tecnico di valutazione composto da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile della Croce Rossa italiana e dell'Esercito è decollato ieri sera dall'aeroporto di Ciampino, base del 31/o Stormo dell'Aeronautica, a bordo di un Falcon.
L'advanced team italiano, che giungerà  nell'isola dopo 15 ore di viaggio, ha il compito di verificare le condizioni logistiche e di sicurezza ad Haiti per predisporre le infrastrutture minime per l'arrivo del grosso degli aiuti ed evitare, anche fenomeni di sciacallaggio. Nel caso non fosse possibile approntare la base in loco, questa verrebbe dislocata a Santo Domingo, da dove gli aiuti si sposterebbero tramite pullman nelle aree colpite dal disastro.
Oggi, un C 130 partirà  da Pisa, con un Posto Medico Avanzato - PMA, materiale medico e personale specialistico, mentre da Roma (Fiumicino) partiranno alla volta della Capitale Haitiana, 15 medici specialisti, con un volo di Linea. Nel PMA opereranno venti volontari del Gruppo di chirurgia d'urgenza (Gcu) di Pisa, unità  specializzata in interventi di protezione civile che ha già  alle spalle diverse missioni in Italia e all'estero, l'ultima delle quali nello Sri Lanka per lo tsunami.
Il Ministero degli Affari Esteri invierà  inoltre un aero carico di "non food items". Si tratterà  di generatori elettrici, coperte, utensili da cucina, teli in plastica e contenitori per l'acqua potabile. La Farnesina, tramite la Cooperazione allo Sviluppo, ha stanziato un milione di euro a favore delle agenzie internazionali che operano sul terreno: 500 mila euro al Programma Alimentare Mondiale - PAM per andare incontro ai bisogni alimentari d'urgenza, ed altri 500 mila a favore del programma d'emergenza che la Federazione Internazionale delle Croci Rosse e delle Mezze Lune Rosse sta predisponendo per l'assistenza sanitaria.
Aiuti, intanto, sono stati stanziati anche dai vescovi italiani: due milioni di euro, dai fondi dell'8 per mille, per far fronte alle prime emergenze.
14-01-2010