Dissesto idrogeologico: aggiornamenti sulla situazione
Dissesto idrogeologico: aggiornamenti sulla situazione in Sicilia e Calabria
Sono proseguiti anche oggi i sopralluoghi in Sicilia e Calabria per valutare la situazione del grave dissesto idrogeologico che ha colpito le due regioni in questi ultimi giorni.
Sicilia
Monti Nebrodi
In questa area geologi del Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con quelli della regione Siciliana e dell'Ente Parco dei Nebrodi hanno effettuato una serie di rilievi sul territorio dei Comuni all'interno del Parco, per poter studiare un piano di interventi per la difesa del suolo.
I tecnici hanno riscontrato un diffuso dissesto su tutto il territorio, dovuto sia alla forte pendenza del terreno sia alla tipologia di questo, argilloso o sabbioso, che la forte concentrazione di acqua di questi giorni ha fatto cedere.
Ad eccezione della frana di Sant'Angelo Brolo, dove il movimento del terreno ha ostruito sia una strada comunale che una provinciale, si tratta per lo più di piccoli movimenti di terreno che però hanno causato gravi problemi alla viabilità  e in qualche caso lo sgombero di abitazioni.
San Fratello
A San Fratello, i geologi del Dipartimento hanno affiancato quelli dell'Ufficio tecnico della Regione Siciliana nel monitoraggio della frana ancora in movimento, che ha costretto 1500 persone a lasciare le proprie case.
Di queste 350 sono alloggiate in alberghi, mentre la maggior parte ha trovato ospitalità  da parenti e amici o in case in affitto.
La popolazione è assistita da volontari di protezione civile della regione, mentre squadre dei Vigili del Fuoco accompagnano i cittadini nelle abitazioni sgomberate per il recupero delle masserizie.
E' stato istituito inoltre un servizio antisciacallaggio da parte di squadre della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale Regionale, dei Carabinieri e della Polizia di Stato per impedire i furti nelle case abbandonate.
Calabria
A Maierato, intanto, dove il Capo della Protezione Civile ha svolto un sopralluogo e un incontro con la popolazione, possono rientrare in casa i cittadini che abitano nel centro storico. Gli altri, per i quali rimane ancora una situazione di pericolo, dovranno ancora attendere ulteriori verifiche.
22-02-2010
Sono proseguiti anche oggi i sopralluoghi in Sicilia e Calabria per valutare la situazione del grave dissesto idrogeologico che ha colpito le due regioni in questi ultimi giorni.
Sicilia
Monti Nebrodi
In questa area geologi del Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con quelli della regione Siciliana e dell'Ente Parco dei Nebrodi hanno effettuato una serie di rilievi sul territorio dei Comuni all'interno del Parco, per poter studiare un piano di interventi per la difesa del suolo.
I tecnici hanno riscontrato un diffuso dissesto su tutto il territorio, dovuto sia alla forte pendenza del terreno sia alla tipologia di questo, argilloso o sabbioso, che la forte concentrazione di acqua di questi giorni ha fatto cedere.
Ad eccezione della frana di Sant'Angelo Brolo, dove il movimento del terreno ha ostruito sia una strada comunale che una provinciale, si tratta per lo più di piccoli movimenti di terreno che però hanno causato gravi problemi alla viabilità  e in qualche caso lo sgombero di abitazioni.
San Fratello
A San Fratello, i geologi del Dipartimento hanno affiancato quelli dell'Ufficio tecnico della Regione Siciliana nel monitoraggio della frana ancora in movimento, che ha costretto 1500 persone a lasciare le proprie case.
Di queste 350 sono alloggiate in alberghi, mentre la maggior parte ha trovato ospitalità  da parenti e amici o in case in affitto.
La popolazione è assistita da volontari di protezione civile della regione, mentre squadre dei Vigili del Fuoco accompagnano i cittadini nelle abitazioni sgomberate per il recupero delle masserizie.
E' stato istituito inoltre un servizio antisciacallaggio da parte di squadre della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale Regionale, dei Carabinieri e della Polizia di Stato per impedire i furti nelle case abbandonate.
Calabria
A Maierato, intanto, dove il Capo della Protezione Civile ha svolto un sopralluogo e un incontro con la popolazione, possono rientrare in casa i cittadini che abitano nel centro storico. Gli altri, per i quali rimane ancora una situazione di pericolo, dovranno ancora attendere ulteriori verifiche.
22-02-2010