Messaggio 23 febbraio 2010, 15:43

Mattinale del 23 febbraio 2010

Mattinale del 23 febbraio 2010

Criticità  sul territorio: le frane in Calabria, maltempo sulle regioni italiane

Le frane in Calabria

Nella giornata di ieri, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha effettuato numerosi sopralluoghi nelle province di Cosenza, Vibo Valentia e Catanzaro colpite dalle frane di questi ultimi giorni.

Rimane una situazione di pericolo in molte zone dove la popolazione è stata evacuata. A Ianò, frazione del comune di Catanzaro, altre cinque famiglie, oltre alle 289 già  sfollate, hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni.
Sono rientrati invece in casa 1500 abitanti del centro storico di Maierato, il Comune del vibonese colpito nei giorni scorsi da una grossa frana. Il resto dei cittadini, per i quali rimane ancora una situazione di pericolo, dovranno attendere ulteriori verifiche.

Nel pomeriggio, al termine dei sopralluoghi compiuti insieme ai tecnici del Dipartimento sorvolando la Calabria, Bertolaso ha tenuto a Lamezia Terme un vertice operativo con l'assessore regionale all'ambiente, i presidenti delle tre province più colpite, Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia e i cinque prefetti della province calabresi, nel quale sono stati definiti gli interventi da effettuare sul territorio.

Sarà  istituita una cabina di regia regionale e cinque provinciali, composte dalle strutture tecniche degli enti territoriali da una parte e dai Vigili del Fuoco, dalla Prefetture e dal Corpo Forestale dall'altra che lavoreranno in stretto contatto con l'autorità  di bacino regionale per definire una valutazione dei punti critici del territorio.

Un team del Dipartimento rimane in loco per coadiuvare le autorità  locali nell'assistenza alla popolazione e nei sopralluoghi.

Maltempo sulle regioni italiane
Continuano almeno fino a domani le condizioni di maltempo sulla maggior parte delle regioni italiane, specie sui settori tirrenici centro '“ meridionali.
Giovedì un campo di alta pressione porterà  invece bel tempo su gran parte delle nostre regioni, mentre da venerdì una nuova perturbazione farà  arrivare instabilità  sulle aree settentrionali del Paese e in modo minore su quelle centrali.

Sulla base delle informazioni disponibili, si prevedono pertanto per oggi rovesci o temporali forti, specie in serata, su Toscana, Lazio, Campania, Umbria, Sardegna, settori tirrenici di Basilicata e Calabria, settori occidentali di Abruzzo e Molise e sulla Puglia.
Precipitazioni si potranno avere anche su Liguria di Levante, alta Toscana, Liguria e sui settori appenninici dell'Emilia Romagna.

Sono previste nevicate al di sopra dei 400-600 metri fino al primo mattino su Piemonte sud-occidentale ed entroterra ligure di Ponente, in progressivo e sensibile rialzo fino a tornare al di sopra dei 1300-1500 metri nel resto della giornata.
Qualche nevicata si potrà  avere al di sopra dei 700-900 metri sui restanti settori alpini centro-occidentali, in progressivo rialzo fino ai 1300-1500 metri e oltre i 1000-1200 metri su quelli orientali, in rialzo fino ai 1200-1400, mentre sull'Appennino settentrionale si avranno al di sopra dei 1300-1500 metri.

Domani ancora precipitazioni diffuse si potranno verificare in Calabria e Sicilia e in maniera minore sul resto del Centro-Sud.

Segnaliamo inoltre che su tutto l'arco alpino e su gran parte dei settori appennici il rischio valaghe rimane elevato, in particolar modo sull'Appennino abruzzese.

Raccomandazioni per chi viaggia e per chi si trova in montagna

Raccomandazioni per chi viaggia

Raccomandiamo come sempre a chi dovesse mettersi in viaggio di:
'¢ informarsi sulle condizioni del percorso che si intende seguire o sulla disponibilità  effettiva dei collegamenti con vettori diversi dall'automobile attraverso i normali canali dedicati, come Isoradio, notiziari del CCISS, siti web e call center degli esercenti dei servizi di trasporto;
'¢ verificare le buone condizioni generali del veicolo;
'¢ avere a bordo le catene da utilizzare in caso di necessità  o montare pneumatici da neve;
'¢ usare la massima prudenza nella guida, necessaria per ridurre al minimo il rischio di incidenti in caso di neve o ghiaccio;
'¢ moderare la velocità  e porre la massima attenzione alle improvvise deviazioni di traiettoria;
'¢ evitare le frenate brusche e utilizzare il freno con dolcezza e a piccoli intervalli;
'¢ prestare particolare attenzione quando si percorrono zone in ombra, vicine ai corsi d'acqua e viadotti esposti al vento dove è più facile che si formino lastre di ghiaccio estremamente pericolose per chi è alla guida;
'¢ evitare l'uso di motoveicoli nel caso in cui il manto stradale sia reso particolarmente viscido a causa di neve o formazione di ghiaccio.

Raccomandazioni per chi si trova in montagna
Prima di affrontare un'escursione in montagna:
- è bene consultare sempre il bollettino neve, che indica i rischi in una scala da 1 a 5: ti puoi collegare per avere tutte le informazioni al sito di Aineva, l'associazione delle regioni per il bollettino su neve e valanghe o a quello di Meteomont, il bollettino realizzato dal comando truppe Alpine in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e il servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare;
- durante le uscite in alta montagna è utile portare con sè l'apparecchio Arva: un trasmettitore sempre attivo, anche in caso di perdita di coscienza e che segnala la presenza sotto neve e valanghe;
- in caso di nevicate intense individua un percorso sicuro per raggiungere un riparo;
- comunica a familiari o amici il luogo in cui intendi recarti;
- evita di avventurarti in zone pericolose o poco conosciute;
- rispetta la segnaletica esposta nei comprensori sciistici.

Se ti trovi su un impianto a fune:
- se rimani bloccato, resta tranquillo e attendi i soccorsi;
- abbassa e blocca sempre correttamente la barra di sicurezza;
- proteggi i bambini che potrebbero facilmente scivolare;
- abbassa la barra al momento indicato.

Come si formano le valanghe?
Le valanghe sono un evento critico dovuto all'improvvisa perdita di stabilità  della neve presente su di un pendio e al successivo scivolamento verso valle della porzione di manto nevoso interessata dalla frattura.

In altri termini si tratta dello scivolamento gravitativo rapido di una massa di neve su un pendio
di montagna. Il distacco può essere di tipo spontaneo o provocato.

Nel primo caso, fattori quali il peso della neve fresca o il rialzo termico possono determinare il
verificarsi della valanga.

Il distacco provocato, invece, può essere di due tipi: accidentale, come accade a chi si trova a piedi o con gli sci su di un pendio di neve fresca e provoca involontariamente con il proprio peso una valanga; oppure programmato, come accade nei comprensori sciistici quando, con l'ausilio di esplosivi, si bonificano i pendii pericolosi.
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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