Vulcano Islanda: gli aggiornamenti del 22 aprile
Vulcano Islanda: gli aggiornamenti del 22 aprile
L'eruzione del vulcano Eyjafjallajà ¶kull prosegue con minore attività  esplosiva; rispetto agli ultimi giorni, il tasso eruttivo sembra aver subito un decremento e oggi si stima attorno ad un valore inferiore ai 30 m3/s di magma. Il più settentrionale dei due crateri nella caldera sommitale del vulcano islandese risulta ancora attivo e l'altezza del pennacchio vulcanico oggi raggiunge circa 3 km di altezza.
Questi i dati comunicati oggi dall'Institute of Earth Science, una delle fonti di riferimento del Gruppo tecnico-scientifico di analisi, incaricato nel Comitato operativo del 18 aprile di raccogliere e sintetizzare i dati sull'eruzione del vulcano islandese e l'evoluzione della nube di ceneri.
Il tremore vulcanico registrato dall' Icelandic Meteorological Office, nonostante alcune fluttuazioni, risulta prevalentemente stabile.
Durante la notte, è stato infine rilevato un leggero incremento delle acque che confluiscono nel fiume Markarfljà ³t. Il fenomeno è verosimilmente legato allo scioglimento del ghiaccio ancora presente.
L'eruzione del vulcano Eyjafjallajà ¶kull prosegue con minore attività  esplosiva; rispetto agli ultimi giorni, il tasso eruttivo sembra aver subito un decremento e oggi si stima attorno ad un valore inferiore ai 30 m3/s di magma. Il più settentrionale dei due crateri nella caldera sommitale del vulcano islandese risulta ancora attivo e l'altezza del pennacchio vulcanico oggi raggiunge circa 3 km di altezza.
Questi i dati comunicati oggi dall'Institute of Earth Science, una delle fonti di riferimento del Gruppo tecnico-scientifico di analisi, incaricato nel Comitato operativo del 18 aprile di raccogliere e sintetizzare i dati sull'eruzione del vulcano islandese e l'evoluzione della nube di ceneri.
Il tremore vulcanico registrato dall' Icelandic Meteorological Office, nonostante alcune fluttuazioni, risulta prevalentemente stabile.
Durante la notte, è stato infine rilevato un leggero incremento delle acque che confluiscono nel fiume Markarfljà ³t. Il fenomeno è verosimilmente legato allo scioglimento del ghiaccio ancora presente.