5 maggio 2010, 21:54
Riunione sul rischio vulcanico a Ischia
Riunione sul rischio vulcanico a Ischia
Ischia è un vulcano attivo, in fase di quiescenza. Si escludono pericoli imminenti per la popolazione ma l'azione di monitoraggio deve essere costante. E' quanto ribadito oggi, 5 maggio, nella riunione tecnica organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile a Napoli su richiesta dei sindaci dell'isola. A fare il punto della situazione, il responsabile dell'Ufficio Emergenze del Dipartimento Fabrizio Curcio, assieme al professor Rosi, membro della Commissione Grandi Rischi e a Marcello Martini, direttore dell'Osservatorio vesuviano. Per gli enti locali, il prefetto di Napoli Alessandro Pansa, i sindaci di quattro comuni ischitani '“ Forio d'Ischia, Casamicciola, Ferrara Fontana, Barano '“ e un rappresentante della Regione Campania.
L'incontro segue la conferenza con la stampa estera dello scorso 27 aprile in cui il Capo Dipartimento Guido Bertolaso, nell'ambito di una panoramica sul rischio vulcanico in Italia, aveva lanciato una campagna di indagine sul monitoraggio dei vulcani sommersi tra il Mar Tirreno e il Canale di Sicilia. In questo contesto, aveva richiamato l'attenzione sulla natura vulcanica di Ischia per implementare le attività  di previsione e prevenzione del rischio.
L'obiettivo del Dipartimento è oggi quello di convertire gli studi su Ischia in uno scenario di pericolosità  che consenta, in accordo con gli enti locali, di meglio pianificare le attività  in caso di emergenza. Attualmente, il sistema di monitoraggio presente sull'isola permette di verificare la sismicità  e le deformazioni del suolo e di effettuare misure e campionamenti periodici delle acque e dei gas.
Ischia è un'isola formata da numerosi vulcani, situata nella parte nord-occidentale del Golfo di Napoli. Fino al 1302 - anno dell'ultimo evento - si sono verificati diversi fenomeni eruttivi che, nel tempo, hanno costruito un'isola ampia circa 50 km quadrati. L'accumulo dei prodotti vulcanici hanno contribuito all'innalzamento del Monte Epomeo, che oggi raggiunge un'altezza di 800 metri sul livello del mare. Il sollevamento del monte, registrato negli anni e oggi in fase di assestamento, dimostra che si tratta di un vulcano attivo anche se quiescente.
05-05-2010
Ischia è un vulcano attivo, in fase di quiescenza. Si escludono pericoli imminenti per la popolazione ma l'azione di monitoraggio deve essere costante. E' quanto ribadito oggi, 5 maggio, nella riunione tecnica organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile a Napoli su richiesta dei sindaci dell'isola. A fare il punto della situazione, il responsabile dell'Ufficio Emergenze del Dipartimento Fabrizio Curcio, assieme al professor Rosi, membro della Commissione Grandi Rischi e a Marcello Martini, direttore dell'Osservatorio vesuviano. Per gli enti locali, il prefetto di Napoli Alessandro Pansa, i sindaci di quattro comuni ischitani '“ Forio d'Ischia, Casamicciola, Ferrara Fontana, Barano '“ e un rappresentante della Regione Campania.
L'incontro segue la conferenza con la stampa estera dello scorso 27 aprile in cui il Capo Dipartimento Guido Bertolaso, nell'ambito di una panoramica sul rischio vulcanico in Italia, aveva lanciato una campagna di indagine sul monitoraggio dei vulcani sommersi tra il Mar Tirreno e il Canale di Sicilia. In questo contesto, aveva richiamato l'attenzione sulla natura vulcanica di Ischia per implementare le attività  di previsione e prevenzione del rischio.
L'obiettivo del Dipartimento è oggi quello di convertire gli studi su Ischia in uno scenario di pericolosità  che consenta, in accordo con gli enti locali, di meglio pianificare le attività  in caso di emergenza. Attualmente, il sistema di monitoraggio presente sull'isola permette di verificare la sismicità  e le deformazioni del suolo e di effettuare misure e campionamenti periodici delle acque e dei gas.
Ischia è un'isola formata da numerosi vulcani, situata nella parte nord-occidentale del Golfo di Napoli. Fino al 1302 - anno dell'ultimo evento - si sono verificati diversi fenomeni eruttivi che, nel tempo, hanno costruito un'isola ampia circa 50 km quadrati. L'accumulo dei prodotti vulcanici hanno contribuito all'innalzamento del Monte Epomeo, che oggi raggiunge un'altezza di 800 metri sul livello del mare. Il sollevamento del monte, registrato negli anni e oggi in fase di assestamento, dimostra che si tratta di un vulcano attivo anche se quiescente.
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