14 ottobre 2010, 18:30
Sisma Abruzzo: su isolatori sismici del Piano CASE ancora
COMUNICATO STAMPA
14-10-2010
Sisma Abruzzo: su isolatori sismici del Piano CASE ancora ricostruzioni fantasiose dei quotidiani
Tanto per gettar fango gratuito, anche oggi sul quotidiano L'Unità  appare un articolo che, fin dal titolo, fornisce ai lettori un quadro inquietante e non corrispondente alla realtà  dei fatti in merito ai 4.449 appartamenti del Progetto C.A.S.E. realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile per accogliere i cittadini aquilani rimasti privi di abitazione per effetto del terremoto. Alla luce delle innumerevoli imprecisioni e inesattezze pubblicate, si ricorda come il Dipartimento della Protezione Civile abbia già  fornito, in numerose occasioni, i necessari elementi d'informazione sia per quanto riguarda i costi delle case, sia per quanto riguarda le regolarità  delle procedure di appalto, sia per quanto riguarda la sicurezza antisismica. Ma evidentemente ogni giorno occorre far finta di scoprire l'acqua calda.
Tutte le informazioni per chi dovrebbe ancora ricordare il significato delle parole verità  e obiettività  sono consultabili sul sito ufficiale del Dipartimento, www.protezionecivile.it .
Precisiamo, tra l'altro, che il Dipartimento della Protezione Civile, oltre all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attraverso il consorzio ReLuis finanzia numerose università  italiane e centri di ricerca che studiano il rischio sismico: non corrisponde al vero, dunque, la presunta concentrazione della ricerca sui terremoti nelle mani del solo Eucentre.
Il Dipartimento della Protezione Civile e le ditte - italiane - fornitrici degli isolatori sismici, rispettando tutte le norme antisismiche, hanno proceduto, ognuno per le parti di competenza, ad effettuare tutti i test previsti dalla normativa italiana ed europea per la qualificazione, l'accettazione ed il collaudo dei dispositivi, andando tra l'altro ben oltre gli stretti requisiti di legge. In un territorio come il nostro, caratterizzato da un'altissima esposizione al rischio sismico e, purtroppo, in passato sempre criticato per i ritardi nell'intervento, è comunque motivo di soddisfazione leggere che a distanza di diciotto mesi dal sisma che ha devastato L'Aquila, qualcuno si interroga non sulla presenza di container che ha caratterizzato per lunghi anni i terremoti del passato bensì, almeno per una volta, sugli standard tecnici e innovativi per garantire la sicurezza antisismica a degli alloggi di uso temporaneo.
14-10-2010
Sisma Abruzzo: su isolatori sismici del Piano CASE ancora ricostruzioni fantasiose dei quotidiani
Tanto per gettar fango gratuito, anche oggi sul quotidiano L'Unità  appare un articolo che, fin dal titolo, fornisce ai lettori un quadro inquietante e non corrispondente alla realtà  dei fatti in merito ai 4.449 appartamenti del Progetto C.A.S.E. realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile per accogliere i cittadini aquilani rimasti privi di abitazione per effetto del terremoto. Alla luce delle innumerevoli imprecisioni e inesattezze pubblicate, si ricorda come il Dipartimento della Protezione Civile abbia già  fornito, in numerose occasioni, i necessari elementi d'informazione sia per quanto riguarda i costi delle case, sia per quanto riguarda le regolarità  delle procedure di appalto, sia per quanto riguarda la sicurezza antisismica. Ma evidentemente ogni giorno occorre far finta di scoprire l'acqua calda.
Tutte le informazioni per chi dovrebbe ancora ricordare il significato delle parole verità  e obiettività  sono consultabili sul sito ufficiale del Dipartimento, www.protezionecivile.it .
Precisiamo, tra l'altro, che il Dipartimento della Protezione Civile, oltre all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attraverso il consorzio ReLuis finanzia numerose università  italiane e centri di ricerca che studiano il rischio sismico: non corrisponde al vero, dunque, la presunta concentrazione della ricerca sui terremoti nelle mani del solo Eucentre.
Il Dipartimento della Protezione Civile e le ditte - italiane - fornitrici degli isolatori sismici, rispettando tutte le norme antisismiche, hanno proceduto, ognuno per le parti di competenza, ad effettuare tutti i test previsti dalla normativa italiana ed europea per la qualificazione, l'accettazione ed il collaudo dei dispositivi, andando tra l'altro ben oltre gli stretti requisiti di legge. In un territorio come il nostro, caratterizzato da un'altissima esposizione al rischio sismico e, purtroppo, in passato sempre criticato per i ritardi nell'intervento, è comunque motivo di soddisfazione leggere che a distanza di diciotto mesi dal sisma che ha devastato L'Aquila, qualcuno si interroga non sulla presenza di container che ha caratterizzato per lunghi anni i terremoti del passato bensì, almeno per una volta, sugli standard tecnici e innovativi per garantire la sicurezza antisismica a degli alloggi di uso temporaneo.
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