Comitato Operativo: punto su nuove richieste dal Giappone
Comitato Operativo: punto su nuove richieste dal Giappone e strumenti nazionali di protezione civile
23 marzo 2011
Tra gli altri temi affrontati, i Moduli Europei di protezione civile e l'attivazione dei moduli sanitari in caso di maxi emergenza
Il 22 marzo 2011, su convocazione del Capo Dipartimento, si è riunito nella sede di via Vitorchiano il Comitato Operativo della Protezione Civile per un punto di situazione con le componenti e le strutture operative su vari aspetti legati alla gestione delle emergenze.
L'emergenza in corso in Giappone è stata il primo punto all'ordine del giorno. Sono state riassunte le attività del team italiano coordinato dal Dipartimento, dal supporto all’Ambasciata italiana a Tokio al monitoraggio dei livelli di radioattività della zona, al raccordo con la Commissione Europea e le Nazioni Unite.
Il Governo giapponese ha richiesto in particolare l'intervento di team sanitari di assistenza ed esperti forensi per il riconoscimento delle vittime. I team eventualmente messi a disposizione dagli Stati stranieri dovranno essere autosufficienti in tutto, spostamenti compresi. Questo fattore limita ovviamente le possibilità di aiuto da parte dei Paesi distanti dallo scenario dell'emergenza. Il Governo giapponese ha apprezzato la capacità dell'Italia di fornire supporto in completa conformità ai termini richiesti e il Dipartimento - dopo la condivisione delle istanze in Comitato Operativo - sta valutando la possibilità concreta di un altro intervento, anche in riferimento alla continua evoluzione della situazione.
Sempre in ambito internazionale, il Comitato ha condiviso le informazioni del Dipartimento in merito alla disponibilità dei Moduli Europei di Protezione Civile, che possono avere una diversa specializzazione. Al momento sono 74 i moduli registrati dai diversi Paesi afferenti a 18 diverse tipologie. L’Italia ha ad oggi registrato sei di questi moduli: un modulo aereo per il contrasto agli incendi boschivi, due Pma - Posto Medico Avanzato - con unità chirurgica del Gruppo Chirurgia d'Urgenza di Pisa e della Regione Marche, un ospedale da campo dell'Associazione Nazionale Alpini, due moduli del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per attività di search and rescue, uno in pronta partenza da Roma e un altro da Pisa. L’Italia è l’unico Paese che ha un ospedale da campo, e dispone del 50% dei Pma per unità medico-chirurgiche messi a disposizione per il Meccanismo europeo dai diveri Paesi.
E' stato poi affrontato il tema della pianificazione per l’evacuazione aerea di grandi numeri di infermi da zone colpite da catastrofi e quello della mobilitazione dei moduli sanitari regionali. In particolare, anche alla luce dei risultati conseguiti in occasione dell’Esercitazione Europea Terex 2010, che si è svolta in Toscana dal 26 al 28 novembre scorso, sono state messe a punto specifiche procedure per l'attivazione dei moduli sanitari, che non appena condivise con i sistemi di protezione civile regionali saranno portate all'attenzione della Conferenza Unificata.
Infine, il Capo Dipartimento ha illustrato al Comitato lo stato dei lavori per la pianificazione d'emergenza in area vesuviana e flegrea, evidenziando da una parte le principali azioni che le diverse componenti e strutture operative dovranno intraprendere per l’aggiornamento dei piani, dall'altra la necessità di rafforzare il raccordo con le istituzioni locali ed implementare le iniziative di diffusione della conoscenza destinate alla popolazione.
23 marzo 2011
Tra gli altri temi affrontati, i Moduli Europei di protezione civile e l'attivazione dei moduli sanitari in caso di maxi emergenza
Il 22 marzo 2011, su convocazione del Capo Dipartimento, si è riunito nella sede di via Vitorchiano il Comitato Operativo della Protezione Civile per un punto di situazione con le componenti e le strutture operative su vari aspetti legati alla gestione delle emergenze.
L'emergenza in corso in Giappone è stata il primo punto all'ordine del giorno. Sono state riassunte le attività del team italiano coordinato dal Dipartimento, dal supporto all’Ambasciata italiana a Tokio al monitoraggio dei livelli di radioattività della zona, al raccordo con la Commissione Europea e le Nazioni Unite.
Il Governo giapponese ha richiesto in particolare l'intervento di team sanitari di assistenza ed esperti forensi per il riconoscimento delle vittime. I team eventualmente messi a disposizione dagli Stati stranieri dovranno essere autosufficienti in tutto, spostamenti compresi. Questo fattore limita ovviamente le possibilità di aiuto da parte dei Paesi distanti dallo scenario dell'emergenza. Il Governo giapponese ha apprezzato la capacità dell'Italia di fornire supporto in completa conformità ai termini richiesti e il Dipartimento - dopo la condivisione delle istanze in Comitato Operativo - sta valutando la possibilità concreta di un altro intervento, anche in riferimento alla continua evoluzione della situazione.
Sempre in ambito internazionale, il Comitato ha condiviso le informazioni del Dipartimento in merito alla disponibilità dei Moduli Europei di Protezione Civile, che possono avere una diversa specializzazione. Al momento sono 74 i moduli registrati dai diversi Paesi afferenti a 18 diverse tipologie. L’Italia ha ad oggi registrato sei di questi moduli: un modulo aereo per il contrasto agli incendi boschivi, due Pma - Posto Medico Avanzato - con unità chirurgica del Gruppo Chirurgia d'Urgenza di Pisa e della Regione Marche, un ospedale da campo dell'Associazione Nazionale Alpini, due moduli del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per attività di search and rescue, uno in pronta partenza da Roma e un altro da Pisa. L’Italia è l’unico Paese che ha un ospedale da campo, e dispone del 50% dei Pma per unità medico-chirurgiche messi a disposizione per il Meccanismo europeo dai diveri Paesi.
E' stato poi affrontato il tema della pianificazione per l’evacuazione aerea di grandi numeri di infermi da zone colpite da catastrofi e quello della mobilitazione dei moduli sanitari regionali. In particolare, anche alla luce dei risultati conseguiti in occasione dell’Esercitazione Europea Terex 2010, che si è svolta in Toscana dal 26 al 28 novembre scorso, sono state messe a punto specifiche procedure per l'attivazione dei moduli sanitari, che non appena condivise con i sistemi di protezione civile regionali saranno portate all'attenzione della Conferenza Unificata.
Infine, il Capo Dipartimento ha illustrato al Comitato lo stato dei lavori per la pianificazione d'emergenza in area vesuviana e flegrea, evidenziando da una parte le principali azioni che le diverse componenti e strutture operative dovranno intraprendere per l’aggiornamento dei piani, dall'altra la necessità di rafforzare il raccordo con le istituzioni locali ed implementare le iniziative di diffusione della conoscenza destinate alla popolazione.