6 aprile: giornata nazionale della memoria per le vittime
6 aprile: giornata nazionale della memoria per le vittime di calamità naturali
6 aprile 2011
Un momento dedicato al ricordo delle persone che hanno perso la vita e un' occasione di riflessione sull'importanza della prevenzione
Dal 2011 è istituita, per il giorno 6 aprile, la Giornata della memoria dedicata alle vittime del terremoto in Abruzzo del 2009 e di tutte le calamità naturali che hanno colpito l'Italia. La ricorrenza è prevista dalla legge di conversione n. 10 del 2011 del decreto “milleprorogheâ€.
Il 6 aprile 2011 – in occasione della Giornata nazionale e del secondo anniversario del sisma che ha colpito l’Abruzzo – le Istituzioni partecipano all’Aquila a una serie di iniziative organizzate in collaborazione con le associazioni dei parenti delle vittime.
A questa giornata di riflessione, dedicata al ricordo delle persone che hanno perso la vita durante il terremoto, partecipa il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in rappresentanza dell’intera cittadinanza italiana.
Presente all'Aquila anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, Prefetto dell'Aquila durante l'emergenza terremoto in Abruzzo – dal 1 maggio 2009 al 31 gennaio 2010 – e Vice Commissario Vicario per l'Emergenza.
Il programma commemorativo della Giornata nazionale si è aperto nel capoluogo abruzzese con la “fiaccolata della memoriaâ€, promossa dal Comitato familiari vittime della casa dello studente, dall’Associazione vittime universitarie del sisma, dalla Fondazione 6 aprile per la vita e dall’Associazione dei familiari delle vittime del convitto nazionale. La fiaccolata ha terminato il suo percorso in piazza Duomo alle 3.32, ora in cui, il 6 aprile 2009, un terremoto distruttivo colpiva l’Aquila e i comuni della provincia.
Nella mattinata del 6 aprile si tiene la messa solenne nella basilica di Santa Maria di Collemaggio officiata dall'arcivescovo della città , nel pomeriggio il convegno “La cultura della prevenzione†promosso dalla Fondazione 6 aprile per la vita.
A conclusione della giornata, un concerto dei musicisti del conservatorio Alfredo Casella.
Di seguito, pubblichiamo una riflessione del Capo Dipartimento, Franco Gabrielli, sul significato di questa Giornata.
Da quest’anno il 6 aprile è la Giornata nazionale della memoria per le vittime del terremoto dell’Aquila e delle altre calamità che hanno colpito il territorio italiano.
L’intera storia del nostro Paese si potrebbe riscrivere ripercorrendo, drammaticamente, gli eventi che hanno causato morti e devastazioni e che hanno sconvolto per sempre la vita di chi si è salvato. Sofferenze e lutti che è giusto oggi onorare in silenzio, dedicando questa giornata al ricordo. La mia storia personale mi ha portato a occuparmi di protezione civile nei tredici mesi che ho passato all’Aquila come prefetto della città , nominato subito dopo il terremoto del 6 aprile, e come vice commissario delegato.
Sono stati mesi di lavoro, di relazioni, di vicinanza, durante i quali non ho mai lasciato il territorio un solo giorno. Un periodo che per me rappresenta una vita, tanto intensamente racchiude ancora sensazioni, emozioni, amarezze. Anche per questo sento di poter esprimere la mia vicinanza a tutti quelli che oggi fanno i conti con il loro dolore e la loro sofferenza. In Abruzzo e in Italia.
E per le mie vicende personali sono particolarmente vicino a chi è stato colpito negli affetti più cari dal terremoto aquilano. Come Capo Dipartimento della Protezione Civile, ruolo che rivesto da novembre dello scorso anno, e che per me è il risultato di quei tredici mesi di lavoro all'Aquila, posso affermare oggi di sentirmi anche per questo in prima linea nell'impegno istituzionale del Dipartimento, in Abruzzo e nel Paese.
Impegno che, più che mai, è concentrato sulle attività di prevenzione dei rischi e sulle iniziative di diffusione della cultura di protezione civile, nel pieno convincimento che si possano mitigare e ridurre gli effetti delle calamità con una seria azione di conoscenza del territorio e assicurando il rispetto delle regole elementari di convivenza tra uomo e ambiente.
Credo fermamente che la memoria, cui è giustamente dedicata questa giornata, possa e debba costituire ancora e sempre più un’occasione di riflessione sul futuro e sulla possibilità di costruire insieme i presupposti di una società consapevole e preparata, che sappia svolgere un ruolo attivo in tutti gli ambiti della vita civile: nelle istituzioni, nei luoghi di lavoro, in famiglia, a scuola. Partendo dalla propria comunità di appartenenza, sul proprio territorio, accanto alle istituzioni che lo governano.
Forti di questo impegno e del ricordo di chi oggi non è più con noi, proviamo, insieme, a proseguire con determinazione e con coraggio nel faticoso cammino verso un domani migliore.
L'Aquila, 6 aprile 2011
Franco Gabrielli
6 aprile 2011
Un momento dedicato al ricordo delle persone che hanno perso la vita e un' occasione di riflessione sull'importanza della prevenzione
Dal 2011 è istituita, per il giorno 6 aprile, la Giornata della memoria dedicata alle vittime del terremoto in Abruzzo del 2009 e di tutte le calamità naturali che hanno colpito l'Italia. La ricorrenza è prevista dalla legge di conversione n. 10 del 2011 del decreto “milleprorogheâ€.
Il 6 aprile 2011 – in occasione della Giornata nazionale e del secondo anniversario del sisma che ha colpito l’Abruzzo – le Istituzioni partecipano all’Aquila a una serie di iniziative organizzate in collaborazione con le associazioni dei parenti delle vittime.
A questa giornata di riflessione, dedicata al ricordo delle persone che hanno perso la vita durante il terremoto, partecipa il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in rappresentanza dell’intera cittadinanza italiana.
Presente all'Aquila anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, Prefetto dell'Aquila durante l'emergenza terremoto in Abruzzo – dal 1 maggio 2009 al 31 gennaio 2010 – e Vice Commissario Vicario per l'Emergenza.
Il programma commemorativo della Giornata nazionale si è aperto nel capoluogo abruzzese con la “fiaccolata della memoriaâ€, promossa dal Comitato familiari vittime della casa dello studente, dall’Associazione vittime universitarie del sisma, dalla Fondazione 6 aprile per la vita e dall’Associazione dei familiari delle vittime del convitto nazionale. La fiaccolata ha terminato il suo percorso in piazza Duomo alle 3.32, ora in cui, il 6 aprile 2009, un terremoto distruttivo colpiva l’Aquila e i comuni della provincia.
Nella mattinata del 6 aprile si tiene la messa solenne nella basilica di Santa Maria di Collemaggio officiata dall'arcivescovo della città , nel pomeriggio il convegno “La cultura della prevenzione†promosso dalla Fondazione 6 aprile per la vita.
A conclusione della giornata, un concerto dei musicisti del conservatorio Alfredo Casella.
Di seguito, pubblichiamo una riflessione del Capo Dipartimento, Franco Gabrielli, sul significato di questa Giornata.
Da quest’anno il 6 aprile è la Giornata nazionale della memoria per le vittime del terremoto dell’Aquila e delle altre calamità che hanno colpito il territorio italiano.
L’intera storia del nostro Paese si potrebbe riscrivere ripercorrendo, drammaticamente, gli eventi che hanno causato morti e devastazioni e che hanno sconvolto per sempre la vita di chi si è salvato. Sofferenze e lutti che è giusto oggi onorare in silenzio, dedicando questa giornata al ricordo. La mia storia personale mi ha portato a occuparmi di protezione civile nei tredici mesi che ho passato all’Aquila come prefetto della città , nominato subito dopo il terremoto del 6 aprile, e come vice commissario delegato.
Sono stati mesi di lavoro, di relazioni, di vicinanza, durante i quali non ho mai lasciato il territorio un solo giorno. Un periodo che per me rappresenta una vita, tanto intensamente racchiude ancora sensazioni, emozioni, amarezze. Anche per questo sento di poter esprimere la mia vicinanza a tutti quelli che oggi fanno i conti con il loro dolore e la loro sofferenza. In Abruzzo e in Italia.
E per le mie vicende personali sono particolarmente vicino a chi è stato colpito negli affetti più cari dal terremoto aquilano. Come Capo Dipartimento della Protezione Civile, ruolo che rivesto da novembre dello scorso anno, e che per me è il risultato di quei tredici mesi di lavoro all'Aquila, posso affermare oggi di sentirmi anche per questo in prima linea nell'impegno istituzionale del Dipartimento, in Abruzzo e nel Paese.
Impegno che, più che mai, è concentrato sulle attività di prevenzione dei rischi e sulle iniziative di diffusione della cultura di protezione civile, nel pieno convincimento che si possano mitigare e ridurre gli effetti delle calamità con una seria azione di conoscenza del territorio e assicurando il rispetto delle regole elementari di convivenza tra uomo e ambiente.
Credo fermamente che la memoria, cui è giustamente dedicata questa giornata, possa e debba costituire ancora e sempre più un’occasione di riflessione sul futuro e sulla possibilità di costruire insieme i presupposti di una società consapevole e preparata, che sappia svolgere un ruolo attivo in tutti gli ambiti della vita civile: nelle istituzioni, nei luoghi di lavoro, in famiglia, a scuola. Partendo dalla propria comunità di appartenenza, sul proprio territorio, accanto alle istituzioni che lo governano.
Forti di questo impegno e del ricordo di chi oggi non è più con noi, proviamo, insieme, a proseguire con determinazione e con coraggio nel faticoso cammino verso un domani migliore.
L'Aquila, 6 aprile 2011
Franco Gabrielli