Precisazione sulle competenze in merito all'accoglienza
COMUNICATO STAMPA
15 aprile 2011
Precisazione sulle competenze in merito all'accoglienza dei cittadini extra-comunitari
Il Dipartimento nazionale di Protezione civile in tempi ristrettissimi, in base all’Accordo sottoscritto il 6 aprile tra Governo, Regioni, Anci e Upi, ha organizzato una pianificazione equa sul territorio della distribuzione dei cittadini extracomunitari.
Come stabilito dal piano, condiviso da tutti i soggetti, al Dipartimento nazionale spetta la ripartizione delle quote dei migranti da distribuire tra le regioni; le direzioni regionali di protezione civile, invece, hanno il compito di individuare, raccordandosi con i vari livelli sul territorio, i siti dove meglio accogliere i beneficiari.
Questo è stato l’accordo con tutte le regioni, Lazio compreso. Un’intesa rafforzata da uno scambio di note scritte oltre che da numerose interlocuzioni avvenute con i vertici della struttura regionale laziale di protezione civile.
Spiace constatare che un mancato coordinamento tra istituzioni sul territorio che ha provocato evidenti disfunzioni venga ingiustamente imputato alla struttura nazionale che ha agito per adempiere agli impegni sanciti dall’Accordo.
Questo episodio spingerà il Dipartimento a verificare – anche se non di sua stretta competenza – anche le interlocuzioni intermedie tra istituzioni territoriali, per evitare che inconvenienti simili si ripetano in futuro, pur constatando che al momento ciò è avvenuto solo in Lazio. Lunedì 18 aprile, in occasione della riunione del Comitato di coordinamento, il Capo Dipartimento, in qualità di Commissario delegato, ribadirà le responsabilità in capo a ognuno.
15 aprile 2011
Precisazione sulle competenze in merito all'accoglienza dei cittadini extra-comunitari
Il Dipartimento nazionale di Protezione civile in tempi ristrettissimi, in base all’Accordo sottoscritto il 6 aprile tra Governo, Regioni, Anci e Upi, ha organizzato una pianificazione equa sul territorio della distribuzione dei cittadini extracomunitari.
Come stabilito dal piano, condiviso da tutti i soggetti, al Dipartimento nazionale spetta la ripartizione delle quote dei migranti da distribuire tra le regioni; le direzioni regionali di protezione civile, invece, hanno il compito di individuare, raccordandosi con i vari livelli sul territorio, i siti dove meglio accogliere i beneficiari.
Questo è stato l’accordo con tutte le regioni, Lazio compreso. Un’intesa rafforzata da uno scambio di note scritte oltre che da numerose interlocuzioni avvenute con i vertici della struttura regionale laziale di protezione civile.
Spiace constatare che un mancato coordinamento tra istituzioni sul territorio che ha provocato evidenti disfunzioni venga ingiustamente imputato alla struttura nazionale che ha agito per adempiere agli impegni sanciti dall’Accordo.
Questo episodio spingerà il Dipartimento a verificare – anche se non di sua stretta competenza – anche le interlocuzioni intermedie tra istituzioni territoriali, per evitare che inconvenienti simili si ripetano in futuro, pur constatando che al momento ciò è avvenuto solo in Lazio. Lunedì 18 aprile, in occasione della riunione del Comitato di coordinamento, il Capo Dipartimento, in qualità di Commissario delegato, ribadirà le responsabilità in capo a ognuno.