Astronews: Asteroide 2011md
2011 ANNO INTERNAZIONALE CHIMICA
ASTEROIDI SEMPRE PIù VICINI
Asteroide 2011 MD
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di Giovanni IK0ELN
Ormai abbiamo fatto l'abitudine e, notizie di asteroidi che sfiorano la Terra, non ci sorprendono più. Ma è giusto che sia così, anche perchè da 4,7 miliardi di anni, cioè da quando si è formato il nostro pianeta, di visitatori di questo genere ne sono passati davvero tanti e, raramente, è accaduto che qualcuno di loro sia caduto al suolo. Dunque, niente stati d'ansia o attacchi di panico anche se la notizia è stata divulgata dai telegiornali delle varie emittenti. Tuttavia, la fonte autorevole della NASA, l'osservatorio LINEAR (Lincoln Near Earth Asteroid Reserch) di Socorro - New Mexico, parla proprio di un transito davvero ravvicinato dell'Asteroide 2011 MD, catalogato come P.H.A. (Potential Hazardus Asteroid) avente una massa di circa 18 m., transitato la sera del 27 Giugno 2011, alle ore 19:00 UT, alla velocità di 72,8 Km/s, ad una distanza di 12000 Km dalla Terra.
Comunque, va precisato che l'oggetto celeste in questione non è apparso all'ultimo istante, in quanto la NASA, attraverso l'osservatorio LINEAR, gestendo il programma di ricerca N.E.O.P. (Near Earth Object Program) monitorizza costantemente le orbite degli Asteroidi che vagano nell'Universo, segnalando immediatamente le orbite di oggetti che potrebbero intersecare quella terrestre. Inoltre, tale programma, in forma amatoriale, è gestito anche dagli osservatori astronomici didattici, gestiti dalle associazioni di astrofili (in Italia: dalla Sezione di Ricerca Asteroidi dell'Unione Astrofili Italiani) i quali collaborato con gli Istituti di Ricerca in una forma di volontariato scientifico.
Per cui 2011 MD è risultato un appetitoso bocconcino anche per gli Astrofili che, prontamente, hanno puntato i telescopi sull'atteso visitatore proveniente dalla Fascia Asteroidale del nostro Sistema Solare (giova ricordare che la Fascia Asteroidale orbita tra Marte e Giove). Infine, è da poco che anche alcuni radioamatori (Radioastrofili) si sono avvicinati a questa disciplina, osservando in banda radio questi corpi celesti. Come li possiamo definire? Le nuove QSL?
IK0ELN Giovanni Lorusso