L’avventura dei “banditi dello spazioâ€
Una platea attenta e curiosa quella che ha partecipato, venerdì sera all’appuntamento in Sala Santa Marta con il “Bandito dello Spazio†Achille Judica Cordiglia.
La serata è stata organizzata dalla Sezione ARI di Ivrea insieme all’Associazione ASA2000, con il patrocinio della Città di Ivrea.
Dopo il saluto dell’Assessore Matteo Olivetti, intervenuto in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, Ivan Barberis (Presidente ARI) ha introdotto la serata fornendo brevi cenni storici per inquadrare il contesto dell’affascinante racconto dei fratelli Judica Cordiglia.
Barberis ha richiamato il periodo della guerra fredda e la particolare situazione degli anni ’50-’60, fortemente caratterizzata da figure come Kruscev, Kennedy e Papa Giovanni XXIII, che crearono le condizioni per quella che venne definita una sorta di coesistenza pacifica tra i due blocchi, nell’ambito della quale era tuttavia intensa e senza esclusione di colpi la corsa al primato nello spazio.
È toccato poi a Marco Rossi (Presidente ASA2000) far conoscere l’associazione da lui rappresentata, che ha sede in Caselle e che si interessa di aviazione organizzando numerosi appuntamenti per gli appassionati del settore, per poi presentare ed introdurre l’ospite della serata.
Ne è seguita la proiezione di un video, che ripercorre i momenti salienti della storia e dell’attività di radioascolto spaziale di Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia.
Il video racconta attraverso immagini dell’epoca l’avventura dei due fratelli, prima nella casa di Torino e poi nella storica Torre Bert, descrivendo accuratamente i mezzi utilizzati per l’attività di radioascolto e per l’inseguimento dei satelliti; e fornendo interessanti testimonianze audio degli ascolti più importanti, da quelli più noti – come la voce di Juri Gagarin – a quelli più drammatici e sconosciuti – come le voci dei cosmonauti russi che non hanno avuto la fortuna di completare le loro missioni.
Ma è il racconto che segue il video, dalle dirette parole di Achille Judica Cordiglia ad accendere l’entusiasmo della platea. Sono i racconti degli incontri con il KGB ed i dettagli del viaggio negli Stati Uniti d’America, dove i fratelli escogitarono il modo per scambiare alla pari, con gli americani, i dati circa le frequenze su cui ascoltare i dialoghi tra le navi spaziali e le stazioni di terra. E poi il grande interesse dei media italiani e stranieri, gli appuntamenti da Torre Bert con i telegiornali e con le redazioni dei quotidiani. Fino al racconto dei fatti che hanno poi suggerito l’abbandono di Torre Bert e successivamente l’interruzione dell’attività di ascolto.
Achille Judica Cordiglia non si è poi sottratto alle numerose domande del pubblico, approfittando così per raccontare molti aneddoti non testimoniati dal filmato, e rispondendo alle domande più tecniche e complesse, data la comune passione per radio e antenne del pubblico, in buona parte di Radioamatori.
In chiusura di serata, il commento di Ivan Barberis: «In questa stessa sala, parecchi anni fa, la Sezione ARI eporediese organizzò un incontro di presentazione del progetto di un satellite radioamatoriale che fu poi mandato in orbita. Mi piace sottolineare che siamo tornati in Santa Marta di nuovo per un appuntamento che unisce la radio e lo spazio. Ascoltare stasera il racconto dalla viva voce del protagonista è stato davvero affascinante, sia per la storia stessa che per i contenuti tecnologici, ovviamente elemento di forte interesse per noi Radioamatori; ma anche per il pensiero che questo racconto ci lascia. Ci rimane infatti il dubbio di quante possano essere le cose che non abbiamo saputo attraverso le comunicazioni ufficiali e che forse non sapremo mai».
Barberis ha concluso il suo intervento ricordando come sia importante dire grazie a uomini come i fratelli Judica Cordiglia per «Averci svelato un pezzo di storia del nostro mondo. Sono contento dell’ottimo risultato della serata e ancor più convinto, se ce ne fosse bisogno, che ci sono molti argomenti, talvolta anche controversi, che meritano però sempre un approfondimento di conoscenza».
Fonte: http://www.localport.it
La serata è stata organizzata dalla Sezione ARI di Ivrea insieme all’Associazione ASA2000, con il patrocinio della Città di Ivrea.
Dopo il saluto dell’Assessore Matteo Olivetti, intervenuto in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, Ivan Barberis (Presidente ARI) ha introdotto la serata fornendo brevi cenni storici per inquadrare il contesto dell’affascinante racconto dei fratelli Judica Cordiglia.
Barberis ha richiamato il periodo della guerra fredda e la particolare situazione degli anni ’50-’60, fortemente caratterizzata da figure come Kruscev, Kennedy e Papa Giovanni XXIII, che crearono le condizioni per quella che venne definita una sorta di coesistenza pacifica tra i due blocchi, nell’ambito della quale era tuttavia intensa e senza esclusione di colpi la corsa al primato nello spazio.
È toccato poi a Marco Rossi (Presidente ASA2000) far conoscere l’associazione da lui rappresentata, che ha sede in Caselle e che si interessa di aviazione organizzando numerosi appuntamenti per gli appassionati del settore, per poi presentare ed introdurre l’ospite della serata.
Ne è seguita la proiezione di un video, che ripercorre i momenti salienti della storia e dell’attività di radioascolto spaziale di Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia.
Il video racconta attraverso immagini dell’epoca l’avventura dei due fratelli, prima nella casa di Torino e poi nella storica Torre Bert, descrivendo accuratamente i mezzi utilizzati per l’attività di radioascolto e per l’inseguimento dei satelliti; e fornendo interessanti testimonianze audio degli ascolti più importanti, da quelli più noti – come la voce di Juri Gagarin – a quelli più drammatici e sconosciuti – come le voci dei cosmonauti russi che non hanno avuto la fortuna di completare le loro missioni.
Ma è il racconto che segue il video, dalle dirette parole di Achille Judica Cordiglia ad accendere l’entusiasmo della platea. Sono i racconti degli incontri con il KGB ed i dettagli del viaggio negli Stati Uniti d’America, dove i fratelli escogitarono il modo per scambiare alla pari, con gli americani, i dati circa le frequenze su cui ascoltare i dialoghi tra le navi spaziali e le stazioni di terra. E poi il grande interesse dei media italiani e stranieri, gli appuntamenti da Torre Bert con i telegiornali e con le redazioni dei quotidiani. Fino al racconto dei fatti che hanno poi suggerito l’abbandono di Torre Bert e successivamente l’interruzione dell’attività di ascolto.
Achille Judica Cordiglia non si è poi sottratto alle numerose domande del pubblico, approfittando così per raccontare molti aneddoti non testimoniati dal filmato, e rispondendo alle domande più tecniche e complesse, data la comune passione per radio e antenne del pubblico, in buona parte di Radioamatori.
In chiusura di serata, il commento di Ivan Barberis: «In questa stessa sala, parecchi anni fa, la Sezione ARI eporediese organizzò un incontro di presentazione del progetto di un satellite radioamatoriale che fu poi mandato in orbita. Mi piace sottolineare che siamo tornati in Santa Marta di nuovo per un appuntamento che unisce la radio e lo spazio. Ascoltare stasera il racconto dalla viva voce del protagonista è stato davvero affascinante, sia per la storia stessa che per i contenuti tecnologici, ovviamente elemento di forte interesse per noi Radioamatori; ma anche per il pensiero che questo racconto ci lascia. Ci rimane infatti il dubbio di quante possano essere le cose che non abbiamo saputo attraverso le comunicazioni ufficiali e che forse non sapremo mai».
Barberis ha concluso il suo intervento ricordando come sia importante dire grazie a uomini come i fratelli Judica Cordiglia per «Averci svelato un pezzo di storia del nostro mondo. Sono contento dell’ottimo risultato della serata e ancor più convinto, se ce ne fosse bisogno, che ci sono molti argomenti, talvolta anche controversi, che meritano però sempre un approfondimento di conoscenza».
Fonte: http://www.localport.it