Astronews: XLIV Congresso di Astronomia UAI
2011 ANNO INTERNAZIONALE CHIMICA
XLIV CONGRESSO DI ASTRONOMIA UAI
Senigallia 15-18 Settembre 2011
di Giovanni IK0ELN
XLIV Congresso di Astronomia UAI
Senigallia, 15*18 Settembre 2011
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Organizzato dall'Associazione Senigalliese di Astronomia "Aristarco di Samo" di Senigallia, con il patrocinio del Comune di Senigallia, dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Senigallia e dall'Azienda Promozione del Turismo di Senigallia, nei giorni dal 15 al 18 Settembre 2011, presso la sala congressi della Rotonda sul Mare di Senigallia, ha avuto luogo il XLIV Congresso Nazionale di Astronomia UAI che ha visto autorevoli personalità del mondo della scienza ed un buon numero di radioamatori dediti alla ricerca. I lavori hanno preso il via già dalla sera di Giovedi, 15 Settembre con le celebrazioni dell'Unità d'Italia con la relazione di Riccardo Balestrieri, intitolata "L'Astronomia in Italia, dall'Unità ai nostri giorni". Mentre Alessandro Marini ha tracciato una breve storia dell'astronomia nelle Marche dall'Unità d'Italia fino ai giorni nostri. A chiusura della serata ha provveduto il Prof. Tommaso Maccacaro, presidente INAF di Milano con la Lectio Magistralis dal titolo "Infiniti soli, innumerabili mondi, quanta vita?"
Il Prof. Maccacaro, ricordando ai presenti le ultime scoperte fatte dalla sonda Keplero, ha evidenziato la smisurata quantità di Soli presenti nell'Universo, e, quindi, il numero incalcolabile di mondi che vi orbitano intorno, ponendo una domanda per ora senza risposta: quanta vita può esserci nell'Universo? Venerdi, 16 Settembre, dopo il saluto delle autorità cittadine ed il saluto del Presidente UAI, Dott. Mario Di Sora, è seguito l'intervento dei vari relatori: del Prof. Gabriele Tedesco che ha illustrato la "Rete Rosita", che riguarda un coordinamento tra gli osservatori astronomici amatoriali italiani; a seguire quella di Alessio Marini, presidente dell'osservatorio astronomico "Colle Leone" di Teramo che, avvalendosi di immagini, ha illustrato il moderno osservatorio di Mosciano S. Angelo, il planetario ed il museo mineralogico e macologico, dove è esposta una ricca collezione di meteoriti e di conchiglie fossili. Alla fine della sua disquisizione, il Dott. Marini ha preso contatti con il Dott. Salvatore Pluchino, radioastronomo e coordinatore nazionale di IARA Group per elaborare un progetto utile ad inserire nel suo osservatorio una nuova attività di ricerca: la Radioastronomia. Il Dott. Pluchino ha assicurato la sua massima disponibilità , incaricando il sottoscritto a mantenere frequenti contatti con l'osservatorio teramano. Poi è stata la volta del Dott. Mario Di Sora, direttore dell'osservatorio astronomico di Campo Catino (Frosinone) che ha illustrato ai presenti in sala, l'intensa attività svolta dai ricercatori del suo osservatorio e la bozza dei programmi che saranno attuati in futuro. Di pari ha fatto il Dott. Paolo Volpini, dell'osservatorio astronomico di Punta Falcone (Livorno). A riaprire i lavori pomeridiani ha provveduto il Prof. Cosimo Distratis, direttore dell'osservatorio astronomico, meteorologico e botanico Isacco Newton di Uggiano Montefusco - Manduria (Taranto), con la relazione "Lo spazio-Tempo". Mentre, Antonio Mercatali, coordinatore della Sezione di Ricerca Luna dell'UAI, ha ampiamente informato i presenti circa l'attività di ricerca svolta dal suo team su questo corpo celeste a noi molto famigliare. A chiusura della giornata, la Lectio Magistralis del Prof. Oscar Straniero, direttore INAF-OATe dell'osservatorio astronomico Colle Urania di Teramo intitolata "Vedere l'invisibile: l'Universo Dark". Il Prof. Straniero, avvalendosi di suggestive immagini, ha parlaro della materia oscura (Dark Matter) che riempie l'Universo ed a noi ancora sconosciutam, sebbene sappiamo che emette luce visibile, onde radio, raggi X, raggi Gamma ed altre radiazioni elettromagnetiche; è più abbondante della materia visibile ed è elemento fondamentale della struttura dell'Universo da noi osservato. Sabato 17 Settembre ha visto l'apertura dei lavori con la sessione dedicata all'Archeoastronomia con la relazione dal titolo "La prospettiva scientifica di Padre Angelo Secchi ed il progetto del nuovo osservatorio del Collegio Romano". Una disquisizione storica che ha evidenziato la figura di Padre Angelo Secchi, spettroscopista e primo direttore scientifico dell'osservatorio Specola Vaticana di Castel Gandolfo. Goffredo Giraldi, poi, ha informato i presenti sugli studi condotti sui Misterious Giant of Ester Island (I giganti misteriodi dell'isola di Pasqua). La sessione Sistema Solare ha visto presentare la relazione di Giannantonio Milani: "L'osservazione delle comete", tecniche di ripresa visuale e digitale a confronto; la relazione di Giovanni Di Giovanni: "Rilievo dell'Ozono Atmosferico durante l'Eclissi di Luna del 15 Giugno 2011; la relazione "Ganimede occulta TYC 4264-01166-1" dello staff di ricercatori composto da Gianni Lacaprara, Maurizio Scardella, Marco Stangalini, Pierluigi De Santis; la relazione di Federico Rizzitelli della Sezione di Ricerca Space Debris (detriti spaziali) contenente i risultati sin ora ottenuti in questo nuovo tipo di ricerca radioastronomica; mentre lo staff composto da A. Bertero, M. Stangalini e Luca Orrù, hanno informato il pubblico in sala sullo studio della dinamica della cromosfera solare con l'uso del telescopio Coronado in Ha (Idrogeno Alga a 656,6 Angstrom); infine, Paolo Bacci ha disquisiti sul metodo della scoperta dell'Asteroide 2011 QY39 Apollo, classificato PHA (Potential Hazardus Asteroid). Nel pomeriggio i lavori sono continuati con la relazione dell'Ing. Flavio Falcinelli, direttore del laboratorio RadioAstroLab e membro della commissione scientifica di IARA Group, con la relazione "Radioastronomia amatoriale. Lo studio del cosmo con gli strumenti radioelettrici". L'ing. Falcinelli ha dimostrato come, anche il radioamatore, avvalendosi di apparecchiature radioamatoriali, sia in grado di ricevere radio sorgenti presenti nell'Universo. Di pari ha fatto il Prof. Fulvio Mete con la relazione "Ricerca Spettroscopica amatoriale". Ultima relazione, quella di Mirco Villi con la presentazione di una nuova sezione di ricerca dell'UAI per le Stelle Novae, intitolata "SdR Novae UAI" (le stelle novae derivano da una enorme esplosione causata da un accumulo di idrogeno rilasciato da una stella vicina. La stella novae prima di esplodere aumenta fortemente di luminosità ). In chiusura di serata, la Lectio Magistralis del Prof. Paolo De Bernardis, docente dell'Università La Sapienza di Roma, dal titolo "Osservare l'Universo, sempre più lontano"; un affascinante argomento che ha trasportato tutti fino a 14 miliardi di anni addietro, all'inizio dell'Universo, al Big Bang. La serata si è chiusa a tarda notte con la cena sociale. Ad aprire i lavori di Domenica 18 Settembre, ha provveduto il Dott. Mauro Dolci, ricercatore dell'OATe di Teramo, con la sessione Astronomia Galattica ed Extragalattica, presentando l'argomento "Problemi aperti in astronomia galattica ed extragalattica - quale contributo dell'aastronomia non professionale".
Nel corso della sua relazione il Dott. Dolci ha voluto evidenziare il proficuo lavoro di ricerca svolto dagli astrofili e radioastrofili che, a suo dire, grazie alle nuove tecnologie, ha raggiunto livelli di professionalità . L'impegno costante dei ricercatori non professionisti ha contribuito notevolmente a rafforzare la presenza di giovani leve che trovano il loro interesse nelle varie discipline scientifiche. Ha fatto seguito la relazione dei vari team delle sezioni di ricerca, tra cui: la sezione di ricerca Pianeti Extrasolari e Stelle variabili, a cura del coordinatore Claudio Lopresti; il Follow-up della Supernova SN2011dh nella Galassia Spirale Vortice M.51 relazioato da Maurizio Cervoni e Marco Stangalini; infine Marina Costa e Alfonso Mantero hanno trattato il metodo sicuro per fotografare la Galassia Girandola M.101 e riprendere le Stelle Supernovae. A chiusura dei lavori sono stati presentati alcuni progetti per cercare di ridurre l'inquinamento luminoso che, ormai, attanaglia tutte le città . L'ing. Alessandro Battistini ha informato i presenti circa il protocollo d'intesa HERALUCE/UAI/IDA da presentare alle varie Regioni italiane e, quindi ai Comuni per l'adeguamento alle norme relative all'illuminazione pubblica. Mentre, Francesco Giubbilini e Andrea Giacomelli, esperti del settore, hanno proposto il progetto CORDOLIT; ovvero, un coordinamento italiano tra i vari osservatori astronomici per la raccolta dati sull'inquinamento luminoso. Si è concluso, così, l'annuale appuntamento con l'astronomia e la radioastronomia che ha visto alternarsi ricercatori professionisti e ricercatori dilettanti, che hanno presentato al numeroso pubblico presente il risultato dell'intenso lavoro svolto con l'uso del telescopio e con l'uso della radio. L'appuntamento per il 2011 è a Frascati. Amici radioamatori, io sono certo che sarete numerosi.
Ik0eln Giovanni Lorusso