La propagazione della passione...
Sezione ARI Pordenone
Le fiere dell'elettronica e del radiomatore sono negli ultimi anni sempre più votate al mercato "consumer" e lontane dalla nostra passione. Non per questo però, non sono visitate da tanti potenziali futuri “radioappassionati†di ogni età e rappresentano un importante serbatoio di ricambio generazionale.
Ricordando i nostri lontani padri "Ex nihilo nihil fit" (nulla viene dal nulla), ecco l'opportunità per creare interesse verso il nostro mondo, sfruttando proprio una delle fiere più visitate e rinomate: quella di Pordenone, nota come "Radioamatore 2", visitata, in soli due giorni, da ben 38000 persone.
La locale Sezione ARI, con la collaborazione di altri ham interessati all'iniziativa, ha quindi allestito una serie di "attrazioni" al proprio stand.
Il fascino del CW e della sua musical-viscerale attrazione, è stato proposto al pubblico per mezzo di una stazione appositamente allestita con tasti rigorosamenti verticali e Pc per la decodifica. Una serie di affabili ed esperti grafisti, ha così catalizzato l'attenzione del pubblico, specie il più giovane e sensibile.
Sul lato sud dello stand, è stato allestito un lungo banco che proponeva alcune fra le applicazioni più moderne e tecnologiche del servizio d'amatore.
Fine di questo "allestimento scenico", era di catturare l'attenzione del folto pubblico che frequenta la fiera, tanto numeroso quanto distratto e distaccato dal nostro mondo.
I temi chiave della proposta, Satelliti & SDR, correttamente proposti, si sono dimostrati capaci di abbattere quel naturale ed invisibile (ma tangibile) muro di indifferenza o distrazione fra i "due lati del tavolo" che spesso separa gli attori delle nostre fiere.
La trasformazione delle idee in fatti tangibili, è stata affidata ad alcuni oggetti, distinti, ma accomunati da una sottile continuità d'impiego.
Incredibilmente, il più efficace a magnetizzare l'occhio del passante, è stato il cosiddetto "FunTubo", un rudimentale modellino di satellite classe cubesat, realizzato però con la tecnologia a valvole dello Sputnik.
Nato quasi per gioco, questo progetto (che sarà meglio descritto in altro articolo specifico) ha portato molte persone, specie giovani studenti, a fermarsi, chiedere, discutere, informarsi, proporre.
Promosso da questo primo contatto, oltre cento volte, si è ripetuto il rito della spiegazione di "cosa sono e cosa fanno" i satelliti amatoriali, rito ogni volta puntualmente concluso con la consegna di una tabella guida su frequenze, modi e suggerimenti per un primo semplice approccio al loro uso.
A fianco di questo simpatico modellino, era il Raspberry Pi, un mini Pc supereconomico e di taglio educational, una delle novità elettroniche più "cool" del momento. Ovviamente usato un po' come honeypot, per portare il passante a fermarsi e vedere come con poco impegno (anche economico) si possa gestire una stazione radioamatoriale e ad esempio, conoscere e seguire in tempo reale la posizione dei satelliti.
Le elevate potenzialità grafiche del Raspberry Pi sono state impiegate anche per mostrare vari filmati (merci a Sylvain F0FVK!) in alta definizione sul mondo del servizio d'amatore via satellite.
Innegabile come suoni ed immagini, adeguatamente scelti e composti, siano veicolo culturale molto efficace. Il lancio di un Dnepr o qualche scena dallo spazio, risultano mezzi efficacissimi per far comprendere come i radioamatori "facciano anche queste cose" e non solo "dicono cose in codice dentro ad un microfono"... tanto per citare uno dei luoghi comuni più sentiti sulla nostra categoria.
"Sul grande schermo", realizzato con il videoproiettore di Sezione ed una opportuna configurazione di schermo e stand, era in diretta l'esperienza dell'SDR, materializzato in uno dei prodotti amatoriali più d'appeal: il FunCubeDongle Proplus, progettato e realizzato da radioamatori.
Proprio questa genesi, adeguatamente palesata e sottolineata agli interlocutori, ci ha permesso di mostrare al pubblico come nel "nostro mondo" ci siano persone di elevato valor tecnico, come in gruppo si possano sviluppare progetti impegnativi ed ultimo, ma non ultimo, come la nostra tecnologia sia al passo dei tempi, se non addirittura d'avanguardia.
Un grande poster, con la storia dei nostri primi 50 anni di servizio d'amatore via satellite, ha riscosso molto successo, e tanti si sono fermati a leggere, commentare e talora ricordare.
Che dire? Sicuramente l'iniziativa è stata apprezzata e si confida che porti frutti negli anni a venire, specie se si riuscirà a dare continuità a questi eventi. Un atteggiamento propositivo e l'uso di una comunicazione visiva e moderna, sono risultati elementi importanti per il successo.
Un sentito grazie a tutti coloro che hanno contribuito e..
Ad maiora!
Le fiere dell'elettronica e del radiomatore sono negli ultimi anni sempre più votate al mercato "consumer" e lontane dalla nostra passione. Non per questo però, non sono visitate da tanti potenziali futuri “radioappassionati†di ogni età e rappresentano un importante serbatoio di ricambio generazionale.
Ricordando i nostri lontani padri "Ex nihilo nihil fit" (nulla viene dal nulla), ecco l'opportunità per creare interesse verso il nostro mondo, sfruttando proprio una delle fiere più visitate e rinomate: quella di Pordenone, nota come "Radioamatore 2", visitata, in soli due giorni, da ben 38000 persone.
La locale Sezione ARI, con la collaborazione di altri ham interessati all'iniziativa, ha quindi allestito una serie di "attrazioni" al proprio stand.
Il fascino del CW e della sua musical-viscerale attrazione, è stato proposto al pubblico per mezzo di una stazione appositamente allestita con tasti rigorosamenti verticali e Pc per la decodifica. Una serie di affabili ed esperti grafisti, ha così catalizzato l'attenzione del pubblico, specie il più giovane e sensibile.
Sul lato sud dello stand, è stato allestito un lungo banco che proponeva alcune fra le applicazioni più moderne e tecnologiche del servizio d'amatore.
Fine di questo "allestimento scenico", era di catturare l'attenzione del folto pubblico che frequenta la fiera, tanto numeroso quanto distratto e distaccato dal nostro mondo.
I temi chiave della proposta, Satelliti & SDR, correttamente proposti, si sono dimostrati capaci di abbattere quel naturale ed invisibile (ma tangibile) muro di indifferenza o distrazione fra i "due lati del tavolo" che spesso separa gli attori delle nostre fiere.
La trasformazione delle idee in fatti tangibili, è stata affidata ad alcuni oggetti, distinti, ma accomunati da una sottile continuità d'impiego.
Incredibilmente, il più efficace a magnetizzare l'occhio del passante, è stato il cosiddetto "FunTubo", un rudimentale modellino di satellite classe cubesat, realizzato però con la tecnologia a valvole dello Sputnik.
Nato quasi per gioco, questo progetto (che sarà meglio descritto in altro articolo specifico) ha portato molte persone, specie giovani studenti, a fermarsi, chiedere, discutere, informarsi, proporre.
Promosso da questo primo contatto, oltre cento volte, si è ripetuto il rito della spiegazione di "cosa sono e cosa fanno" i satelliti amatoriali, rito ogni volta puntualmente concluso con la consegna di una tabella guida su frequenze, modi e suggerimenti per un primo semplice approccio al loro uso.
A fianco di questo simpatico modellino, era il Raspberry Pi, un mini Pc supereconomico e di taglio educational, una delle novità elettroniche più "cool" del momento. Ovviamente usato un po' come honeypot, per portare il passante a fermarsi e vedere come con poco impegno (anche economico) si possa gestire una stazione radioamatoriale e ad esempio, conoscere e seguire in tempo reale la posizione dei satelliti.
Le elevate potenzialità grafiche del Raspberry Pi sono state impiegate anche per mostrare vari filmati (merci a Sylvain F0FVK!) in alta definizione sul mondo del servizio d'amatore via satellite.
Innegabile come suoni ed immagini, adeguatamente scelti e composti, siano veicolo culturale molto efficace. Il lancio di un Dnepr o qualche scena dallo spazio, risultano mezzi efficacissimi per far comprendere come i radioamatori "facciano anche queste cose" e non solo "dicono cose in codice dentro ad un microfono"... tanto per citare uno dei luoghi comuni più sentiti sulla nostra categoria.
"Sul grande schermo", realizzato con il videoproiettore di Sezione ed una opportuna configurazione di schermo e stand, era in diretta l'esperienza dell'SDR, materializzato in uno dei prodotti amatoriali più d'appeal: il FunCubeDongle Proplus, progettato e realizzato da radioamatori.
Proprio questa genesi, adeguatamente palesata e sottolineata agli interlocutori, ci ha permesso di mostrare al pubblico come nel "nostro mondo" ci siano persone di elevato valor tecnico, come in gruppo si possano sviluppare progetti impegnativi ed ultimo, ma non ultimo, come la nostra tecnologia sia al passo dei tempi, se non addirittura d'avanguardia.
Un grande poster, con la storia dei nostri primi 50 anni di servizio d'amatore via satellite, ha riscosso molto successo, e tanti si sono fermati a leggere, commentare e talora ricordare.
Che dire? Sicuramente l'iniziativa è stata apprezzata e si confida che porti frutti negli anni a venire, specie se si riuscirà a dare continuità a questi eventi. Un atteggiamento propositivo e l'uso di una comunicazione visiva e moderna, sono risultati elementi importanti per il successo.
Un sentito grazie a tutti coloro che hanno contribuito e..
Ad maiora!