La Vulandra prende quota nel segno di Marconi
Partito il 34° Festival Internazionale degli aquiloni con una ricostruzione del primo collegamento radio transoceanico
di Daniele Oppo
È una bella giornata di sole quella che battezza gli aquilonisti di tutto il mondo, venuti a Ferrara in occasione del 34° Festival internazionale degli aquiloni. Alcuni tratti del Parco Bassani, sede principale dell’evento, mostrano ancora vistose pozze d’acqua sul prato, ma la protezione civile e gli operatori comunali hanno lavorato per drenarne via la gran parte e consegnare agli appassionati – che già dalle 9 mattino iniziavano ad arrivare al Parco urbano - tanto spazio verde su cui divertirsi e passare quattro giorni, tempo permettendo, all’insegna del divertimento.
"È una festa la cui organizzazione è essenziale, senza ‘optional’, quasi come una festa di paese ma con la dimensione di un festival", afferma Maurizio Cenci, presidente del gruppo aquilonisti Vulandra, organizzatore principale dell’evento insieme ad Arci Ferrara. "Ci sono più di 200 persone che rappresentano gruppi di aquilonisti italiani e stranieri e quest’anno ospitiamo anche un gruppo che viene dalla Colombia. Siamo ormai diventati un riferimento nazionale e qualche giorno fa siamo entrati in un grosso festival francese", continua Cenci.
Lo scopo è divertirsi senza competizioni e senza gare, "anche se – afferma sorridendo Cenci – un po’ di competizione c’è nel piacere di mostrare agli altri il frutto del proprio lavoro". Non mancano i momenti di didattica, con un laboratorio giornaliero – e gratuito – per insegnare ai bambini come si costruisce un aquilone che poi potranno portare a casa o utilizzare per scorrazzare in lungo e in largo per il parco. Le ‘classi’ di apprendisti aquilonisti sono già composte da numerosi ‘studenti’: "abbiamo circa 100 prenotazioni per ciascun giorno", rileva Cenci. Circa 800 aquiloni saranno poi consegnati gratuitamente durante il Festival nello stand del gruppo Vulandra.
La data di avvio del Festival, il 25 aprile, non è solo il giorno della Liberazione, ma anche l’anniversario della nascita di Guglielmo Marconi (25 aprile 1874) e così il gruppo degli aquilonisti Vulandra ha organizzato insieme al radioamatori di Ferrara e Fidenza – grazie all’idea del radioamatore Carlo Pavarani e ottenendo anche il patrocinio della fondazione Guglielmo Marconi – una ricostruzione del primo collegamento radio transoceanico eseguito proprio grazie all’utilizzo di un aquilone per sollevare l’antenna ricevente in Canada. "È stata concessa anche una sigla temporanea per i radioamatori e di questa iniziativa sono al corrente sia le stazioni inglesi che quelle canadesi".
"Ci sono tutti gli ingredienti per una bellissima edizione – afferma soddisfatto Paolo Marcolini di Arci – con tante attività collaterali e una novità di cui andiamo molto orgogliosi: lo stand di gastronomia internazionale gestito dal centro interculturale di Migliarino Baobab e dalla cooperativa Camelot; ovviamente non mancheranno i piatti tipici ferraresi".
Fonte: estense.com
di Daniele Oppo
È una bella giornata di sole quella che battezza gli aquilonisti di tutto il mondo, venuti a Ferrara in occasione del 34° Festival internazionale degli aquiloni. Alcuni tratti del Parco Bassani, sede principale dell’evento, mostrano ancora vistose pozze d’acqua sul prato, ma la protezione civile e gli operatori comunali hanno lavorato per drenarne via la gran parte e consegnare agli appassionati – che già dalle 9 mattino iniziavano ad arrivare al Parco urbano - tanto spazio verde su cui divertirsi e passare quattro giorni, tempo permettendo, all’insegna del divertimento.
"È una festa la cui organizzazione è essenziale, senza ‘optional’, quasi come una festa di paese ma con la dimensione di un festival", afferma Maurizio Cenci, presidente del gruppo aquilonisti Vulandra, organizzatore principale dell’evento insieme ad Arci Ferrara. "Ci sono più di 200 persone che rappresentano gruppi di aquilonisti italiani e stranieri e quest’anno ospitiamo anche un gruppo che viene dalla Colombia. Siamo ormai diventati un riferimento nazionale e qualche giorno fa siamo entrati in un grosso festival francese", continua Cenci.
Lo scopo è divertirsi senza competizioni e senza gare, "anche se – afferma sorridendo Cenci – un po’ di competizione c’è nel piacere di mostrare agli altri il frutto del proprio lavoro". Non mancano i momenti di didattica, con un laboratorio giornaliero – e gratuito – per insegnare ai bambini come si costruisce un aquilone che poi potranno portare a casa o utilizzare per scorrazzare in lungo e in largo per il parco. Le ‘classi’ di apprendisti aquilonisti sono già composte da numerosi ‘studenti’: "abbiamo circa 100 prenotazioni per ciascun giorno", rileva Cenci. Circa 800 aquiloni saranno poi consegnati gratuitamente durante il Festival nello stand del gruppo Vulandra.
La data di avvio del Festival, il 25 aprile, non è solo il giorno della Liberazione, ma anche l’anniversario della nascita di Guglielmo Marconi (25 aprile 1874) e così il gruppo degli aquilonisti Vulandra ha organizzato insieme al radioamatori di Ferrara e Fidenza – grazie all’idea del radioamatore Carlo Pavarani e ottenendo anche il patrocinio della fondazione Guglielmo Marconi – una ricostruzione del primo collegamento radio transoceanico eseguito proprio grazie all’utilizzo di un aquilone per sollevare l’antenna ricevente in Canada. "È stata concessa anche una sigla temporanea per i radioamatori e di questa iniziativa sono al corrente sia le stazioni inglesi che quelle canadesi".
"Ci sono tutti gli ingredienti per una bellissima edizione – afferma soddisfatto Paolo Marcolini di Arci – con tante attività collaterali e una novità di cui andiamo molto orgogliosi: lo stand di gastronomia internazionale gestito dal centro interculturale di Migliarino Baobab e dalla cooperativa Camelot; ovviamente non mancheranno i piatti tipici ferraresi".
Fonte: estense.com