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Credo che tutti dobbiamo essere grati all’ HAMFEST di Firenze 2014 non solo per la bellissima organizzazione di un evento dedicato soltanto ai radioamatori, ma per l’occasione, che è arrivata del tutto inaspettata e spontanea, di aver colto questa istantanea che costituisce veramente una "prima assoluta" in quasi cento anni di storia del radiantismo italiano.

Nessuno infatti ricorda un’altra occasione nella quale i responsabili di alcune delle maggiori associazioni italiane si siano ritrovati tutti insieme, all’insegna del vero ham spirit (e con tanta spontanea amicizia e cordialità personale) a scambiarsi reciproche opinioni ed idee circa i valori del radiantismo italiano.

Chi mi conosce personalmente, sa quanto io creda profondamente in questi valori e quanto io sia convinto del primato del nostro radiantismo, anche a livello internazionale: è stata per me una grande gioia ritrovare lo stesso comune sentire anche nelle parole e negli entusiasmi degli amici Presidenti dell’ARI, Graziano Sartori, I0SSH, e del CISAR, Giuseppe Misuri, IW5CGM.

Grazie Graziano, grazie Giuseppe, per aver avuto l’idea e la disponibilità di cogliere questo momento di riflessione insieme a me, perché questo mi ha confermato una volta di più che una sola è la passione che ci unisce, ed identici sono quindi gli obiettivi che tutti vediamo.

I radioamatori italiani hanno un patrimonio straordinario di persone, di capacità tecniche e di tradizioni che spesso ingiustamente non vengono valorizzate a causa delle tante -troppe- vicende interne alle singole realtà associative che frenano e dividono le persone e pregiudicano le iniziative pensate a favore di tutti.

E’ compito di chi ha le maggiori responsabilità associative vedere oltre i ristretti confini che poche e piccole persone cercano di disegnare, per perseguire un futuro di grandezza e sviluppo comune a tutto i radioamatori italiani.

I4AWX Luigi Belvederi