Parte la settimana dei radioamatori per l'Antatide
Iniziative dell'associazione radioamatori di Genova
Da oggi al 22 febbraio si celebra la settimana dei radioamatori dedicata all’Antartide.
La dodicesima Antarctic Activity Week 2015 prevede il collegamento con i radioamatori di tutto il mondo da parte di tutte le stazioni che prenderanno parte all’evento. L’iniziativa, che avviene su scala mondiale, è legata alle Celebrazioni Antartiche argentine che si svolgono ogni anno a febbraio.
L’A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani) sezione di Genova ha installato per l’occasione una stazione radio operativa all’interno del Museo Nazionale dell’Antartide.
La sigla identificativa internazionale è II1MNA. La stazione effettuerà trasmissioni per collegare quante più stazioni radio possibile in Antartide e nel mondo.
Scopo dell’attività è quello d’incentivare la conoscenza e l’interesse per il continente di ghiaccio, oltre a far conoscere ai visitatori l’attività dei radioamatori e poter vedere direttamente una stazione radio operante. Al Museo Nazionale dell’Antartide il pubblico può scoprire la vita nelle basi italiane in Antartide e gli scenari più suggestivi attraverso filmati, ricostruzioni e reperti scientifici. Allestimenti interattivi permettono di conoscere l’ultimo continente ancora incontaminato e di seguire l’attività dei ricercatori italiani in Antartide, l’immenso laboratorio naturale per lo studio dei problemi ambientali e climatici. Allestito su circa 1000 mq., il percorso espositivo inizia con una sezione che illustra le caratteristiche geografiche, ambientali e climatiche dell’Antartide. Si approfondisce poi l’organizzazione della base italiana di Baia Terranova, dalle attrezzature ai materiali usati dai ricercatori durante le spedizioni.
Entrando nella ricostruzione di una grotta di ghiaccio si può capire come sia fatto il pack antartico e le carote di ghiaccio, veri e propri archivi naturali dei cambiamenti climatici.
Il percorso si chiude con la parte dedicata alla vita nei poli per conoscere la biodiversità antartica, l’adattamento dei pesci alle fredde temperature delle acque polari, la rete alimentare e il suo delicato equilibrio.
Da oggi al 22 febbraio si celebra la settimana dei radioamatori dedicata all’Antartide.
La dodicesima Antarctic Activity Week 2015 prevede il collegamento con i radioamatori di tutto il mondo da parte di tutte le stazioni che prenderanno parte all’evento. L’iniziativa, che avviene su scala mondiale, è legata alle Celebrazioni Antartiche argentine che si svolgono ogni anno a febbraio.
L’A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani) sezione di Genova ha installato per l’occasione una stazione radio operativa all’interno del Museo Nazionale dell’Antartide.
La sigla identificativa internazionale è II1MNA. La stazione effettuerà trasmissioni per collegare quante più stazioni radio possibile in Antartide e nel mondo.
Scopo dell’attività è quello d’incentivare la conoscenza e l’interesse per il continente di ghiaccio, oltre a far conoscere ai visitatori l’attività dei radioamatori e poter vedere direttamente una stazione radio operante. Al Museo Nazionale dell’Antartide il pubblico può scoprire la vita nelle basi italiane in Antartide e gli scenari più suggestivi attraverso filmati, ricostruzioni e reperti scientifici. Allestimenti interattivi permettono di conoscere l’ultimo continente ancora incontaminato e di seguire l’attività dei ricercatori italiani in Antartide, l’immenso laboratorio naturale per lo studio dei problemi ambientali e climatici. Allestito su circa 1000 mq., il percorso espositivo inizia con una sezione che illustra le caratteristiche geografiche, ambientali e climatiche dell’Antartide. Si approfondisce poi l’organizzazione della base italiana di Baia Terranova, dalle attrezzature ai materiali usati dai ricercatori durante le spedizioni.
Entrando nella ricostruzione di una grotta di ghiaccio si può capire come sia fatto il pack antartico e le carote di ghiaccio, veri e propri archivi naturali dei cambiamenti climatici.
Il percorso si chiude con la parte dedicata alla vita nei poli per conoscere la biodiversità antartica, l’adattamento dei pesci alle fredde temperature delle acque polari, la rete alimentare e il suo delicato equilibrio.