UN "RT" RACCONTA Radiomare luglio 2008
UN "RT" RACCONTA..
RADIOMARE LUGLIO 2008
RADIOTELEGRAFISTI DI MARE
Una delle selezioni dell' R.T. al primo imbarco su una nave di una nuova Compagnia di navigazione, era il dover sopportare i commenti che faceva l'equipaggio tra il nuovo RT e quello sbarcato; peggio ancora su quello reputato il migliore della Compagnia .
Questo rapporto, molto malizioso, ed anche da incopetenti, in quanto a bordo non vi era nessun imbarcato che avesse la possibilita' di giudicare un RT.
Il vociare era solo dettato da vari ed alcuni futili motivi :- con questo si telefonava bene, con quest'altro veniva sempre giu in saletta marinai a giocare a carte, con quell'altro quando si andava a terra ci si ritrovava sempre nei migliori locali per gente di mare !.-
Insomma per almeno qualche settimana era visto in modo anomalo, e per rompere il ghiaccio doveva per forza adattarsi.
Dopo anni con la stessa Compagnia di navigazione, una mattina mi svegliai e mi venne in mente di scrivere il "codice dei Radiotelegrafisti".
Il nome dell'editto era "cosa bisogna fare per essere un Marconista".prima regola : non essere un radiotelegrafista.
Vagamente ricordo gli altri, perche il quadretto, incorniciato ed in bella mostra in srt, dovrebbe forse trovarsi ancora in stazione radio, ma in fondo al mare, dato che la nave e'affondata dopo un incendio in oceano indiano.
Tutti i vari imbarcati passando dalla stazione radio per telefonare o per parlare, leggevano quel quadretto e la prima domanda che facevano era : quale era la differenza tra un radiotelegrafista ed un marconista? Io rispondevo nessuna, ma il Marconista oltre che a fare il radiotelegrafista sa anche riparare le radio, conosce bene l'inglese, sa fare l'ufficiale e non si sottrae mai a lavori extra nei porti. Cio perche' l'RT di bordo era sempre stato chiamato la signoria di bordo, termine che non mi si addiceva proprio, in quanto perche' fatto le sue ore di turno radio, addormentato sulle cuffie con il ricevitore acceso sulla 500KHz al minimo del volume, per non farsi perforare i timpani dalle scariche elettriche dovute al QRN sulla frequenza di soccorso, altro non faceva.
Nessuno aveva da ridire se al pomeriggio, esaurito il suo turno di guardia delle due ore, si presentava in plancia in costume da bagno ed asciugamano per andare a prendere il sole in controplancia.
Anzi per tenerselo buono il marinaio gli portava anche il caffe', in quanto non voleva rischiare che quando andava a telefonare, invece di sentire la voce della famiglia, sentisse il parlare di alieni e poter tranquillamente spendere i suoi 3 o 4 minuti in piena rassicurazione e felicita', con quella voce che usciva fuori dalla cornetta del microtelefono, come se si parlasse tutti nella sala di casa.
L'altra regola che scrissi, fu quella che se anche l'armatore non avesse fatto l'abbonamento alla trasmissione notiziario Ansa, questa fosse ricevuta in tutti i lanci nell'arco delle 24 ore, in modo da dare anche una certa continuita' alle notizie, e togliere quel grezzo che avvolgeva i marittimi, lasciandoli fuori dalla realta' sociale.
Di tutto questo, ebbi un pomeriggio la fatidica idea di ritrasmettere i vari punti di come fare l'RT via telex alle altre navi della Compagnia. Per questo, uno dei piu' rispettati RT un viareggino purosangue, da buon toscano, tuono' come una belva sulla frequenza del raduno giornaliero delle navi sociali , la 16.420.0 in ssb.
Nella scala della gerarchia di quella compagnia il "numero uno dei marconisti" era un rt di genova, tutt'ora radioamatore, medaglia d'oro per lunga navigazione, che la prese in ridere.
Il fatto che il numero uno, vero genio della radiotecnica, ridesse, la diceva lunga dove ero andato ad affondare la lama del coltello. Fortuna, che molti la pensassero come me, il viareggino, che era veramente in gamba anche Lui nel suo mestiere, capito il fatto se ne stette buono, gia che tra noi due non si andava d'accordo per via che lui era anziano non solo di Compagnia, ma anche di eta', diceva che io ero un pivello megalomane, e che facevo di tutto per superarlo nello svolgere l'attivita' radio, incluso quello di imitarlo a saper lavorare il plessiglass. Lui vero maestro di precisione ed abilita' artistica oltre che ex smannettaro dei tasti vibroplex, che, mi disse, un giorno abbandono' di usarlo perche' ormai la radiotelegrafia era sparita gia negli anni settanta.
Su questo punto gli devo riconoscere che aveva perfettamente ragione, ma per uno come me che i segnali morse gli girano come i neuroni dentro e fuori era una maldicenza.
Il decadimento dell'uso dei tasti semiautomatici e'stato causato tra i professionisti proprio dalla riduzione del traffico RTG.
Inoltre gli operatori russi utilizzavano il famoso tasto Spider con velocita' molto elevate.
Nel 1970 fecero la comparsa i primi tasti elettronici della serie ETM, soprattuto l'ETM3 e 3C in tecnica squeeze,s eguito dal Drake in tecnica iambic A e dal poco conosciuto Bug20 della STE di Milano.
L'incremento dei radioamatori con apparati sempre piu' transorizzati, permise l'affermarsi velocemente dei tasti elettronici fino agli attuali in iambic B. Malgrado le mode del momento, sono rimasto sempre fedele al Vibroplex Lightining, continuando poi la collezione con i vari recuperi presso RT che li dismettevano (come un racer targato ancora NY) e poi via alla ricerca di un semiautomatico navale utilizzato nella 2WW sulle navi americane. Certo non avro' ne per qualita' e quantita' la collezione di Claudio Tata ik0xcb.
Ormai l'avventura della telegrafia pura e'terminata. Proprio in questi giorni la TV di stato ha liquidato la telegrafia con un breve reportage. Ma con un grosso errore.
Non e' vero che il primo utilizzo del segnale SOS e non s.o.s. sia stato utilizzato dal Titanic, ma fu un segnale concepito tale che in presenza di scariche elettriche sull'allora frequenza di ascolto, soccorso e traffico radiotelegrafico, rispondesse ad un immediato richiamo di attenzione di chi poteva stare in ascolto su quella frequenza.
il segnale e' trasmesso tutto attaccato senza spazi, proprio per essere un segnale ben distinguibile. esso e' ...---... e non ... --- ... . se vedete la differenza e' enorme. ogni radioamatore dovrebbe a sua volta saperlo a memoria, chissa' un giorno in O.C. qualcuno lo potrebbe ancora veramente usare sulle bande radioantistiche, ponete attenzione e'un segnale unico ad hoc, non composto : titititatatatititi e non tititi poi tatata quindi ancora tititi .
Provatelo con il vostro tasto e il cw monitor del vostro rtx inserito, logicamente senza andare in trasmissione! e ben sentirete la differenza.
Oggi purtroppo, radiotelegrafisti, marconisti, sono estinti insieme a quei radioamatori non radiotelefonisti che lo hanno abbandonato. Oggi si fa tutto via digitale psk, ed altri sistemi di trasmissione, compreso il canale di chiamata internazione per la grafia su internet ch.1000 !
Intanto lo abbiamo visto durante l'ultimo contest delle sezioni A.R.I. 2008; in grafia erano tutti con il pc, o trasmettevi con un altro pc o con un tasto elettronico a memoria oppure non eri ricevuto, io che andavo con il semiautomatico, ho fatto pochi qso, e la quantita' delle emissioni in contest, in grafia, era notevole.
Forse ci vorrebbe un nuovo codice d'onore, che distinguesse tra radioamatori ed utilizzatori radioamatori. chissa'....
IK1DQW Adolfo
Articolo tratto da Info-Radio n°28 del 10 luglio 2008
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RADIOTELEGRAFISTI DI MARE
Una delle selezioni dell' R.T. al primo imbarco su una nave di una nuova Compagnia di navigazione, era il dover sopportare i commenti che faceva l'equipaggio tra il nuovo RT e quello sbarcato; peggio ancora su quello reputato il migliore della Compagnia .
Questo rapporto, molto malizioso, ed anche da incopetenti, in quanto a bordo non vi era nessun imbarcato che avesse la possibilita' di giudicare un RT.
Il vociare era solo dettato da vari ed alcuni futili motivi :- con questo si telefonava bene, con quest'altro veniva sempre giu in saletta marinai a giocare a carte, con quell'altro quando si andava a terra ci si ritrovava sempre nei migliori locali per gente di mare !.-
Insomma per almeno qualche settimana era visto in modo anomalo, e per rompere il ghiaccio doveva per forza adattarsi.
Dopo anni con la stessa Compagnia di navigazione, una mattina mi svegliai e mi venne in mente di scrivere il "codice dei Radiotelegrafisti".
Il nome dell'editto era "cosa bisogna fare per essere un Marconista".prima regola : non essere un radiotelegrafista.
Vagamente ricordo gli altri, perche il quadretto, incorniciato ed in bella mostra in srt, dovrebbe forse trovarsi ancora in stazione radio, ma in fondo al mare, dato che la nave e'affondata dopo un incendio in oceano indiano.
Tutti i vari imbarcati passando dalla stazione radio per telefonare o per parlare, leggevano quel quadretto e la prima domanda che facevano era : quale era la differenza tra un radiotelegrafista ed un marconista? Io rispondevo nessuna, ma il Marconista oltre che a fare il radiotelegrafista sa anche riparare le radio, conosce bene l'inglese, sa fare l'ufficiale e non si sottrae mai a lavori extra nei porti. Cio perche' l'RT di bordo era sempre stato chiamato la signoria di bordo, termine che non mi si addiceva proprio, in quanto perche' fatto le sue ore di turno radio, addormentato sulle cuffie con il ricevitore acceso sulla 500KHz al minimo del volume, per non farsi perforare i timpani dalle scariche elettriche dovute al QRN sulla frequenza di soccorso, altro non faceva.
Nessuno aveva da ridire se al pomeriggio, esaurito il suo turno di guardia delle due ore, si presentava in plancia in costume da bagno ed asciugamano per andare a prendere il sole in controplancia.
Anzi per tenerselo buono il marinaio gli portava anche il caffe', in quanto non voleva rischiare che quando andava a telefonare, invece di sentire la voce della famiglia, sentisse il parlare di alieni e poter tranquillamente spendere i suoi 3 o 4 minuti in piena rassicurazione e felicita', con quella voce che usciva fuori dalla cornetta del microtelefono, come se si parlasse tutti nella sala di casa.
L'altra regola che scrissi, fu quella che se anche l'armatore non avesse fatto l'abbonamento alla trasmissione notiziario Ansa, questa fosse ricevuta in tutti i lanci nell'arco delle 24 ore, in modo da dare anche una certa continuita' alle notizie, e togliere quel grezzo che avvolgeva i marittimi, lasciandoli fuori dalla realta' sociale.
Di tutto questo, ebbi un pomeriggio la fatidica idea di ritrasmettere i vari punti di come fare l'RT via telex alle altre navi della Compagnia. Per questo, uno dei piu' rispettati RT un viareggino purosangue, da buon toscano, tuono' come una belva sulla frequenza del raduno giornaliero delle navi sociali , la 16.420.0 in ssb.
Nella scala della gerarchia di quella compagnia il "numero uno dei marconisti" era un rt di genova, tutt'ora radioamatore, medaglia d'oro per lunga navigazione, che la prese in ridere.
Il fatto che il numero uno, vero genio della radiotecnica, ridesse, la diceva lunga dove ero andato ad affondare la lama del coltello. Fortuna, che molti la pensassero come me, il viareggino, che era veramente in gamba anche Lui nel suo mestiere, capito il fatto se ne stette buono, gia che tra noi due non si andava d'accordo per via che lui era anziano non solo di Compagnia, ma anche di eta', diceva che io ero un pivello megalomane, e che facevo di tutto per superarlo nello svolgere l'attivita' radio, incluso quello di imitarlo a saper lavorare il plessiglass. Lui vero maestro di precisione ed abilita' artistica oltre che ex smannettaro dei tasti vibroplex, che, mi disse, un giorno abbandono' di usarlo perche' ormai la radiotelegrafia era sparita gia negli anni settanta.
Su questo punto gli devo riconoscere che aveva perfettamente ragione, ma per uno come me che i segnali morse gli girano come i neuroni dentro e fuori era una maldicenza.
Il decadimento dell'uso dei tasti semiautomatici e'stato causato tra i professionisti proprio dalla riduzione del traffico RTG.
Inoltre gli operatori russi utilizzavano il famoso tasto Spider con velocita' molto elevate.
Nel 1970 fecero la comparsa i primi tasti elettronici della serie ETM, soprattuto l'ETM3 e 3C in tecnica squeeze,s eguito dal Drake in tecnica iambic A e dal poco conosciuto Bug20 della STE di Milano.
L'incremento dei radioamatori con apparati sempre piu' transorizzati, permise l'affermarsi velocemente dei tasti elettronici fino agli attuali in iambic B. Malgrado le mode del momento, sono rimasto sempre fedele al Vibroplex Lightining, continuando poi la collezione con i vari recuperi presso RT che li dismettevano (come un racer targato ancora NY) e poi via alla ricerca di un semiautomatico navale utilizzato nella 2WW sulle navi americane. Certo non avro' ne per qualita' e quantita' la collezione di Claudio Tata ik0xcb.
Ormai l'avventura della telegrafia pura e'terminata. Proprio in questi giorni la TV di stato ha liquidato la telegrafia con un breve reportage. Ma con un grosso errore.
Non e' vero che il primo utilizzo del segnale SOS e non s.o.s. sia stato utilizzato dal Titanic, ma fu un segnale concepito tale che in presenza di scariche elettriche sull'allora frequenza di ascolto, soccorso e traffico radiotelegrafico, rispondesse ad un immediato richiamo di attenzione di chi poteva stare in ascolto su quella frequenza.
il segnale e' trasmesso tutto attaccato senza spazi, proprio per essere un segnale ben distinguibile. esso e' ...---... e non ... --- ... . se vedete la differenza e' enorme. ogni radioamatore dovrebbe a sua volta saperlo a memoria, chissa' un giorno in O.C. qualcuno lo potrebbe ancora veramente usare sulle bande radioantistiche, ponete attenzione e'un segnale unico ad hoc, non composto : titititatatatititi e non tititi poi tatata quindi ancora tititi .
Provatelo con il vostro tasto e il cw monitor del vostro rtx inserito, logicamente senza andare in trasmissione! e ben sentirete la differenza.
Oggi purtroppo, radiotelegrafisti, marconisti, sono estinti insieme a quei radioamatori non radiotelefonisti che lo hanno abbandonato. Oggi si fa tutto via digitale psk, ed altri sistemi di trasmissione, compreso il canale di chiamata internazione per la grafia su internet ch.1000 !
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Forse ci vorrebbe un nuovo codice d'onore, che distinguesse tra radioamatori ed utilizzatori radioamatori. chissa'....
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