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TRASMETTITORE TELEGRAFICO TIPO ONDINA CON MANIPOLAZIONE AUTO

MessaggioInviato: 19 novembre 2008, 18:12
da IK0ZCW
TRASMETTITORE TELEGRAFICO TIPO ONDINA CON MANIPOLAZIONE AUTOMATICA

Di IK8JZK Ruggero Billeri

Il trasmettitore tipo Ondina è quello che fu usato dal radiotelegrafista Biagi (nella spedizione al Polo Nord nel 1928 e comandata dal Generale Nobile)per la richiesta di soccorso dopo che il Dirigibile Italia naufragò sul Pack nei pressi delle isole Spitzerberg. Esso consiste di un circuito elettrico molto semplice comprendente: come tubo elettronico un triodo, un condensatore variabile e una induttanza con prese intermedie per poter variare ulteriormente la frequenza di risonanza del circuito LC, un potenziometro (a filo da 10 KOhm) inserito fra catodo e massa per polarizzare la griglia controllo, una resistenza di elevato valore 2 Mohm con in parallelo un piccolo condensatore (come si usava negli anni 30) che si diparte da un capo della induttanza del circuito LC e viene connesso alla griglia controllo del triodo, un condensatore che separa il circuito di placca dal circuito LC connesso alla antenna unitamente all'altro capo della induttanza del circuito LC ed infine una impedenza ad alta frequenza che separa il circuito di alimentazione anodica dalla placca del triodo. Da esperienze fatte il circuito oscillatore di alta frequenza tipo Ondina è uno degli oscillatori di A.F più stabili in assoluto. Il circuito elettrico originale dell'oscillatore di alta frequenza prevedeva un triodo senza catodo il TB4
ed era alimentato da batterie di accumulatori al piombo con vibratore per ottenere l'alta tensione di alimentazione anodica dopo aver rettificata la tensione in uscita dal vibratore. La manipolazione telegrafica avveniva interrompendo o attivando la tensione anodica del triodo TB4 in quanto questo tubo non aveva catodo. Nel circuito da me realizzato la manipolazione telegrafica avviene sul catodo in serie al potenziometro che regola la autopolarizzazione di griglia ed il tubo elettronico usato è il triodo 6C5. La manipolazione automatica non è una manipolazione telegrafica vera e propria ma, è una interruzione ed una attivazione della portante a radiofrequenza del trasmettitore mediante un relè azionato da un'oscillatore a multivibratore con intermittenza regolabile nel tempo un po' come avveniva nel 1956 con il satellite Russo Sputinik che volando sulle nostre teste emetteva un Bip intermittente ma, molto probabilmente quella apparecchiatura dello Sputinik trasmetteva in telegrafia modulata in quanto per ascoltare questa emissione non occorreva un ricevitore che fosse munito di Beat Frequency Oscillator (BFO).

Cordiali saluti.
Da ik8jzk Ruggero NA


Articolo tratto dal Radiogiornale n° 206 del 20 novembre 2008


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