5 marzo 2009, 20:33
UN "RT" RACCONTA.. IL "LAMPADINO"
UN "RT" RACCONTA..
IL "LAMPADINO"
Un sistema di comunicazione ottico tra navi, è il cosiddetto "lampadino", che consiste in un proiettore fornito di un pulsante che ha lo scopo di permettere l'accensione e lo spegnimento alternato, permettendo la manipolazione telegrafica di punti e linee.
Il sistema non è molto amato nell'ambiente degli ufficiali di coperta della marina mercantile, anche perchè non molti sono abbastanza bravi in telegrafia.
Il mio primo imbarco da 3° Ufficiale di coperta, avvenne nell'ormai lontano 1967. Avevo appena terminato il mio periodo di navigazione da Allievo Ufficiale ed avevo appena superato l'esame per il "Patentino", per cui la Compagnia mi imbarcò da 3°.
La "guardie" sul ponte, durante la navigazione, sono effettuate con un ritmo di 4 ore di guardia e 8 di riposo, in continuazione nelle ventiquattr'ore. Il 1° Ufficiale è di guardia dalle 4 alle 8 la mattina e dalle 16 alle 20 il pomeriggio. Il terzo dalle 8 alle 12 e dalle 20 alle 24, il secondo dalle 12 alle 16 e dalle 00 alle 04.
Ero dunque di guardia nel mio turno serale, dalle 20 alle 24. Ci trovavamo nel mar Ionio, provenienti dal Mar Nero dove avevamo caricato minerale diretto in USA, diretti ad Augusta, in Sicilia, dove avremmo fatto rifornimento di "bunker" per il motore Diesel di propulsione. La notte era chiara, il mare quasi calmo, il ponte di comando al buio (salvo l'illuminazione per gli strumenti). Verso le 22 cominciai a vedere delle luci lontane, che si alzavano e si abbassavano a tratti. Man mano che ci avvicinavamo, cominciai a vedere molte altre luci di navi in navigazione e in lontananza la sagoma di una portaerei, sulla quale atterravano degli aerei, mentre altri ripartivano. Immaginai che si trattasse di un'esercitazione, ma siccome noi dovevamo, per forza di cose, dirigere su Augusta, certo del mio buon diritto, continuai nella rotta prefissata, senza immaginare che così facendo andavo ad infilarmi nel pieno di un'esercitazione navale americana.
All'improvviso sulla mia sinistra comparve la sagoma scura di una nave, totalmente priva di luci di navigazione, un vero fantasma della notte, e si accese un proiettore che cominciò a lampeggiare nella nostra direzione. In fretta, prendemmo il proiettore di dotazione sul ponte, che era alimentato a batteria, e risposi. Dopo tanti anni, ricordo ancora perfettamente quello che trasmisi, cioè il nome della nave e la direzione della rotta verso Augusta. La nave mi diede il roger e trasmise in risposta "State Navy ship". Nel frattempo, allarmato dal trambusto, arrivò sul ponte il Comandante. Gli feci rapporto della situazione, e andammo sul retro del ponte, nella stanza del carteggio. In effetti, sulla carta nautica, era evidenziata una zona di mare riservata alle esercitazioni militari, per cui accostammo a dritta e proseguimmo sul bordo della zona riservata, per poi riprendere la rotta corretta durante la notte.
Quella fu la mia prima trasmissione telegrafica a "lampi di luce".
I1PIK Pietro
Articolo tratto da Info-Radio n°10 del 5 marzo 2009
Chi vuol ricevere gratuitamente settimanalmente tutti i giovedi' via e-mail "Info-Radio" puo' richiederlo a I1SCL Ovidio: i1scl@info-radio.it Per consultare l'indice generale degli argomenti pubblicati dal n.ro 1 al n.ro 52 dell'anno 2008: http://www.info-radio.it/bollettini/indice-2008.zip
Per rivedere qualsiasi bollettino arretrato, anche degli anni precedenti :
http://www.info-radio.it/bollettini/01-2008.zip (inserendo numero e anno che ti necessita)
Per consultare l'indice generale degli argomenti pubblicati nel 2009: http://www.info-radio.it/bollettini/indice-2009.zip
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Il sistema non è molto amato nell'ambiente degli ufficiali di coperta della marina mercantile, anche perchè non molti sono abbastanza bravi in telegrafia.
Il mio primo imbarco da 3° Ufficiale di coperta, avvenne nell'ormai lontano 1967. Avevo appena terminato il mio periodo di navigazione da Allievo Ufficiale ed avevo appena superato l'esame per il "Patentino", per cui la Compagnia mi imbarcò da 3°.
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Ero dunque di guardia nel mio turno serale, dalle 20 alle 24. Ci trovavamo nel mar Ionio, provenienti dal Mar Nero dove avevamo caricato minerale diretto in USA, diretti ad Augusta, in Sicilia, dove avremmo fatto rifornimento di "bunker" per il motore Diesel di propulsione. La notte era chiara, il mare quasi calmo, il ponte di comando al buio (salvo l'illuminazione per gli strumenti). Verso le 22 cominciai a vedere delle luci lontane, che si alzavano e si abbassavano a tratti. Man mano che ci avvicinavamo, cominciai a vedere molte altre luci di navi in navigazione e in lontananza la sagoma di una portaerei, sulla quale atterravano degli aerei, mentre altri ripartivano. Immaginai che si trattasse di un'esercitazione, ma siccome noi dovevamo, per forza di cose, dirigere su Augusta, certo del mio buon diritto, continuai nella rotta prefissata, senza immaginare che così facendo andavo ad infilarmi nel pieno di un'esercitazione navale americana.
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