18 ottobre 2014 WH-IT144 IQ3VI/P
Inviato: 16 ottobre 2014, 13:22
LA SEZIONE ARI DI VICENZA IQ3VI
Sabato 18 ottobre con il nominative IQ3VI/P attiverà WH-IT144
Villa Saraceno (già Saraceno, Caldogno, Saccardo, Peruzzi, Schio, Lombardi), oggi proprietà della fondazione The Landmark Trust, sita a Finale di Agugliaro (Vicenza), è una villa veneta progettata dall'architetto Andrea Palladio nel 1543 e costruita intorno al 1548. È dal 1996 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, assieme alle altre ville palladiane del Veneto.
Sul finire degli anni quaranta del XVI secolo, Andrea Palladio è chiamato da Biagio Saraceno a intervenire a Finale di Agugliaro su una corte agricola preesistente, da tempo di proprietà della famiglia. È possibile che il progetto prevedesse una ristrutturazione complessiva dell’insieme: nei Quattro libri dell'architettura Palladio presenta l’edificio serrato fra due grandi barchesse ad angolo retto. Sta di fatto che una risistemazione globale non fu mai effettuata e l’intervento palladiano è circoscritto al corpo padronale: sul lato destro della corte gli edifici sono ancora quattrocenteschi, mentre la barchessa viene costruita all’inizio dell’Ottocento. In ogni caso, il corpo della villa è uno degli esiti più felici fra le realizzazioni palladiane degli anni quaranta.
La datazione dell’inizio dei lavori va collocata nel periodo di tempo che intercorre tra due stime fiscali: nella prima, del 1546, è ancora citato l’edificio dominicale preesistente, mentre nella seconda, datata 1555, è descritta la nuova villa palladiana. È possibile che la costruzione risalga al 1548, quando Biagio Saraceno acquisisce un’importante carica politica in città. In ogni caso è solo trent’anni più tardi che Pietro Saraceno, figlio di Biagio, realizza gli intonaci interni e avvia l’apparato decorativo, forse dovuto al Brusasorzi.
Sabato 18 ottobre con il nominative IQ3VI/P attiverà WH-IT144
Villa Saraceno (già Saraceno, Caldogno, Saccardo, Peruzzi, Schio, Lombardi), oggi proprietà della fondazione The Landmark Trust, sita a Finale di Agugliaro (Vicenza), è una villa veneta progettata dall'architetto Andrea Palladio nel 1543 e costruita intorno al 1548. È dal 1996 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, assieme alle altre ville palladiane del Veneto.
Sul finire degli anni quaranta del XVI secolo, Andrea Palladio è chiamato da Biagio Saraceno a intervenire a Finale di Agugliaro su una corte agricola preesistente, da tempo di proprietà della famiglia. È possibile che il progetto prevedesse una ristrutturazione complessiva dell’insieme: nei Quattro libri dell'architettura Palladio presenta l’edificio serrato fra due grandi barchesse ad angolo retto. Sta di fatto che una risistemazione globale non fu mai effettuata e l’intervento palladiano è circoscritto al corpo padronale: sul lato destro della corte gli edifici sono ancora quattrocenteschi, mentre la barchessa viene costruita all’inizio dell’Ottocento. In ogni caso, il corpo della villa è uno degli esiti più felici fra le realizzazioni palladiane degli anni quaranta.
La datazione dell’inizio dei lavori va collocata nel periodo di tempo che intercorre tra due stime fiscali: nella prima, del 1546, è ancora citato l’edificio dominicale preesistente, mentre nella seconda, datata 1555, è descritta la nuova villa palladiana. È possibile che la costruzione risalga al 1548, quando Biagio Saraceno acquisisce un’importante carica politica in città. In ogni caso è solo trent’anni più tardi che Pietro Saraceno, figlio di Biagio, realizza gli intonaci interni e avvia l’apparato decorativo, forse dovuto al Brusasorzi.