Messaggio 22 maggio 2019, 14:20

Tributo a Domenico Marini I8CVS


IN RICORDO DI DOMENICO MARINI I8CVS
Tra il 1983 e il 1994, ero impegnato in una collaborazione parallela sia con la Deutschlandfunk che con il mio programma "Radiomagazine" allora prodotto per AWR Europe. Soprattutto con la radio tedesca, a partire dalla fine anni '90, da quando cioè erano iniziate le loro trasmissioni dirette da satellite (DBS) sia sul Kopernicus che sull'Astra, collaboravo con Nazario Salvatori del Club DX, ad attualizzare il tema. Anche perchè il programma Italiano fu il primo ad andare via satellite. Mi diedi da fare in tutto e per tutto. La prima trasmissione la organizzammo con un albergatore di Vico Equense, dall'Hotel Oriente, che per così dire, offriva ai turisti germanici nella propria living room, la possibilità di seguire i canali tv tedeschi e ovviamente anche la Deutschlandfunk, che andava come sottoportante audio allora in analogico. Dovetti superare non poche difficoltà per convincere il giovane albergatore ad assecondare le mie richieste. Quando comprese che c'era la radio di stato tedesca, pensò ai possibili rientri pubblicitari, e così fu. E chiaramente io feci il possibile per mettere in buona luce i germanici affermando che avevamo un ricevitore della Hirchmann. Successivamente dietro congrui sovvenzionzionamenti della DLF, che pagava assai bene, mi attrezzai personalmente con un impianto satellitare off-set motorizzato con una parabola da 1 metro e 20: eravamo davvero agli albori! E il mio amico Ernesto, che ricordo ancora con simpatia per le venticate sull'attico a completare l'installazione fra le perplessità dei vicini, che ci osservavano con sospetto, dovemmo davvero superare molti ostacoli. Con Nazario avevamo il proposito di spingere l'interesse degli ascoltatori sulle potenzialità del satellite, visto che finora ci seguivano in tutto il Nord Italia su Onda Media. Io corrispondevo da Napoli, e quindi l'intento era di affermare che il segnale andava oltre la linea Gustav (ahahahahah !!!). Nel quadro di questa politica, rientra l'intervista con Domenico Marini, buon'anima, a cui atto dovuto, dedico questa vecchia intervista, nella ricorrenza della sua scomparsa. A Nazario proposi di intervistarlo, perchè da anni Marini s'interessava ai satelliti radioamatoriali, e ne poteva venire fuori una trasmissione utile per la nuova politica editoriale e di espansione della DLF, che tra l’altro grazie al satellite riuscì a trovare alcune radio private disposte e ritrasmettere il programma. Detto fatto, Marini passò l'intervista con Salvatori. Successivamente io lo intervistai per conto mio, con una visita a casa, e nell'agosto del 1993 la misi in onda su AWR Europe che come sapete andava in onde corte. Devo dire Domenico era una persona straordinaria. Sembrava la reincarnazione di Guglielmo Marconi. La sua stanza era tutto un tappezzamento di cavi e apperecchi radioamatori. Sul terrazzo aveva delle antenne Yagi gigantesche e motorizzate che si spostavano per seguire i satelliti, e che si potevano vedere dalla strada avvicinandosi alla litoranea di Torre del Greco. Ahimè purtroppo oggi non ci sono più. Tutto autocostruito da lui. Conoscevo già di fama Marini, perchè i miei fratelli lo avevano incontrato quando lanciarono il Gruppo d'Ascolto di Napoli e il bollettino Italian DX News. Tuttavia un piccolo neo mi è rimasto sulla sua figura, e non so se nel bene o nel male, giudicatelo voi, tanto si dice si parla del corpo de non dell'anima. Domenico gentilissimo, non solo mi concesse questa intervista ma anche delle altre. Poi però, a un certo punto mi lasciò perplesso. Mi disse che in quanto la mia trasmissione era per AWR, che (purtroppo) era della Chiesa protestante Avventista, non si sentiva di proporsi più come ospite in quanto assolutamente cattolico. Personalmente evitai di farne un motivo di contesa, anche perchè io provengo da una famiglia cattolica, ma il mio programma non c'entrava niente con la religione, ma lui non volle sentire ragioni, e forse detto fra noi torto non aveva. Ma ciò mi rimase sempre l’interrogativo sull’attività di radioamatore definita apolitica e aconfessionale, quindi perché quel no? Beh questo c'era da dire. Per il resto ascoltate l'intervista e capirete il personaggio.
(DA RADIOMAGAZINE AWR 8 AGOSTO 1993)

Intervista, realizzazione e montaggio a cura di:
Dario Villani

per AWR Europe/Forlì

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