Cartoline da Pontecchio Marconi Teatro Dehon Bologna
CARTOLINE DA PONTECCHIO MARCONI
Teatro Dehon, Bologna
11, 12, 13 dicembre
feriali ore 21, domenica ore 16
9, 10, 11 dicembre
mattine per scuole (ore 10)
interpreti
Alessandro Fornari, Marco Marconi, Aldo Sassi, Sebastiano Spada, Federica Tabori, Andrea Zacheo
testo e regia
Guido Ferrarini
Uno spettacolo multimediale che fa largo uso delle nuove tecnologie con effetti molto spettacolari. Undici quadri molto visivi che mostrano la tenacia dell'inventore e l'intelligenza e l'intuizione dell'uomo.
Lo spettacolo non è una biografia, assurge piuttosto ad archetipo della volontà  umana di raggiungere sempre e comunque la conoscenza. Tutto avviene cento e più anni fa fra Livorno e Pontecchio, fino al famoso colpo di fucile. Ci si commuove con l'umanità  del professor Rosa, primo insegnante di Marconi e con Nello Marchetti, il telegrafista cieco che gli insegnò a usare il tasto telegrafico. Si sorride alle espressioni stupefatte e incredule del famiglio Marchi che lo assiste nei suoi esperimenti, o agli infondati timori e alla sciocca incredulità  e superstizione dei contadini di Pontecchio che lo vedono armeggiare con strane e rumorose apparecchiature. Ma soprattutto si soffre e si è in ansia con lui, ragazzo di vent'anni, che sta febbrilmente cercando di dimostrare che le supponenti teorie dei grandi scienziati non sempre hanno ragione al cospetto dell'intuizione, della volontà  e dell'intelligenza dei grandi predestinati. E infine si gioisce con lui quando dalla valle lontana echeggia, potente e innovativo, il famoso colpo di fucile, che da quel momento metterà  per sempre il mondo in comunicazione con se stesso. Tutto questo sotto l'occhio implacabile e freddo del Computer, e dei suoi virus.
Teatro Dehon, via Libia 59, Bologna
051 342934
Teatro Dehon, Bologna
11, 12, 13 dicembre
feriali ore 21, domenica ore 16
9, 10, 11 dicembre
mattine per scuole (ore 10)
interpreti
Alessandro Fornari, Marco Marconi, Aldo Sassi, Sebastiano Spada, Federica Tabori, Andrea Zacheo
testo e regia
Guido Ferrarini
Uno spettacolo multimediale che fa largo uso delle nuove tecnologie con effetti molto spettacolari. Undici quadri molto visivi che mostrano la tenacia dell'inventore e l'intelligenza e l'intuizione dell'uomo.
Lo spettacolo non è una biografia, assurge piuttosto ad archetipo della volontà  umana di raggiungere sempre e comunque la conoscenza. Tutto avviene cento e più anni fa fra Livorno e Pontecchio, fino al famoso colpo di fucile. Ci si commuove con l'umanità  del professor Rosa, primo insegnante di Marconi e con Nello Marchetti, il telegrafista cieco che gli insegnò a usare il tasto telegrafico. Si sorride alle espressioni stupefatte e incredule del famiglio Marchi che lo assiste nei suoi esperimenti, o agli infondati timori e alla sciocca incredulità  e superstizione dei contadini di Pontecchio che lo vedono armeggiare con strane e rumorose apparecchiature. Ma soprattutto si soffre e si è in ansia con lui, ragazzo di vent'anni, che sta febbrilmente cercando di dimostrare che le supponenti teorie dei grandi scienziati non sempre hanno ragione al cospetto dell'intuizione, della volontà  e dell'intelligenza dei grandi predestinati. E infine si gioisce con lui quando dalla valle lontana echeggia, potente e innovativo, il famoso colpo di fucile, che da quel momento metterà  per sempre il mondo in comunicazione con se stesso. Tutto questo sotto l'occhio implacabile e freddo del Computer, e dei suoi virus.
Teatro Dehon, via Libia 59, Bologna
051 342934