Radioascolto: le info di Novembre 2012
Inviato: 1 dicembre 2012, 23:08
DAB e DAB+
Perché riparlare di DAB e DAB+, visto che lo si fa dalla fine del secolo scorso e pare nessuno si sia accorto della sua esistenza, tranne gli addetti ai lavori ed un po' di radioamatori e radioascoltatori dediti alla ricerca ed alla sperimentazione? Perché siamo ad una svolta.
È degli inizi di novembre l'annuncio che, a distanza di tanti anni, il Ministero competente ha rilasciato un'autorizzazione definitiva in luogo delle assegnazioni provvisorie che venivano concesse anno per anno. Si capisce quindi la soddisfazione del Presidente del Club DAB Italia (il primo operatore di rete digitale radiofonico italiano), Fabrizio Guidi: “Finalmente il digitale radiofonico arriva definitivamente anche in Italia; e questo grazie all’impegno di un gruppo di importanti editori radiofonici privati nazionaliâ€: l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pianificato, infatti, le frequenze da destinare a questo servizio; in realtà il Ministero ha rilasciato i diritti d’uso delle frequenze della banda VHF III per ora al solo Trentino, che diventa così la prima “area digitaleâ€, ma la strada è spianata anche per il resto del territorio italiano (dove nel frattempo le trasmissioni in tecnologia DAB e DAB+ non sono mai cessate).
I consorzi Club DAB Italia, EuroDAB Italia e la concessionaria pubblica RAI hanno così ottenuto il nulla osta per l’avvio della realizzazione della prima rete nazionale in tecnica digitale, che partirà , come prevede l’AGCOM, proprio dal Trentino. Fine delle autorizzazione provvisorie rilasciate anno per anno, quindi, che da anni hanno bloccato il mercato, gli importatori e la grande distribuzione; Fabrizio Guidi aggiunge: “Il progetto Trentino è importante proprio perché rappresenta il superamento delle trasmissioni sperimentali e l’avvio delle diffusioni ordinarieâ€. Un impegno ancor più significativo proprio per il momento critico che il Paese sta attraversando, un segnale importante della volontà di investimento e di innovazione che le imprese che partecipano alla diffusione del DAB in Italia vogliono dare per il rinnovamento della radio.
"Il fatto che questo futuro digitale cominci solo ora la dice lunga su quanto la radio venga considerata il parente povero del mondo della comunicazione", tiene a sottolineare Linus, direttore di Radio DeeJay. "Questa rivoluzione è stata affrontata dai legislatori con un po' di pigrizia. Per fare un paragone, è come se la TV fosse ancora rimasta ai tempi della videocassetta". Ma le cose cambiano in fretta e, oltre all'inizio ufficiale delle trasmissioni digitali in Trentino, la radio in realtà vive già nell'era elettronica attraverso altri sistemi, dal satellite a Internet. "È vero, le nuove auto hanno l'ingresso per collegare Internet con una chiavetta, o l'iPhone all'autoradio, ma non è ancora abbastanza, ed è fondamentale che quest'ultima trasformazione avvenga presto: non possiamo perdere un treno che sarebbe molto importante per tutti", dice ancora Linus. Insomma, la radio si aggiorna e inizia il suo cammino verso una nuova era, senza invecchiare mai: "È una cosa che dico sempre quando ogni tanto vedo attaccare i manifesti funebri per la radio, sempre sul punto di essere sostituita da qualcosa di nuovo", conclude Linus. "La gente sovrappone l'immagine dell'apparecchio al prodotto, che invece è impalpabile e può essere infilato in qualsiasi terminale. La radio la puoi miniaturizzare e inserire nel cellulare o in un tablet, in un computer o in una TV, per cui sopravviverà di certo. Si trasformerà ancora, diventerà modernissima e digitale, sopravviverà a noi e anche ai nostri nipoti..."
Angelo Brunero IK1QLD