Elettrosmog, assolti i vertici di Radio Vaticana
Inviato: 10 giugno 2007, 17:12
La sentenza probabilmente non sarà  impugnata per Cassazione
Padre Pasquale Borgomeo e il cardinale Roberto Tucci erano accusati di "getto pericoloso di cose". Ma per la Corte di appello di Roma ''il fatto contestato non è previsto dalla legge italiana come reato''
Roma, 4 giu. - (Adnkronos) - Assolti perchè ''il fatto contestato non è previsto dalla legge italiana come reato''. Questa la decisione della Corte d'Appello di Roma nei confronti di Padre Pasquale Borgomeo, direttore generale di Radio Vaticana, e del cardinale Roberto Tucci, presidente del comitato di gestione, accusati di aver provocato l'inquinamento elettromagnetico nella zona di Cesano, a nord di Roma. Entrambi, il 9 maggio 2005, erano stati già  condannati in primo grado a dieci giorni di arresto per il reato di ''getto pericoloso di cose''.
Con la sentenza pronunciata dalla prima Corte d'Appello presieduta da Vincenzo Roselli, i giudici hanno dunque accolto le argomentazioni dei difensori Franco Coppi, Marcello Melandri ed Eugenio Pacelli dichiarando che i fatti contestati non sono previsti dalla legge come reato trattandosi, in sostanza, di emissioni elettromagnetiche provenienti dalle antenne di Radio Vaticana installate nella zona di Cesano e La Storta, a nord della capitale.
Il procuratore generale Vittorio Lombardi aveva invece sollecitato la Corte a dichiarare la preiscrizione dei reati riconoscendo in sostanza la sussistenza dell'imputazione. La sentenza è stata pronunciata dopo una riunione della Corte in camera di consiglio per circa un'ora.
Pienamente soddisfatti dell'esito del giudizio sono gli avvocati Franco Coppi e Marcello Melandri. Per il primo "la sentenza ha riconosciuto, come abbiamo sempre sostenuto, che il getto pericoloso di cose non e' configurabile in relazione alle emissioni di onde elettromagnetiche". Per Melandri, invece, "la sentenza di oggi ha chiarito ed ha risolto quello che era un problema di diritto. La decisione dei giudici non entra nel merito del fatto cioe' sulla presenza o meno di onde elettromagnetiche ma si sofferma sulla contestazione mossa agli imputati. I giudici nell'assolvere non hanno ritenuto che nel "getto di cose" rientrino le onde elettromagnetiche".
La sentenza di oggi probabilmente non sarà  impugnata per Cassazione dal procuratore generale Vittorio Lombardi, considerato il fatto che le accuse mosse ai due religiosi praticamente sono cadute in prescrizione così come lo stesso Lombardi aveva riconosciuto sollecitando la conclusione del giudizio proprio con una dichiarazione in tal senso.
La vicenda giudiziaria legata alle antenne di 'Radio Vaticana', comunque, non si conclude con la decisione di oggi. Gli stessi padri Pasquale Borgomeo e Roberto Tucci sono infatti indagati per omicidio colposo nell'ambito di un'altra indagine scaturita dalle denunce di un gruppo di abitanti delle zone di Cesano-La Storta, i quali sostengono che alcuni loro congiunti, a causa delle emissioni elettromagnetiche provenienti dagli impianti non solo della 'Radio Vaticana' ma anche di un centro radar della Marina che si trova a La Storta sono morti per forme tumorali o hanno contratto forme di leucemia.