Messaggio 14 novembre 2014, 18:05

Radioascolto: ottobre 2014

Le ultime di ottobre: Web-SDR

Due Web SDR sperimentali sono attive a Torino da tempo; una terza è stata attivata da qualche giorno. Di che si tratta? Chi le ha messe in esercizio e come? Come si usano? È l'argomento di quanto andremo a leggere in queste info di ottobre.

Tutte le Web-SDR di cui si parlerà più avanti nascono per opera di Roberto Borri I1YRB presso il CSP, acronimo per una vecchia denominazione che sta per Centro di Supercalcolo della regione Piemonte, una realtà ben nota ai torinesi ed ai piemontesi, che ha una storia ricca di spunti interessanti e che vi invito a leggere su www.csp.it/chi-siamo/la-nostra-storia/.

Tutte le Web-SDR sono parte di varie sperimentazioni e di progetti di ricerca che potete conoscere andando su ham.radio.it/index.html

La prima Web-SDR, diciamo quella "storica", si raggiunge dall'URL websdr.ham.radio.it/

Il sistema funziona grazie ad un server Web-SDR basato su Softrock Lite II e ricevitori USRP SDR. La banda coperta va da 7000 a 7200 kHz; modo di ricezione, pendenza dei filtri, larghezza di banda e tutto il resto è facilmente manovrabile dagli utenti, una volta abilitata la piattaforma Java (basta seguire le istruzioni); la foto qui sotto e stata presa dal mio PC che funziona con sistema operativo Linux Ubuntu.

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Si vedono chiaramente i limiti di banda, gli utenti connessi (che possono farsi riconoscere oppure no), i filtri, la velocità di scorrimento del waterfall, la forza del segnale e tutto il resto. Non credo di dovermi dilungare sulle peculiarità del sistema e sull'utilizzo dell'interfaccia: mi sembra assolutamente intuitiva. La frequenza è selezionabile nell'apposita finestra oppure è raggiungibile trascinando il simbolo a campana del filtro; la larghezza di banda del filtro è impostabile per mezzo di bottoni con larghezze di default ma è possibile prendere con il mouse un fianco del filtro ed allargare o stringere la banda passante. E possibile magnificare la figura del waterfal posizionando sopra ad esso il puntatore del mouse e ruotandone la rotella.

Secondo nato in ordine di tempo è il ricevitore remoto sugli 80 metri, raggiungibile all'URL websdr-next.ham.radio.it/

Il sistema copre quasi interamente la zona fonia della banda degli 80 metri. Questa interfaccia permette di fare a meno di Java, potendo contare su HTML5 per la gestione di tutti i comandi. Ci sono anche delle funzioni aggiuntive che non avevano trovato posto nel ricevitore per i 40 metri, come si può vedere dall'immagine qui sotto (anche questa rilevata dal mio PC con sistema operativo Linux Ubuntu). Anche qui i comandi sono semplici ed intuitivi.

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questa e l'ultima fatica dell'infaticabile I1YRB, la Web-SDR sintonizzabile da 200 a 400 kHz circa, dove possono essere selezionate delle stazioni broadcast in onda lunga ed un buon numero di NDB.

Le antenne utilizzate dai vari ricevitori sono del tipo marconiano, essendo costituite da aereo verticale di una decina di metri, contrappeso ed adattatore/trasformatore d'impedenza solitamente con elevato rapporto di trasformazione (tipico 1:36).

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Che dire di più?
Buoni ascolti a tutti; mandate i vostri rapporti e le vostre osservazioni direttamente a Bob Borri I1YRB, non dimenticandovi di fargli i complimenti... se li merita davvero!

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Angelo Brunero IK1QLD
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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