Ripetitori CISAR colpiti da Virus HUC
E' stato isolato presso l'università di ingegneria di Bologna, il Virus radioelettrico HUC, che ultimamente stà seminando il terrore tra i manutentori dei ripetitori CISAR del Nord Italia. Il tutto è iniziato qualche tempo addietro quando ad essere infettato fu un ripetitore CISAR della zona IV3, l'effetto era quello di una modulazione distorta e incomprensibile e di forte desensibilizzazione. Dopo mesi di prove con l'inserimento di cavità notch / passabanda, circolatori induttivi con elevato return loss, ma sopratutto con l'inserimento di una potente CPU dalle grandi capacità di elaborazione , che al virus manca, il problema sembrava essersi risolto. In realtà , colpendo con la precisione certosina un'altro ripetirore CISAR , questa volta molto più vicino poichè in zona 3 e sopratutto in linea ottica, il tremendo paramecio radioelettrico ha di nuovo creato scompiglio in questo ulteriore ripetitore del sodalizio. I manutentori CISAR sono tenuti a prestare attenzione ai propri impiant,i in quanto se un caso isolato può rappresentare casualità , due di fila diventano una certezza, sia degli obiettivi del Virus, che della poca frequenza di clock della CPU dello stesso.Le previsioni non sono delle migliori, sicuramente altri ripetitori, sempre CISAR, saranno oggetto delle attenzioni di questo nuovo flagello che , seppur nato da poco, rappresenta un grave problema per la comunità radioamatoriale italiana.