Radioascolto: aprile 2015
Inviato: 1 aprile 2015, 18:11
Cosa si muove nel DAB+
Novità nell'assegnazione delle frequenze per il servizio radiofonico digitale nelle regioni Val d'Aosta e Umbria e nelle province di Torino e Cuneo. Vediamo di che si tratta...
Per intanto, quando andremo ad acquistare il nuovo ricevitore per la ricezione del DAB+ non facciamoci abbindolare dalla immancabile scritta "radio digitale"; molto spesso la fuorviante dicitura indica che la sintonia viene espressa con dei digit su un display e non è esattamente quello che ci serve per sintonizzarci in banda III in modalità DAB+. Farà al caso nostro invece il ricevitore con la dicitura "digitalradio", espresso con vari loghi; nelle diciture della confezione ci sarà poi scritto che si tratta di un ricevitore in tecnologia DAB+ e magari verranno decantati suono assolutamente perfetto e totale assenza di disturbi...
Ma veniamo a noi. Dopo la nascita dei consorzi che hanno cominciato a trasmettere in DAB+ nella regione Tentino - Alto Adige, a seguito dell'AVVISO PUBBLICO emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postale (Roma 9 marzo 2015) sono nati altri 5 consorzi sul suolo italico, e precisamente:
Il 19 Febbraio si costituisce a Torino il consorzio “Radiofonia locale digitale Torino-Cuneo” (11 emittenti locali di Aeranti Corallo), con Amministratore Unico Elena Porta, composto da Radio Vallebelbo, National Sanremo, Radio Canelli e Monferrato, Radio Savona Sound, Radio Margherita, Radiocity, Radio Beckwith Evangelica, Radio Frejus, Up Radio, Trs Radio, Radio Piemonte Sound, Amica Radio.
Il 20 febbraio si costituisce ad Ancona il consorzio “Radiofonia locale digitale Umbria” (7 emittenti locali di Aeranti Corallo), con Amministratore Unico Elena Porta composto da Antenna Radio Esse, Radio Studio Delta, Lattemiele Toscana, Radio Galileo, Radio Arcobaleno, Radio Blu, Max Radio Classic.
Il 12 marzo nasce Umbria DAB, composta da 12 emittenti di cui 7 associate AerantiCorallo e 5 no; il consorzio è amministrato da Francesco Maria Panti di Umbria Radio e comprende Radio Onda Libera, Radio Valtiberima, Radio Tiferno1, Radio Gubbio, Radio Gente Umbra, Umbria Radio, Radio Tna, Radio Orte, Dimensione Suono Roma, Extreme Sound, Radio Italia5, Radio Linea.
A Torino poi è in fase di costituzione una seconda società consortile a cui parteciperanno numerose emittenti radiofoniche associate Aeranti Corallo Promossa da Giovanni Pinna – editore di Radio Veronica One di Torino.
Ed infine in Umbria sarà attivo anche il consorzio CR Dab che raggruppa altre 11 radio locali ed è probabile la costituzione di una altro consorzio bilingue nella regione autonoma della Valle d'Aosta.
Che dire di più? Che se nei miei precedenti articoli sul DAB, DAB+ e sulla diffusione del sistema sul territorio italiano ero un po' scettico, ora non vi è dubbio che non solo qualcosa si muove, ma si è mosso qualcosa di grosso. Anche le case produttrici di automobili mettono ora, nelle dotazioni di serie o come otpional, autoradio in grado di ricevere la FM da 88 a 108 MHz ed il DAB+ in banda III. Anche le catene della grande distribuzione di elettronica di consumo (per non fare nomi Unieuro, MediaWorld, Expert, Euronics, Trony, etc.) pare abbiano finalmente in vendita diversi modelli di ricevitori "digitalradio" e quindi in grado di ricevere il DAB+.
E la RAI? Beh, Torino è coperta dal mux RAI DAB, che irradia ben 9 canali differenti. Il contratto che RAI ha sottoscritto con il Governo nel 2000 (e per il quale viene poi finanziata) e poi ancora nel 2003 prevede che "La Rai, anche attraverso consorzi, è tenuta a sviluppare concretamente le trasmissioni radiofoniche in tecnica digitale secondo i nuovi standard trasmissivi che costituiscono l'evoluzione del DAB, nel rispetto della regolamentazione adottata dall'Autorità, cooperando attivamente per lo sviluppo del mercato della radio digitale nell'osservanza del principio di neutralità tecnologica e competitiva". Allo scrivente non consta che la RAI abbia fatto nulla nei né nei 5 anni trascorsi né ora...
Ringrazio il Sig. Giorgio Gauna (Italy Country Manager Pure) per tutte le informazioni che mi ha fornito, che mi segnala anche un interessante ed esaustivo link da seguire e tenere sotto osservazione, http://www.digitalradio.it
Magari fatemi sapere come e cosa ascoltate, come e se si evolvono le cose nella vostra zona. A Torino la situazione attualmente è questa http://www.brunero.it/DAB
Angelo Brunero IK1QLD
Novità nell'assegnazione delle frequenze per il servizio radiofonico digitale nelle regioni Val d'Aosta e Umbria e nelle province di Torino e Cuneo. Vediamo di che si tratta...
Per intanto, quando andremo ad acquistare il nuovo ricevitore per la ricezione del DAB+ non facciamoci abbindolare dalla immancabile scritta "radio digitale"; molto spesso la fuorviante dicitura indica che la sintonia viene espressa con dei digit su un display e non è esattamente quello che ci serve per sintonizzarci in banda III in modalità DAB+. Farà al caso nostro invece il ricevitore con la dicitura "digitalradio", espresso con vari loghi; nelle diciture della confezione ci sarà poi scritto che si tratta di un ricevitore in tecnologia DAB+ e magari verranno decantati suono assolutamente perfetto e totale assenza di disturbi...
Ma veniamo a noi. Dopo la nascita dei consorzi che hanno cominciato a trasmettere in DAB+ nella regione Tentino - Alto Adige, a seguito dell'AVVISO PUBBLICO emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postale (Roma 9 marzo 2015) sono nati altri 5 consorzi sul suolo italico, e precisamente:
Il 19 Febbraio si costituisce a Torino il consorzio “Radiofonia locale digitale Torino-Cuneo” (11 emittenti locali di Aeranti Corallo), con Amministratore Unico Elena Porta, composto da Radio Vallebelbo, National Sanremo, Radio Canelli e Monferrato, Radio Savona Sound, Radio Margherita, Radiocity, Radio Beckwith Evangelica, Radio Frejus, Up Radio, Trs Radio, Radio Piemonte Sound, Amica Radio.
Il 20 febbraio si costituisce ad Ancona il consorzio “Radiofonia locale digitale Umbria” (7 emittenti locali di Aeranti Corallo), con Amministratore Unico Elena Porta composto da Antenna Radio Esse, Radio Studio Delta, Lattemiele Toscana, Radio Galileo, Radio Arcobaleno, Radio Blu, Max Radio Classic.
Il 12 marzo nasce Umbria DAB, composta da 12 emittenti di cui 7 associate AerantiCorallo e 5 no; il consorzio è amministrato da Francesco Maria Panti di Umbria Radio e comprende Radio Onda Libera, Radio Valtiberima, Radio Tiferno1, Radio Gubbio, Radio Gente Umbra, Umbria Radio, Radio Tna, Radio Orte, Dimensione Suono Roma, Extreme Sound, Radio Italia5, Radio Linea.
A Torino poi è in fase di costituzione una seconda società consortile a cui parteciperanno numerose emittenti radiofoniche associate Aeranti Corallo Promossa da Giovanni Pinna – editore di Radio Veronica One di Torino.
Ed infine in Umbria sarà attivo anche il consorzio CR Dab che raggruppa altre 11 radio locali ed è probabile la costituzione di una altro consorzio bilingue nella regione autonoma della Valle d'Aosta.
Che dire di più? Che se nei miei precedenti articoli sul DAB, DAB+ e sulla diffusione del sistema sul territorio italiano ero un po' scettico, ora non vi è dubbio che non solo qualcosa si muove, ma si è mosso qualcosa di grosso. Anche le case produttrici di automobili mettono ora, nelle dotazioni di serie o come otpional, autoradio in grado di ricevere la FM da 88 a 108 MHz ed il DAB+ in banda III. Anche le catene della grande distribuzione di elettronica di consumo (per non fare nomi Unieuro, MediaWorld, Expert, Euronics, Trony, etc.) pare abbiano finalmente in vendita diversi modelli di ricevitori "digitalradio" e quindi in grado di ricevere il DAB+.
E la RAI? Beh, Torino è coperta dal mux RAI DAB, che irradia ben 9 canali differenti. Il contratto che RAI ha sottoscritto con il Governo nel 2000 (e per il quale viene poi finanziata) e poi ancora nel 2003 prevede che "La Rai, anche attraverso consorzi, è tenuta a sviluppare concretamente le trasmissioni radiofoniche in tecnica digitale secondo i nuovi standard trasmissivi che costituiscono l'evoluzione del DAB, nel rispetto della regolamentazione adottata dall'Autorità, cooperando attivamente per lo sviluppo del mercato della radio digitale nell'osservanza del principio di neutralità tecnologica e competitiva". Allo scrivente non consta che la RAI abbia fatto nulla nei né nei 5 anni trascorsi né ora...
Ringrazio il Sig. Giorgio Gauna (Italy Country Manager Pure) per tutte le informazioni che mi ha fornito, che mi segnala anche un interessante ed esaustivo link da seguire e tenere sotto osservazione, http://www.digitalradio.it
Magari fatemi sapere come e cosa ascoltate, come e se si evolvono le cose nella vostra zona. A Torino la situazione attualmente è questa http://www.brunero.it/DAB
Angelo Brunero IK1QLD