Radiocaccia autunnale in 80m ARI ROMA 18/10/2015
Da ARI ROMA
La Sezione ARI ROMA organizza, anche per quest’anno, l’esercitazione di radiolocalizzazione in 80 metri che si svolgerà Domenica 13 settembre 2015 all’interno del Parco della Caffarella con ingresso da largo Pietro Tacchi Venturi in Roma.
Maggiori dettagli compreso i regolamenti di partecipazione e di esercitazione saranno pubblicati entro 7 giorni dalla data indicata. La comunicazione dei tempi finali sarà resa nota durante il pranzo organizzato a fine esercitazione.
Si invitano tutti gli appassionati a prepararsi per tempo e dare conferma della propria partecipazione inviando una mail ad info@ariroma.it
73's Giordano IK0XFD
Riprendiamo dal sito ufficiale del parco regionale dell’Appia Antica:
La Caffarella è una valle alluvionale, con pianori sommitali tufacei, versanti più o meno scoscesi e un fondo piatto formato dal materiale trasportato dal fiume Almone. Una agricoltura e una pastorizia limitata soltanto a alcune parti della valle, e i vincoli attuali hanno favorito la permanenza di ambienti di grande interesse naturalistico.
Il fondovalle è ricco di falde e da numerose sorgenti: in alcune aree incolte si è perciò sviluppata una vegetazione spontanea idrofila tra cui il pioppo nero e il salice comune. Abbondante la cannuccia di palude e nei prati allagati la lisca maggiore, l’equiseto, il luppolo comune, l’orchidea acquatica a Roma presente solo qui e nel Parco del Pineto. Abbondano i prati naturali, carichi di erba mazzolina, di margherita gialla, di caccialepre, di erba medica orbicolare, salvia minore, calcatreppola campestre. è stato qui trovato il raro lupino greco presente soltanto in altre tre località italiane.
Cespuglieti: troviamo ginestra comune, alanterno, marruca, rosa selvatica, pruno selvatico, fusaria comune, corniolo sanguinello, olmo comune, sambuco comune, robinia.
Di fronte al Casale della Vaccareccia, si trovano due boschetti di querce: uno prevalentemente costituito dalla quercia di Dalechamps l’altro da cerri e lecci. Di notevole interesse i grandi alberi di farnia, alla base del versante.
Sulla collina di fronte alla chiesetta di S. Urbano rimangono tre lecci secolari. è qui che le fonti storiche localizzano un antico “Bosco Sacro”, di cui i tre alberi possono essere l’ultima testimonianza.
La Sezione ARI ROMA organizza, anche per quest’anno, l’esercitazione di radiolocalizzazione in 80 metri che si svolgerà Domenica 13 settembre 2015 all’interno del Parco della Caffarella con ingresso da largo Pietro Tacchi Venturi in Roma.
Maggiori dettagli compreso i regolamenti di partecipazione e di esercitazione saranno pubblicati entro 7 giorni dalla data indicata. La comunicazione dei tempi finali sarà resa nota durante il pranzo organizzato a fine esercitazione.
Si invitano tutti gli appassionati a prepararsi per tempo e dare conferma della propria partecipazione inviando una mail ad info@ariroma.it
73's Giordano IK0XFD
Riprendiamo dal sito ufficiale del parco regionale dell’Appia Antica:
La Caffarella è una valle alluvionale, con pianori sommitali tufacei, versanti più o meno scoscesi e un fondo piatto formato dal materiale trasportato dal fiume Almone. Una agricoltura e una pastorizia limitata soltanto a alcune parti della valle, e i vincoli attuali hanno favorito la permanenza di ambienti di grande interesse naturalistico.
Il fondovalle è ricco di falde e da numerose sorgenti: in alcune aree incolte si è perciò sviluppata una vegetazione spontanea idrofila tra cui il pioppo nero e il salice comune. Abbondante la cannuccia di palude e nei prati allagati la lisca maggiore, l’equiseto, il luppolo comune, l’orchidea acquatica a Roma presente solo qui e nel Parco del Pineto. Abbondano i prati naturali, carichi di erba mazzolina, di margherita gialla, di caccialepre, di erba medica orbicolare, salvia minore, calcatreppola campestre. è stato qui trovato il raro lupino greco presente soltanto in altre tre località italiane.
Cespuglieti: troviamo ginestra comune, alanterno, marruca, rosa selvatica, pruno selvatico, fusaria comune, corniolo sanguinello, olmo comune, sambuco comune, robinia.
Di fronte al Casale della Vaccareccia, si trovano due boschetti di querce: uno prevalentemente costituito dalla quercia di Dalechamps l’altro da cerri e lecci. Di notevole interesse i grandi alberi di farnia, alla base del versante.
Sulla collina di fronte alla chiesetta di S. Urbano rimangono tre lecci secolari. è qui che le fonti storiche localizzano un antico “Bosco Sacro”, di cui i tre alberi possono essere l’ultima testimonianza.