Radioascolto: le info di aprile 2021
WSPR
In questo inizio mese ho provato la modalità WSPR sui 30 MHz, prima in RX, poi anche in TX. Vediamo chi mi ha ricevuto...
Il sistema di trasmissione in WSPR (Weak Signal Propagation Reporting), che i più leggono come "whisper", sussurro, non è una novità e molti appassionati di radioascolto avranno avuto modo di saggiare la propagazione proprio mettendosi all'ascolto di una fitta di rete di appassionati radioamatori che, trasmettendo in questa modalità, permettono a tutti noi di capire da dove e se arriva un po' di agognata propagazione. Sostanzialmente è come mettersi all'ascolto di una rete di beacon: i segnali catturati vengono emessi da trasmettitori che hanno una potenza di pochi watt, le antenne usate per emettere questi segnali sono per lo più omnidirezionali, i segnali vengono lanciati ad intervalli regolari. Già, ma cosa viene trasmesso? E come?
Tecnicamente WSPR utilizza la modulazione digitale “MEPT_JT”, che (semplificando) è una modulazione 4-FSK con 162 simboli a 1.46 baud, più meccanismi di compressione, correzione d’errore, ed altro. Le informazioni trasmesse sono poche (nominativo, locatore, potenza del TX) e ridondanti, la trasmissione dura 2 minuti. Il segnale trasmesso occupa appena 6 Hz e la finestra disponibile per trasmettere/ricevere è di 200 Hz su frequenze specifiche delle bande dei radioamatori adottate in sede internazionale. Una trasmissione WSPR dura, come si diceva, solo 2 minuti ed inizia sempre nei minuti pari UTC. Per convenzione (ma non è una regola) chi trasmette non lo fa continuativamente ogni 2 minuti, ma rimane in ascolto per un certo tempo, prima di ritrasmettere; questa finestra temporale è un settaggio dei vari programmi utilizzati per trasmettere in WSPR dove il tempo dedicato alla trasmissione è una percentuale della finestra temporale; viene suggerito di utilizzare 20% (cioè 2 minuti di trasmissione su 8 minuti di ascolto). Ecco qui sotto la tabella delle frequenze su cui mettersi in ascolto, tutte in modo USB, con l'opportuno programma di decodifica.
Prima di darvi conto di chi mi ha ricevuto in poco più di 36 ore di attività continua in 30 metri, 10.138700 kHz, vi ragguaglio su cosa ho utilizzato e come. Ho usato alternativamente il programma WSPR 2.0 (programma specifico solo per questa modalità) e WSJT-X (che tra i tanti sistemi di codifica/decodifica prevede anche il modo WSPR). Tra computer e trasmettitore c'è un convertitore logico USB-RS232 per pilotare una interfaccia Nomic RigBlaster. Il trasmettitore usato è quello solito che uso per i modi digitali, Kenwood TS-570D settato sulla più bassa potenza possibile, 5W (37dBm). Come antenna uso una End-Fed di una cinquantina di metri, sostanzialmente un filo in cordina di acciaio da 1mm coniugata al cavo coassiale per mezzo di un adattatore/trasformatore Un-Un 9:1 by BalunDesigns, filo che parte dal balcone (circa 15 metri sopra il suolo) e va verso un muro perimetrale alto circa 5 metri. Ed ecco qui oltre: non vi presento un elenco di stazioni che ho ascoltato, quanto piuttosto un elenco di stazioni che mi hanno ascoltato, fatto effettuando degli screenshot alla pagina http://wsprnet.org/drupal/wsprnet/map dopo aver opportunamente compilato i campi di ricerca.
La linea verde verso il basso porta in Antartide, alla German Antarctic Research Station "Neumayer III" in Dronning Maud Land, che ha come call DP0GVN e che vi consiglio di andare a visitare... ne vale la pena. Le stazioni più distanti ad avermi ricevuto sono il Whangarei Amateur Radio Club che ha come call ZL1AM distante ben 18517 Km; e tale ZL1AMI Roger Jameson, distante 18793 Km.
Per approfondire:
https://www.iu2frl.it/guida-introduttiva-al-wspr/
http://www.arilomazzo.it/modulistica/WSPR.pdf
https://physics.princeton.edu/pulsar/k1jt/WSPR_2.0_User_Italian.pdf
https://www.iz1cqn.it/wspr.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/WSPR/a>
Dimenticavo... WSPR è stato progettato e messo a punto da John Taylor K1JT, premio Nobel per la Fisica, il papà di tanti altri sistemi di comunicazione digitale che ormai ci sono molto familiari.
Angelo Brunero IK1QLD - ik1qld@gmail.com
In questo inizio mese ho provato la modalità WSPR sui 30 MHz, prima in RX, poi anche in TX. Vediamo chi mi ha ricevuto...
Il sistema di trasmissione in WSPR (Weak Signal Propagation Reporting), che i più leggono come "whisper", sussurro, non è una novità e molti appassionati di radioascolto avranno avuto modo di saggiare la propagazione proprio mettendosi all'ascolto di una fitta di rete di appassionati radioamatori che, trasmettendo in questa modalità, permettono a tutti noi di capire da dove e se arriva un po' di agognata propagazione. Sostanzialmente è come mettersi all'ascolto di una rete di beacon: i segnali catturati vengono emessi da trasmettitori che hanno una potenza di pochi watt, le antenne usate per emettere questi segnali sono per lo più omnidirezionali, i segnali vengono lanciati ad intervalli regolari. Già, ma cosa viene trasmesso? E come?
Tecnicamente WSPR utilizza la modulazione digitale “MEPT_JT”, che (semplificando) è una modulazione 4-FSK con 162 simboli a 1.46 baud, più meccanismi di compressione, correzione d’errore, ed altro. Le informazioni trasmesse sono poche (nominativo, locatore, potenza del TX) e ridondanti, la trasmissione dura 2 minuti. Il segnale trasmesso occupa appena 6 Hz e la finestra disponibile per trasmettere/ricevere è di 200 Hz su frequenze specifiche delle bande dei radioamatori adottate in sede internazionale. Una trasmissione WSPR dura, come si diceva, solo 2 minuti ed inizia sempre nei minuti pari UTC. Per convenzione (ma non è una regola) chi trasmette non lo fa continuativamente ogni 2 minuti, ma rimane in ascolto per un certo tempo, prima di ritrasmettere; questa finestra temporale è un settaggio dei vari programmi utilizzati per trasmettere in WSPR dove il tempo dedicato alla trasmissione è una percentuale della finestra temporale; viene suggerito di utilizzare 20% (cioè 2 minuti di trasmissione su 8 minuti di ascolto). Ecco qui sotto la tabella delle frequenze su cui mettersi in ascolto, tutte in modo USB, con l'opportuno programma di decodifica.
Prima di darvi conto di chi mi ha ricevuto in poco più di 36 ore di attività continua in 30 metri, 10.138700 kHz, vi ragguaglio su cosa ho utilizzato e come. Ho usato alternativamente il programma WSPR 2.0 (programma specifico solo per questa modalità) e WSJT-X (che tra i tanti sistemi di codifica/decodifica prevede anche il modo WSPR). Tra computer e trasmettitore c'è un convertitore logico USB-RS232 per pilotare una interfaccia Nomic RigBlaster. Il trasmettitore usato è quello solito che uso per i modi digitali, Kenwood TS-570D settato sulla più bassa potenza possibile, 5W (37dBm). Come antenna uso una End-Fed di una cinquantina di metri, sostanzialmente un filo in cordina di acciaio da 1mm coniugata al cavo coassiale per mezzo di un adattatore/trasformatore Un-Un 9:1 by BalunDesigns, filo che parte dal balcone (circa 15 metri sopra il suolo) e va verso un muro perimetrale alto circa 5 metri. Ed ecco qui oltre: non vi presento un elenco di stazioni che ho ascoltato, quanto piuttosto un elenco di stazioni che mi hanno ascoltato, fatto effettuando degli screenshot alla pagina http://wsprnet.org/drupal/wsprnet/map dopo aver opportunamente compilato i campi di ricerca.
La linea verde verso il basso porta in Antartide, alla German Antarctic Research Station "Neumayer III" in Dronning Maud Land, che ha come call DP0GVN e che vi consiglio di andare a visitare... ne vale la pena. Le stazioni più distanti ad avermi ricevuto sono il Whangarei Amateur Radio Club che ha come call ZL1AM distante ben 18517 Km; e tale ZL1AMI Roger Jameson, distante 18793 Km.
Per approfondire:
https://www.iu2frl.it/guida-introduttiva-al-wspr/
http://www.arilomazzo.it/modulistica/WSPR.pdf
https://physics.princeton.edu/pulsar/k1jt/WSPR_2.0_User_Italian.pdf
https://www.iz1cqn.it/wspr.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/WSPR/a>
Dimenticavo... WSPR è stato progettato e messo a punto da John Taylor K1JT, premio Nobel per la Fisica, il papà di tanti altri sistemi di comunicazione digitale che ormai ci sono molto familiari.
Angelo Brunero IK1QLD - ik1qld@gmail.com