Messaggio 9 settembre 2009, 22:20

HB9EI e IR2AK: Questione di HAM SPIRIT ?

R0 - 145.600 - 600 MHz

HB9EI e IR2AK:

Questione di HAM SPIRIT?
QUANDO IL RADIANTISMO OLTREPASSA I CONFINI NAZIONALI

a cura di GERMANO IW2DCK


Ripetitore Svizzero interferente su Territorio Italiano


La consapevolezza che la frequenza utilizzata da un ripetitore sia bene comune e non esclusivo per pochi, non è di casa nemmeno per gli integerrimi e puntigliosi radioamatori svizzeri.
Questo perchè a inizio settembre su Lombardia e Piemonte è stato attivato in territorio HB9 (posizionato sul M. Tamaro ,superiore a 1900 metri ) il ripetitore VHF R0 rispondente al nominativo HB9EI.

Certo, tale sistema, rivendica un autorizzazione trentennale, ma è alquanto discutibile la sua attività  che per 10 anni ha dettato il "presidio" in Pianura Padana senza possibilità  d'ingresso ed ora dopo 2 anni di completa assenza,si ripresenta come niente fosse, sovrapponendosi al bacino di copertura di vari ripetitori tra i quali il nostro IR2AK Parco Adda Nord di Bergamo in particolare nella bassa provincia e zona Milano.
E dire che la Confederazione Elvetica vanta una Normativa nel settore estremamente rigida e invidiabile rispetto al nostro libero ma selvaggio ordinamento.

Infatti, mentre in Italia, le frequenze e i sistemi automatici sono poco, per non dire, per nulla tutelati, e qualsiasi soggetto Privato o Associativo può richiedere ed ottenere Autorizzazione Ministeriale in barba allo sventurato manutentore già  presente su una determinata frequenza ,in Svizzera tutte le stazioni automatiche sono coordinate dall' Uska in base all' art. 2.3 delle prescrizioni del servizio di radioamatore nazionale ,quindi non sono ammesse interferenze fra ponti radio amatoriali.

Inoltre, sempre Uska , come spiegato nel capitolo 10 del VHF Handbook, ultima versione,applica il regolamento IARU che impone obbligatoriamente anche un coordinamento con i paesi vicini nel caso di emissione oltreconfine.
Ebbene, i lor signori elvetici , queste regole dove se le sono dimenticate ?

Come è possibile pretendere di rivendicare l'esclusività  di un ripetitore con l'80% del suo bacino d'utenza (come ampiamente raffigurato nel loro sito) http://www.hb9ei.ch:80/Ripetitori.htm in uno stato di diritto confinante dove esistono altre installazioni ,a distanza di qualche anno di assenza e dopo un lungo periodo di imposizione del proprio segnale senza il possibile utilizzo ?
Non penso che a loro manchi la competenza tecnica e un minimo di iniziativa per abbassare le antenne posizionandole sul versante Nord o schermare significativamente l'installazione verso sud, ma forse vi è stata una clamorosa sottovalutazione del problema interferenze.

Al contrario,su questo tema la nostra Associazione si sta battendo da anni con accordi interassociativi ahimè non rispettati da alcuni ,con l'armonizzazione delle installazioni riuscita solo al nostro interno,con la creazione di un tool informatico di gestione che governa l'attività  in essere e futura e non ultimo in certi casi l'intervento quasi maniacale per l'annullamento delle emissioni sporadiche verso ripetitori a notevole distanza.
La modifica del sistema radiante di un ripetitore Toscano finalizzata ad eliminare l'esile segnale sull'ingresso di un ponte in territorio Austriaco (più di 300 KM di Distanza !!) ne è stata una prova tangibile

http://www.cisar.it/index.php?option=co ... &Itemid=85

Auspico pertanto che gli amici svizzeri applichino il nostro principio mettendo in campo il massimo della tecnica e volontà  per risolvere la questione e magari in prospettiva addirittura "suggellare" una collaborazione reciproca con il linkaggio al nostro Ripetitore R0 integrando quindi "a celle" la copertura su tutto il Nord Ovest d'Italia.
Anche questo è radioantismo, anche questo è HAM SPIRIT ,l'atteggiamento che verrà  applicato non si ridurrà  alla gestione di una semplice e comune diattriba ma rappresenterà  l'emblema del rispetto e della collaborazione tra popoli . Valori ai quali, i gestori dei ripetitori e i radioamatori tutti dovrebbero rispondere moralmente a prescindere dalla nazionalità .

Ad oggi la Sezione Monte Ceneri HB9EI ha manifestato tramite email,un generico ma non garantito esame e assicurazione di risoluzione del problema, un po' poco ........
Vi terrò aggiornati sugli accadimenti futuri e eventuali nostre reazioni .

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Germano IW2DCK

COORDINATORE CISAR SISTEMI AUTOMATICI AREA NORD ITALIA


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La possibilità  di interferenza tra sistemi di radioamatori, in Italia non proteggibile (art.104 comma 1 dlgs 259 del 1-8-2003), dovrebbe essere gestita ed evitata con lo spirito che il Cisar ha dimostrato di avere: l' HAM SPIRIT. Ne sono di esempio, come scrive Germano ,l'episodio dell'OLPENER e di recente ancora in fase di sistemazione S55UTR , problematiche nate senza volerlo, ed affrontate con tecnica e spirito di collaborazione. Non me ne vogliano i colleghi svizzeri, ma se come citato in HB9 vige la norma della non interferenza, la non soluzione del problema suonerebbe un pò come chi non potendo gettare una carta per terra nel proprio paese....la lancia in quello d'oltre confine.

Ovviamente tutto ciò con altrettanto HAM SPIRIT

IW5CGM Giuseppe

www.cisar.it
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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