12 maggio 2011, 13:24
Etna: l'attività eruttiva degli ultimi giorni
Etna: l'attività eruttiva degli ultimi giorni
12 maggio 2011
In funzione il radar installato dal Dipartimento all'aeroporto di Catania-Fontanarossa per il monitoraggio delle ceneri vulcaniche
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile sta vigilando sul vulcano Etna che nei giorni scorsi ha ripreso la sua attività eruttiva. In particolare, sta raccogliendo dati e informazioni dai propri Centri di Competenza, dalla regione, dalle strutture operative e dai presidi territoriali.
Rispetto alle fenomenologie vulcaniche che si sono verificate ieri, la sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato a partire dalle ore 15 un graduale incremento del tremore vulcanico e dell’attività stromboliana al cratere a pozzo, localizzato sul fianco orientale del cratere di sud-est.
Successivamente, nella notte tra l’11 e il 12 maggio si è registrato un aumento dell’attività eruttiva del vulcano. Le reti di monitoraggio hanno infatti segnalato un incremento del tremore vulcanico, con emissione di cenere associata ad attività stromboliana, fontane di lava e un trabocco lavico diretto nella Valle del Bove. Durante l’attività eruttiva si è originata una colonna di ceneri, che si è dispersa in direzione sud sud-est. A seguito di questi eventi, gli organi direzionali dell’aeroporto di Catania – Fontanarossa hanno stabilito la chiusura dell’aeroporto fino alle ore 11 di oggi, 12 maggio.
Tra gli strumenti per il monitoraggio delle ceneri vulcaniche dell’Etna è attivo il radar in banda X del Dipartimento della Protezione Civile, installato nel 2010 nell’aeroporto di Catania Fontanarossa per offrire un supporto alle decisioni delle autorità che regolano e controllano il traffico aereo. Il radar ha dato recentemente prova delle sue potenzialità : il 10 aprile scorso, in occasione di un altro episodio eruttivo dell’Etna, ha infatti rilevato e tracciato in maniera evidente il pennacchio di ceneri vulcaniche.
12 maggio 2011
In funzione il radar installato dal Dipartimento all'aeroporto di Catania-Fontanarossa per il monitoraggio delle ceneri vulcaniche
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile sta vigilando sul vulcano Etna che nei giorni scorsi ha ripreso la sua attività eruttiva. In particolare, sta raccogliendo dati e informazioni dai propri Centri di Competenza, dalla regione, dalle strutture operative e dai presidi territoriali.
Rispetto alle fenomenologie vulcaniche che si sono verificate ieri, la sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato a partire dalle ore 15 un graduale incremento del tremore vulcanico e dell’attività stromboliana al cratere a pozzo, localizzato sul fianco orientale del cratere di sud-est.
Successivamente, nella notte tra l’11 e il 12 maggio si è registrato un aumento dell’attività eruttiva del vulcano. Le reti di monitoraggio hanno infatti segnalato un incremento del tremore vulcanico, con emissione di cenere associata ad attività stromboliana, fontane di lava e un trabocco lavico diretto nella Valle del Bove. Durante l’attività eruttiva si è originata una colonna di ceneri, che si è dispersa in direzione sud sud-est. A seguito di questi eventi, gli organi direzionali dell’aeroporto di Catania – Fontanarossa hanno stabilito la chiusura dell’aeroporto fino alle ore 11 di oggi, 12 maggio.
Tra gli strumenti per il monitoraggio delle ceneri vulcaniche dell’Etna è attivo il radar in banda X del Dipartimento della Protezione Civile, installato nel 2010 nell’aeroporto di Catania Fontanarossa per offrire un supporto alle decisioni delle autorità che regolano e controllano il traffico aereo. Il radar ha dato recentemente prova delle sue potenzialità : il 10 aprile scorso, in occasione di un altro episodio eruttivo dell’Etna, ha infatti rilevato e tracciato in maniera evidente il pennacchio di ceneri vulcaniche.
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