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Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

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Messaggio 2 giugno 2012, 20:17

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

2 giugno 2012

Oltre 16.000 persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna e Lombardia

In Emilia-Romagna prosegue l’assistenza alle persone ospitate in seguito al terremoto nei 35 campi allestiti dal sistema nazionale della protezione civile, nelle strutture al coperto (come scuole, palestre e caserme), nei vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri, negli alberghi e campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Assohotel dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare, oltre 8.700 cittadini sono accolti nei campi tende e circa 3.000 nelle strutture, mentre sono circa 1.700 coloro che hanno scelto le strutture alberghiere e ricettive, per un totale di oltre 13.400 assistiti.

Nella Regione Lombardia, all’interno dei 3 campi di accoglienza allestiti nella provincia di Mantova, risultano inoltre ospitate 620 persone, cui se ne aggiungono 1.980 che hanno trovato assistenza nelle strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 2.600 persone.

Sono circa 4.500 le forze messe in campo dal Servizio nazionale di protezione civile: volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative. A questi si aggiunge il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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Messaggio 3 giugno 2012, 15:12

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

Terremoto Emilia: istituita la Di.Coma.C a Bologna
3 giugno 2012

Il coordinamento del Servizio Nazionale si trasferisce nella sede dell’Agenzia regionale di protezione civile della Regione

Aggiornamento ore 13

Si è svolto ieri sera, 2 giugno, l’ultimo aggiornamento del Comitato Operativo riunito in seduta permanente dal 29 maggio presso la sede operativa di Roma del Dipartimento della protezione civile, a seguito dell’evento sismico di magnitudo 5,8 che ha colpito nuovamente la provincia di Modena. E’ stata infatti firmata ieri sera dal Capo Dipartimento la terza Ordinanza che istituisce la Direzione di Comando e Controllo – Di.Coma.C – nella sede dell’Agenzia regionale di protezione civile della Regione Emilia Romagna.

Con l’istituzione della Di.Coma.C a Bologna, il coordinamento delle componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile, a supporto delle attività del Capo Dipartimento, si trasferisce direttamente nella regione più colpita dagli eventi sismici, anche in previsione del passaggio di consegne che avverrà nella fase successiva allo stato di emergenza.

Le strutture della Regione Emilia-Romagna sono da subito integrate nella Di.Coma.C per assicurare la gestione unitaria dell’emergenza da parte del Dipartimento e della Regione nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia. Per ottimizzare il modello organizzativo di gestione dell’emergenza sul territorio, la Di.Coma.C garantisce anche il supporto alle attività dei centri di coordinamento istituiti a livello provinciale che, a loro volta, supportano i centri operativi istituiti dai sindaci nei propri territori. Per gestione dell’emergenza, si intendono le attività volte al soccorso, all’assistenza alla popolazione e alla realizzazione degli interventi provvisionali strettamente connessi alle prime necessità, che sono individuate più nel dettaglio nell’Ordinanza n.3 del Capo Dipartimento.

Sempre ieri sera, il Capo Dipartimento della protezione civile ha firmato anche il decreto n.2637 che disciplina la composizione e il funzionamento della Di.Coma.C. La struttura è stata articolata in 12 funzioni di supporto, ciascuna coordinata da un referente e un vicario, che appartengono al Dipartimento della Protezione Civile o rappresentano la struttura regionale. Le funzioni attivate sono: Tecnica di valutazione, Rilievo di agibilità, Sanità, Volontariato, Logistica, Assistenza alla popolazione, Informazione e comunicazione, Supporto informatico, Supporto Telecomunicazioni, Gestione del personale e automezzi Dpc, Autorizzazioni di spesa e supporto amministrativo, a cui si aggiunge la segreteria di coordinamento. Il coordinamento della Di.Coma.C è affidato al Direttore dell’Ufficio Gestione delle emergenze del Dipartimento della protezione civile.

Il base al modello organizzativo individuato per questa Di.Coma.C, la gestione dell'emergenza nelle province di Mantova e Rovigo avviene rispettivamente per il tramite del Direttore Generale di protezione civile, polizia locale e sicurezza della regione Lombardia e per il tramite del Dirigente Regionale dell’Unità di progetto protezione civile della regione Veneto, che sono responsabili dell'attuazione degli interventi di assistenza alla popolazione per i territori di propria competenza. Essi possono operare tramite i sindaci dei comuni interessati e le strutture di coordinamento istituite a livello territoriale.

Per assicurare la direzione unitaria degli interventi su tutti i territori colpiti dagli eventi sismici per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, è istituito nell’ambito della Di.Coma.C, un Comitato di cui fanno parte, oltre al Direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile della regione Emilia-Romagna, anche il Direttore generale di protezione civile, polizia locale e sicurezza della regione Lombardia, e il Dirigente Regionale dell’Unità di progetto protezione civile della Regione Veneto.
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Messaggio 4 giugno 2012, 18:32

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

Terremoto Emilia: aggiornamenti dalla Di.coma.C
4 giugno 2012

Proseguono i sopralluoghi del Capo Dipartimento nelle aree di accoglienza

Aggiornamento h 17.00

La giornata di oggi, 4 giugno 2012, è stata proclamata giornata di lutto nazionale per le vittime del sisma; la decisione è stata presa durante il Consiglio dei Ministri dello scorso 30 maggio. In segno di cordoglio, bandiere nazionale ed europea a mezz’asta sugli edifici pubblici di tutt’Italia. Nelle scuole di ogni ordine e grado è stato osservato un minuto di raccoglimento.

Continuano le scosse nelle province già colpite dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio; tra le più forti, la scossa delle 21.20 di ieri con magnitudo 5.1 ed epicentro tra Novi di Modena, San Possidonio e Concordia. Alcune repliche di magnitudo inferiore sono state registrate anche questa mattina, nelle province di Modena e Mantova.

Per le regioni colpite dal terremoto, ma più in generale per tutto il nord Italia, il Centro funzionale centrale del Dipartimento – preso atto degli avvisi meteo dei Centri funzionali decentrati di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto – ha inoltre emesso ieri, 3 giugno, un avviso di avverse condizioni meteo, valido fino alla prima mattina di domani. L’avviso prevede precipitazioni anche a carattere temporalesco, con rovesci localmente di forte intensità, fulmini e raffiche di vento. Dalla mattinata di domani è comunque previsto un miglioramento.

Assistenza alla popolazione. In Emilia Romagna sono circa 14000 le persone ospitate nei 34 campi di accoglienza allestiti in Regione, nelle strutture al coperto (tensostrutture, vagoni letto, strutture al coperto) o negli alberghi. Di queste, 9500 sono assistite in provincia di Modena, 2300 in provincia di Ferrara, 1200 in provincia di Bologna e oltre 500 in provincia di Reggio Emilia. Anche alcune strutture alberghiere situate nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna stanno dando ospitalità a circa 1000 persone che hanno lasciato le proprie abitazioni a seguito delle scosse sismiche.

In Lombardia, le persone assistite sono circa 1900, di cui 700 nei 3 campi di accoglienza assistiti in provincia di Mantova, oltre 1100 in strutture al coperto e 51 negli alberghi.

Nelle aree di accoglienza allestite in Emilia Romagna il Capo Dipartimento sta effettuando sopralluoghi per verificare la situazione ed essere vicino sia a chi sta operando sia alle persone ospitate temporaneamente nei campi. In particolare, questa mattina, ha visitato i campi di San Possidonio, San Felice sul Panaro, Concordia sulla Secchia, Novi di Modena, Bomporto e Moglia.

Sms solidale. Con l’sms solidale al numero 45500 sono già stati raccolti 8.178.692 euro. I dati sono aggiornati a ieri sera. La raccolta fondi continua fino al 26 giugno e l’intero ricavato sarà destinato alle popolazioni colpite dal terremoto.

Contact Center. E’ stato disponibile anche nel fine settimana settimana appena trascorso, 24 ore su 24, il numero verde 800.840.840 del Dipartimento della Protezione Civile. Il servizio offre agli utenti le informazioni raccolte dalle funzioni di supporto istituite nell’ambito della Di.coma.C. Ricordiamo che il Contact Center non è un servizio di soccorso e non sostituisce i tradizionali numeri di emergenza (es.115, 118).
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Messaggio 7 giugno 2012, 17:09

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

6 giugno 2012

Allegata alla news, una nota contenente indicazioni operative per lo svolgimento delle attività di valutazione dell'agibilità in Emilia Romagna

Aggiornamento ore 14

Il Servizio Nazionale di Protezione Civile continua a prestare assistenza nei luoghi colpiti dal terremoto, con circa 5000 forze in più sul territorio, oltre a quelle che già operano in ordinario.

Assistenza alla popolazione. Con l’ultimo campo allestito nei giorni scorsi a Carpi, in provincia di Modena, sono 34 le aree di accoglienza che offrono assistenza a circa 9400 persone in Emilia Romagna. Di queste, circa l’80% è ospitata nei 27 campi attivati in provincia di Modena, la più colpita dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio. Nelle strutture al coperto, come scuole, palestre, caserme, e vagoni letto offerti dalle Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri sono invece accolte oltre 2600 persone mentre negli alberghi circa 2200. Nella Regione Lombardia, in provincia di Mantova, 7 aree di accoglienza si sono aggiunte alle 3 precedentemente allestite, per effetto di una regolarizzazione dei campi nati spontaneamente sul territorio. Queste aree accolgono in tutto circa 1400 persone, a cui se ne aggiungono oltre 530 ospitate in 11 strutture al coperto e negli alberghi , per un totale di oltre 2000 persone accolte. In Veneto, nella provincia di Rovigo, le persone assistite sono 64.

In totale, la popolazione emiliana, veneta e lombarda, che sta ricevendo assistenza è di circa 16400 persone, di cui oltre 10900 ospitate in aree di accoglienza, oltre 3200 in strutture al coperto e oltre 2200 in alberghi. Il 60% delle persone assitite si trova nella provincia di Modena. Le aree di accoglienze e le strutture al coperto, ormai completamente allestite e funzionanti, da questa settimana, verranno dotate di condizionatori e ombreggianti in vista anche del graduale aumento delle temperature previsto per i prossimi giorni.

Nota sulle valutazioni di agibilità. Rientrano tra le attività avviate subito dopo la scossa del 20 maggio anche le verifiche di agibilità degli edifici pubblici e privati. Con l’istituzione della Di.coma.C il 2 giugno scorso, è stata anche formalizzata la funzione di supporto “Rilievo di agibilità”, in cui collabora personale del Dipartimento e della Regione Emilia Romagna. Un prima nota firmata il 4 giugno scorso contenente indicazioni operative per lo svolgimento delle valutazioni di agibilità con scheda AEDES nella Regione Emilia-Romagna è già stata diramata alla Regione, ai centri di coordinamento provinciali e ai comuni emiliani colpiti dal terremoto. Per le verifiche di agibilità sulle attività produttive, la circolare rimanda a quanto disposto dall’ Ordinanza del Capo Dipartimento n.2 del 2 giugno 2012.

Primi dati sui rilievi di agibilità. Ad oggi, sono oltre 2600 i sopralluoghi AEDES effettuati dalle squadre di rilevatori formati nel corso “valutazione di agibilità e rilievo del danno” organizzato dal Dipartimento e dalla regione Emilia-Romagna. Di questi, circa 700 sono stati effettuati nella provincia di Bologna, oltre 1000 in provincia di Ferrara, circa 650 in provincia di Modena e oltre 150 in provincia di Reggio Emilia. I primi esiti dei sopralluoghi restituiscono questo quadro: oltre 1000 edifici, cioè circa il 40%, risultano agibili con esito A; quasi 500, cioè il 18% circa, sono temporaneamente inagibili con esito B; 170 circa sono parzialmente inagibili con esito C; 50 circa sono inagibili temporaneamente ma da rivedere con approfondimenti e hanno avuto esito E; mentre oltre 750 sopralluoghi, cioè il 28%, sono inagibili con esito D e a altri 130 sono inagibili ma per cause esterne e hanno esito F. Nei territori colpiti dal terremoto stanno svolgendo rilievi di agibilità anche i Vigili del Fuoco. In particolare, la loro attività riguarda verifiche speditive condotte su edifici che non presentano danni evidenti o riportano piccole lesioni. Sono invece individuati come edifici da sottoporre direttamente a verifica con scheda AEDES quelli con evidenti lesioni, crolli limitati o crolli estesi.
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Messaggio 7 giugno 2012, 17:10

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

Firmata l’Ordinanza per la gestione della raccolta fondi SMS solidale
6 giugno 2012

Sarà possibile donare 2 euro alle popolazioni colpite dal terremoto fino al 10 luglio 2012

E’ stata firmata oggi, 6 giugno, l’Ordinanza n.4 del Capo Dipartimento della Protezione Civile che disciplina le modalità di gestione dei fondi raccolti attraverso l’invio di SMS al costo di 2 euro al numero 45500. L’iniziativa di solidarietà è stata attivata il 29 maggio scorso, d’intesa con gli operatori di telefonia mobile e i media, a favore delle Province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo. Le risorse saranno versate sul Fondo per la protezione civile, per essere successivamente destinate alle tre Regioni colpite dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio.

Per garantire l’efficace impiego e la supervisione sull’uso delle risorse, è stato istituito un Comitato di Garanti composto da tre persone di riconosciuta ed indiscussa moralità ed indipendenza, che verranno nominate con successivo decreto del Capo Dipartimento, d’intesa con i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Il Comitato dovrà approvare gli interventi sulla base delle proposte formulate dai Presidenti delle tre Regioni.

Ad oggi, sono già stati raccolti 10.656.636 euro. Dato lo slancio di generosità dimostrato dagli italiani in questi giorni, il Dipartimento ha deciso di prolungare la raccolta fondi fino al 10 luglio 2012, in considerazione anche del concerto di solidarietà organizzato in collaborazione con la Rai per il 25 giugno allo Stadio dell’Ara di Bologna. Si è svolta oggi la conferenza stampa di lancio dell’iniziativa, convocata a Bologna dal Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. All’incontro con la stampa, hanno partecipato anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile; il direttore di Rai Intrattenimento; il Sindaco di Bologna, oltre ad alcuni artisti che parteciperanno al concerto.
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Messaggio 7 giugno 2012, 17:12

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

6 giugno 2012

Sono 16426 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

In Emilia Romagna sono 14.344 i cittadini assistiti nei 34 campi allestiti dal Servizio nazionale della protezione civile, nelle 48 strutture al coperto (come scuole, palestre e caserme, oltre che nei vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri), negli alberghi e campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Assohotel dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare, 9.421 persone sono accolte nei campi tende, 2.237 nelle strutture ricettive e 2.686 nelle altre strutture.

Sono, invece, 2.686 i sopralluoghi effettuati dalle squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati a partire dal 20 maggio scorso. Di questi, 1.071 sono stati classificati agibili, 496 temporaneamente inagibili, 174 parzialmente inagibili, 52 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti e 893 inagibili.

Nella Regione Lombardia, all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, risultano assistite 1.483 persone, cui se ne aggiungono 535 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 2.018 accolti. Nella Regione Veneto, invece, sono 64 i cittadini assistiti.

Le forze messe in campo dal Servizio nazionale di protezione civile sono circa 5.000: volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge il personale delle strutture territoriali di protezione civile
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Messaggio 7 giugno 2012, 17:13

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

7 giugno 2012

Nelle tre regioni colpite dal sisma, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, sono 16.064 le persone assistite grazie al lavoro del Servizio nazionale della protezione civile, che ha messo in campo oltre 4.100 tra uomini e donne: volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiungono le centinaia di tecnici delle strutture territoriali di protezione civile.

Nello specifico, in Emilia Romagna sono 14.417 i cittadini ospitati nei 35 campi, nelle 47 strutture al coperto (come scuole, palestre e caserme, oltre che nei vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi e campeggi messi a disposizione attraverso la convenzione stipulata con Federalberghi e Assohotel dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare, 9.616 persone sono accolte nei campi tende, 2.535 nelle strutture al coperto e 2.266 in albergo. Sono, invece, 2.894 i sopralluoghi effettuati dalle squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati nella Regione Emilia, a partire dal 20 maggio scorso. Di questi, 1.144 sono stati classificati agibili, 540 temporaneamente inagibili, 185 parzialmente inagibili, 54 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti e 971 inagibili.
Nella Regione Lombardia, invece, all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, risultano assistite 1.232 persone, cui se ne aggiungono 351 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto, per un totale di 1.583 persone. Nella Regione Veneto, invece, i cittadini assistiti sono 64, tutti accolti in alberghi veneti.
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Messaggio 8 giugno 2012, 17:25

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

8 giugno 2012

Sono 16.518 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

Nelle tre regioni colpite dal sisma, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, sono 16.518 le persone assistite grazie al lavoro del Sistema nazionale della protezione civile, suddivise in 44 campi di accoglienza, 58 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.871. Nello specifico, 10.061 sono ospitati nei 34 campi tende, 2.507 nelle 47 strutture al coperto e 2.303 in albergo.

Proseguono, intanto, i sopralluoghi svolti da squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati, le strutture già controllate sono 3.357. Di questi, 1.338 sono state classificate agibili, 607 temporaneamente inagibili, 204 parzialmente inagibili, 66 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti e 1.142 inagibili.

Nella Regione Lombardia, invece, all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, risultano assistite 1.232 persone, cui se ne aggiungono 351 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto, per un totale di 1.583 persone. Nella Regione Veneto, invece, i cittadini assistiti sono 64, tutti accolti in alberghi veneti.

Le forze messe in campo dal Servizio nazionale di protezione civile sono 4.891: volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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Messaggio 9 giugno 2012, 8:48

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

8 giugno 2012

Punto di situazione sugli interventi in corso nelle zone colpite dai terremoti

Nella giornata di oggi, 8 giugno, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 74 del 6 giugno 2012, che dispone gli urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno colpito le province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio-Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012. Nelle ultime 24 ore sono stati 40 gli eventi registrati, nell'area della Pianura Padana Emiliana. Solo due eventi ha avuto magnitudo maggiore di 3.0, l’evento maggiore è stato di magnitudo 3.3 alle 20.00 del 7 giugno.

Assistenza alla popolazione. Il Servizio Nazionale di Protezione Civile continua a operare nei luoghi colpiti dal terremoto, con circa 5.000 uomini delle strutture operative presenti sul territorio, oltre a quelle che già operano in ordinario. Sono oltre 16.500 le persone assistite tra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, che alloggiano in 44 campi di accoglienza, 58 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono quasi 15.000. In particolare, 10.000 sono ospitati in 34 campi tende, 2.500 in 47 strutture al coperto e 2.300 in albergo. In Lombardia, nella provincia di Mantova, risultano assistite 1.600 persone. Di queste 1.200 persone alloggiano in 10 campi di accoglienza, a cui se ne aggiungono 350 che hanno trovato sistemazione in 11 strutture al coperto. In Veneto i cittadini assistiti sono 64, tutti accolti in alberghi sul territorio regionale.

Provvedimenti. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 74 del 6 giugno, firmato dal Presidente della Repubblica. Il provvedimento contiene disposizioni che disciplinano gli interventi per la ricostruzione, l'assistenza alle popolazioni e la ripresa economica nei territori dei comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessate dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012.

Dati sui rilievi di agibilità. Sono 3.357 gli edifici verificati dai rilevatori in edifici pubblici e privati. Di questi, 1.338 sono stati classificati agibili, 607 temporaneamente inagibili, 204 parzialmente inagibili, 66 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti e 1.142 inagibili.

Sms solidale. Con l’sms solidale al numero 45500 sono stati raccolti, ad oggi, 11.624.078,00 euro. L’iniziativa è stata attivata il 29 maggio su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Emilia Romagna e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media. La raccolta fondi continua fino al 10 luglio e l’intero ricavato sarà destinato alle popolazioni dalla Regione Emilia-Romagna colpite dal sisma.

Contact Center del Dipartimento. È sempre disponibile, anche nel prossimo fine settimana, il numero verde 800.840.840 del Dipartimento della Protezione Civile, che fornisce, principalmente, informazioni agli utenti sulle attività della Dicomac. Ricordiamo che il Contact Center non è un servizio di soccorso e non sostituisce i tradizionali numeri di emergenza (es.115, 118).
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Messaggio 9 giugno 2012, 8:50

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

8 giugno 2012

Un punto sul comunicato di sintesi della Commissione Grandi Rischi

Nella serata di oggi, 8 giugno, si è riunito a Bologna il Comitato operativo nella sede dell’Agenzia di protezione civile della Regione Emilia-Romagna dove, dal 3 giugno, è istituita la Dicomac - Direzione di Comando e Controllo per la gestione dell’emergenza terremoto in Emilia. Il Comitato operativo è stato convocato per illustrare e condividere il comunicato di sintesi prodotto dalla Commissione Grandi Rischi – Settore Rischio sismico, consegnato il 7 giugno al Dipartimento della Protezione Civile. Presenti al comitato, oltre ai rappresentanti di Componenti e Strutture operative del Sistema di protezione civile, i prefetti delle province interessate.

Il documento – prodotto in seguito alla riunione della Commissione del 5 giugno – analizza la sismicità dell’area della Pianura Padana, la sua possibile evoluzione e il rischio associato.

Il documento della Commissione Grandi Rischi mette in evidenza che, nelle zone interessate dagli eventi maggiori del 20 e 29 maggio, la sismicità, nella fase attuale, sta lentamente decrescendo.

La Commissione ribadisce che i terremoti non possono essere previsti e chiarisce che le conoscenze attuali della geologia di quest’area fanno ritenere che – nel caso si riacutizzasse l’attività sismica nell’area già interessata dalla sequenza in corso – si concentrerebbe con maggiore probabilità nel settore orientale, nella zona compresa tra Finale Emilia e Ferrara, con eventi di magnitudo paragonabili a quelli del 20 e 29 maggio.

La Commissione, nel documento, conferma inoltre l’adeguatezza dell’attuale classificazione sismica del territorio emiliano. Sottolineando che non sono oggi disponibili strumenti di previsione effettivamente utilizzabili ai fini di protezione civile, ribadisce che l’unica possibilità di svolgere un’azione di prevenzione consiste nell’applicazione di disposizioni normative e conoscenze tecniche già disponibili, oltre che in una costante opera di informazione e formazione dei proprietari, degli utenti delle costruzioni, dei progettisti e dei costruttori.

Durante il Comitato, il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha sottolineato l’importanza di rafforzare la struttura di Protezione Civile sul territorio, di potenziare la revisione dei Piani Comunali e di intensificare l’attività di verifica degli edifici strategici, a partire dai più vulnerabili, con l’impiego di un maggior numero di squadre tecniche sul territorio.

Già nel corso della giornata il Capo Dipartimento e il Presidente della Regione Emilia-Romagna hanno incontrato i presidenti delle province interessate e i sindaci delle città capoluogo, per illustrare il documento della Grandi Rischi e discutere le misure da attuare, a partire da una corretta informazione al cittadino sul rischio sismico e sulle norme di auto protezione.

Nel pomeriggio, si è inoltre tenuto presso la Dicomac un incontro con i direttori delle Regioni Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia per avviare la pianificazione di misure ed interventi.
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Messaggio 9 giugno 2012, 8:52

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

8 giugno 2012

Alla luce del documento che la Commissione Grandi Rischi – Settore Rischio Sismico ha inviato ieri, giovedì 7 giugno, al Dipartimento della Protezione civile e che è stato congiuntamente analizzato con il Governo e con la Regione Emilia Romagna anche nella mattinata di oggi, il Capo Dipartimento, Franco Gabrielli, dopo gli incontri svolti con i presidenti delle province emiliane interessate e i rappresentanti degli enti locali, ha convocato il Comitato Operativo nella sede della Di.coma.c a Bologna per programmare una serie di misure di prevenzione.

Il documento della Commissione Grandi Rischi ha messo in evidenza che, nelle zone interessate dagli eventi maggiori del 20 e 29 maggio, la sismicità, nella fase attuale, sta lentamente decrescendo; la Commissione ha ribadito che i terremoti non possono essere previsti e ha chiarito che le conoscenze attuali della geologia di quest’area fanno ritenere che qualora si riacutizzasse l’attività sismica nell’area già interessata dalla sequenza in corso, tale attività si concentrerebbe, con maggiore probabilità, nel settore orientale, nella zona compresa tra Finale Emilia e Ferrara, con eventi di magnitudo paragonabili a quelli del 20 e 29 maggio.

La Commissione, nel documento, ha inoltre confermato l’adeguatezza dell’attuale classificazione sismica del territorio emiliano. Inoltre, sottolineando che non sono oggi disponibili strumenti di previsione effettivamente utilizzabili ai fini di protezione civile, ha ribadito che l’unica possibilità di svolgere un’azione di prevenzione consiste nell’applicazione di disposizioni normative e conoscenze tecniche già disponibili, oltre che in una costante opera di informazione e formazione dei proprietari, degli utenti delle costruzioni, dei progettisti e dei costruttori.

Nel corso del Comitato Operativo – al quale hanno partecipato i direttori di protezione civile delle Regioni Emilia-Romagna e Veneto, e i prefetti delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo – è stato deciso il rafforzamento del Sistema di Protezione civile a presidio del territorio. In particolare, aumenterà sia il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con l’obiettivo di accelerare le verifiche delle diverse tipologie di edifici, finalizzate anche alla rapida conclusione della messa in sicurezza degli stessi, sia quello delle Forze Armate per rafforzare i presidi nelle zone rosse dei centri già colpiti dalle scosse del 20 e 29 maggio, come richiesto dai sindaci. Si lavorerà intensamente per predisporre ulteriori dispositivi di informazione alla popolazione e, se necessario, di accoglienza.

“Le valutazioni della Commissione Grandi Rischi ci impongono di mantenere alta l’attenzione e di accelerare le verifiche dello stato degli edifici e, per quanto possibile, la loro messa in sicurezza affinché siano in grado di rispondere alle caratteristiche sismiche di questo territorio. Ancora una volta, è necessario l’estremo impegno di tutto il Servizio Nazionale di Protezione civile”.
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Messaggio 11 giugno 2012, 11:25

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

10 giugno 2012

Nelle tre regioni colpite dal sisma, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, sono 16.058 le persone assistite grazie al lavoro del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise in 44 campi di accoglienza, 65 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.567. Nello specifico, 9.835 sono ospitati nei 34 campi tende, 2.319 nelle 53 strutture al coperto e 2.413 in albergo. Proseguono, intanto, i sopralluoghi svolti da squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati: le strutture già controllate sono 4.601. Di queste, 1.795 sono state classificate agibili, 784 temporaneamente inagibili, 254 parzialmente inagibili, 77 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti e 1.691 inagibili.

Nella Regione Lombardia, invece, all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, risultano assistite 1.163 persone, cui se ne aggiungono 290 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 1.453 persone. Nella Regione Veneto, invece, i cittadini assistiti sono 38, accolti in un'unica struttura al coperto.

Le forze messe in campo dal Servizio nazionale di protezione civile sono 4.948: volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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Messaggio 11 giugno 2012, 11:26

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

11 giugno 2012

Nelle tre regioni colpite dal sisma, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, sono 16.085 le persone assistite grazie al lavoro del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise in 45 campi di accoglienza, 64 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.596. Nello specifico, 9.871 sono ospitati nei 35 campi tende, 2.300 nelle 52 strutture al coperto e 2.425 in albergo. Nella Regione Lombardia, invece, all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, risultano assistite 1.235 persone, cui se ne aggiungono 239 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 1.474 persone. Nella Regione Veneto, invece, nell’unica struttura al coperto allestita sono accolte 15 persone.

La totalità delle forze messe in campo dal Sistema nazionale di Protezione civile è di 5.289 uomini e donne, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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Messaggio 12 giugno 2012, 12:29

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

12 giugno 2012
Sono 6.736 le strutture verificate dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna e Lombardia

Proseguono i sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica svolti, con la scheda Aedes, da squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati nell’area colpita dal terremoto.

Le squadre, composte da squadre di tecnici del Sistema di Protezione Civile Nazionale, prevalentemente appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, alle Regioni, agli Enti locali, alle Università dell’Emilia Romagna e agli Atenei che operano nell’ambito della rete di laboratori di ingegneria sismica (ReLUIS), – ma che vedono anche il concorso di professionisti formati con corsi specifici secondo precedenti protocolli d’intesa siglati con i consigli nazionali di geometri, architetti e ingegneri – hanno cominciato le prime verifiche già dallo scorso 20 maggio.

In Emilia le strutture già controllate sono 6.323: di queste, 2.392 sono state classificate agibili, 1.081 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 356 parzialmente inagibili, 84 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 2.072 inagibili e 338 inagibili per rischio esterno.

In Lombardia, invece, dove ieri i sopralluoghi sono stati temporaneamente sospesi per riprendere stamattina, le strutture finora controllate sono 413. Di queste, 119 sono state classificate agibili, 82 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 36 parzialmente inagibili, 14 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 142 inagibili e 20 inagibili per rischio esterno.

In totale, dunque, nelle due regioni sono stati verificati 6.736 edifici; di questi circa il 37% sono stati classificati agibili, il 17% temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, il 6% parzialmente inagibili, il 2% temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, il 33% inagibili e il 5% inagibili per rischio esterno.

Sul sito web del Dipartimento, http://www.protezionecivile.gov.it, è consultabile una sezione dedicata all’emergenza Sisma Emilia, in cui quotidianamente vengono aggiornati anche i dati relativi alle verifiche di agibilità già effettuate.

E' importante ricordare che la valutazione di agibilità in emergenza post-sismica è una valutazione temporanea e speditiva, vale a dire formulata sulla base di un giudizio esperto e condotta in tempi limitati, in base alla semplice analisi visiva ed alla raccolta di informazioni facilmente accessibili, volta a stabilire se, in presenza di una crisi sismica in atto, i cittadini possano utilizzare gli edifici colpiti dal terremoto restando ragionevolmente protetti dal rischio di gravi danni.
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Messaggio 12 giugno 2012, 12:31

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

12 giugno 2012

Sono 15.972 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

Nelle tre regioni colpite dalle scosse di terremoto sono ad oggi 15.972 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto su 45 campi di accoglienza, 64 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.483. Nello specifico, 9.860 sono ospitati nei 35 campi tende, 2.197 nelle 53 strutture al coperto e 2.426 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 1.235 persone all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, cui se ne aggiungono 239 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 1.474 persone. Nella Regione Veneto, invece, nell’unica struttura al coperto allestita sono accolte 15 persone.
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Messaggio 12 giugno 2012, 15:32

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

12 giugno 2012

Un punto su assistenza alla popolazione, verifiche di agibilità e domande dei cittadini

Proseguono le scosse nell’area già colpita dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio. Nelle ultime 24 ore sono stati circa 40 gli eventi registrati nell'area della Pianura Padana Emiliana. La scossa più forte, di magnitudo 4.3, è stata registrata nella notte in provincia di Modena, con epicentro nell’area di Mirandola, Carpi e Novi. Dalle verifiche effettuate non risultano al momento danni a persone o cose. A eccezione di tre scosse, le altre sono tutte di magnitudo inferiore a 3.

Per le Regioni colpite dal terremoto il Dipartimento ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede, dalla serata di ieri 11 giugno, un peggioramento sulle regioni settentrionali con precipitazioni significative sui settori prealpini centro-orientali.

Dati sui rilievi di agibilità. Sono circa 6.700 le strutture verificate dai rilevatori in edifici pubblici e privati, di cui 6.300 in Emilia-Romagna e 400 in Lombardia. Del totale, circa 37% sono stati gli edifici classificati agibili, 17% temporaneamente inagibili, ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 6% parzialmente inagibili, 2% temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 33% inagibili e 5% inagibili per rischio esterno.

Assistenza alla popolazione. Sono circa 16mila le persone assistite tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, che alloggiano in 45 campi di accoglienza, 64 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto e altre strutture) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel. In Emilia-Romagna i cittadini assistiti sono circa 14.400. In particolare, 9.800 sono ospitati in 35 campi tende, 2.200 in 53 strutture al coperto e 2.400 in albergo. In Lombardia, nella provincia di Mantova, risultano assistite 1.400 persone. Di queste 1.200 persone alloggiano in 10 campi di accoglienza, a cui se ne aggiungono 200 che hanno trovato sistemazione in 11 strutture al coperto. In Veneto si sta riducendo il numero delle persone assistite con 15 persone accolte in una struttura al coperto.

Informazione alla popolazione. Nella giornata di ieri, 11 giugno, si è svolto nel Comune di San Giovanni in Persiceto un incontro informativo rivolto alla popolazione, nell’ambito di una iniziativa organizzata dall’Unione Comuni Piano di Zona e dall’Ausl di Bologna. Il progetto – realizzato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con il Dipartimento della Protezione Civile e la Regione Emilia-Romagna – raccoglie l’esigenza del Sindaci di garantire ai propri concittadini una efficace azione di informazione e comunicazione in materia di rischio sismico. Obiettivo del ciclo di incontri è infatti aiutare le persone colpite dal terremoto ad affrontare in modo consapevole l’emergenza, assumere comportamenti corretti per la riduzione dell’esposizione al rischio e interagire positivamente con l’organizzazione di protezione civile sul territorio.

Sms solidale. All’11 giugno sono stati raccolti 12.071.664 euro. L’iniziativa attivata il 29 maggio continua fino al 10 luglio e l’intero ricavato sarà destinato alle popolazioni colpite dal terremoto. L’ordinanza n. 4 del Capo Dipartimento ha istituito un Comitato dei Garanti per garantire l’impiego efficace e la supervisione sull’uso delle risorse.

Le domande dei cittadini. Sono oltre 4mila le chiamate e le email arrivate al Contact Center del Dipartimento della Protezione Civile dall’evento sismico del 20 maggio. Di queste il 18% riguarda richieste di informazioni su scosse e prevedibilità degli eventi e un ulteriore 18% offerte di beni, mezzi o servizi. Chiede informazioni su come aiutare la popolazione colpita il 16% delle persone che si sono rivolte al Contact Center, mentre il 20% si offre per contribuire alle attività di assistenza o per offrire le proprie competenze professionali. Il 21% chiede informazioni su danni, viabilità, servizi essenziali e assistenza alla popolazione. A questi numeri si aggiunge un 7% di osservazioni e segnalazioni. Alcune risposte alle domande più frequenti arrivate al Contact Center sono state pubblicate
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Messaggio 13 giugno 2012, 11:52

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

13 giugno 2012

Proseguono i sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica svolti, con la scheda Aedes, da squadre di rilevatori del Sistema di Protezione Civile Nazionale su edifici pubblici e privati che hanno riportato danni – e su cui quindi occorre fare una valutazione di agibilità più mirata – così come le verifiche speditive condotte da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco su un numero più ampio di edifici nell’area interessata dal sisma. Entrambe le tipologie di verifiche sono iniziate, in parallelo, già dallo scorso 20 maggio.

In Emilia le verifiche speditive già evase sono oltre 35 mila: di queste circa il 65% risulta agibile, mentre le restanti – in quanto più o meno danneggiate - necessitano di una successiva verifica con scheda Aedes. Le strutture già controllate nella regione con scheda Aedes, invece, sono 6.994: di queste, 2.623 sono state classificate agibili, 1.203 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 394 parzialmente inagibili, 95 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 2.318 inagibili e 361 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l'edificio.

A questi si aggiungono inoltre i 413 edifici verificati finora con scheda Aedes in Lombardia.

E' importante ricordare, quindi, che le percentuali di agibilità riferite complessivamente ai 7.407 sopralluoghi di verifica dell’agibilità nelle due regioni (circa il 37% classificati agibili, il 17,5% temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, il 6% parzialmente inagibili, l’1,5% temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, il 33% inagibili e il 5% inagibili per rischio esterno) sono riferite a una quota minoritaria di edifici interessati dal sisma rispetto al patrimonio immobiliare totale dell’area, in quanto non comprendono le migliaia di edifici risultati fruibili/agibili? all’esito di una verifica speditiva o per i quali non è stata avanzata alcuna istanza di verifica.

Sul sito web del Dipartimento, http://www.protezionecivile.gov.it, è consultabile una sezione dedicata all’emergenza Sisma Emilia, in cui quotidianamente vengono aggiornati anche i dati relativi alle verifiche di agibilità già effettuate.
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Messaggio 13 giugno 2012, 12:29

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

13 giugno 2012

Nelle tre regioni colpite dalle scosse di terremoto sono ad oggi 16.126 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto su 46 campi di accoglienza, 64 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.637. Nello specifico, 10.074 sono ospitati nei 36 campi tende, 2.024 nelle 53 strutture al coperto e 2.539 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 1.235 persone all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, cui se ne aggiungono 238 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 1.474 persone.

Nella Regione Veneto, invece, nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.
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Messaggio 14 giugno 2012, 16:00

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

14 giugno 2012

Sono 16.043 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

Nelle tre regioni colpite dalle scosse di terremoto sono ad oggi 16.043 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto su 46 campi di accoglienza, 65 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.554. Nello specifico, 9.748 sono ospitati nei 36 campi tende, 2.013 nelle 53 strutture al coperto e 2.793 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 1.235 persone all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, cui se ne aggiungono 195 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e 44 ospitate negli alberghi, per un totale di 1.474 persone.

Nella Regione Veneto, invece, nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.

Sono 5.493 gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione Civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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Messaggio 15 giugno 2012, 19:34

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

15 giugno 2012

Sono 15.902 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

Nelle tre regioni colpite dalle scosse di terremoto sono ad oggi 15.902 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto su 46 campi di accoglienza, 63 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.819. Nello specifico, 9.878 sono ospitati nei 36 campi tende, 2.009 nelle 51 strutture al coperto e 2.932 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 1.068 persone, delle quali 960 sono ospitate all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, mentre 109 hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto.

Nella Regione Veneto, infine, nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.

Sono 5.684 gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.

In previsione della stagione estiva e del conseguente aumento delle temperature, sono stati inoltre già messi a disposizione dei campi di accoglienza 1230 climatizzatori, il cui numero, già da oggi, salirà per coprire tutte le richieste al momento pervenute.
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Messaggio 15 giugno 2012, 19:35

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

15 giugno 2012

Sono oltre 38mila le verifiche speditive e 9017 le valutazioni di agibilità condotte tra Emilia-Romagna e Lombardia

Proseguono i sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica svolti, con la scheda Aedes (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica, ossia uno strumento omogeneo per il rilievo del danno), da squadre di rilevatori del Sistema di Protezione Civile Nazionale su edifici pubblici e privati che hanno riportato danni – e su cui quindi occorre fare una valutazione di agibilità più mirata–, così come le verifiche speditive condotte da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco su un numero più ampio di edifici nell’area interessata dal sisma (oltre 38mila). Entrambe le tipologie di verifiche sono iniziate, in parallelo, già dallo scorso 20 maggio.

In Emilia le strutture già controllate con scheda Aedes, invece, sono 8.499: di queste, 3.082 sono state classificate agibili, 1.439 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 463 parzialmente inagibili, 99 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 2.933 inagibili e 483 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio.

In Lombardia sono 518 gli edifici sottoposti a sopralluoghi di valutazione con scheda Aedes: di queste, 145 sono state classificate agibili, 100 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 37 parzialmente inagibili, 19 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 188 inagibili e 29 inagibili per rischio esterno.

E' importante ricordare, quindi, che le percentuali di agibilità riferite complessivamente ai 9.017 sopralluoghi di verifica dell’agibilità nelle due regioni (circa il 36% classificati agibili, il 24% temporaneamente o parzialmente inagibili – esiti B, C e D -, il 34% inagibili e il 6% inagibili per rischio esterno) sono riferite a una quota minoritaria di edifici interessati dal sisma rispetto al patrimonio immobiliare totale dell’area, in quanto non comprendono le migliaia di edifici risultati agibili all’esito di una verifica speditiva o per i quali non è stata avanzata alcuna istanza di verifica.

Sul sito web del Dipartimento, http://www.protezionecivile.gov.it, è consultabile una sezione dedicata all’emergenza Sisma Emilia, in cui quotidianamente vengono aggiornati anche i dati relativi alle verifiche di agibilità già effettuate.
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Messaggio 15 giugno 2012, 19:36

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

15 giugno 2012

Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che nessuna delle innumerevoli offerte di solidarietà in favore delle popolazioni colpite dalle scosse di terremoto è mai stata snobbata.

In particolare, l'offerta di moduli alloggiativi cui fa riferimento il senatore Giovanardi, secondo quanto riportato su diverse agenzie di stampa, è stata tempestivamente presa in carico e successivamente inoltrata al Centro di Coordinamento Provinciale di Modena, che la sta attualmente vagliando. Anche in considerazione del limite di 60 giorni fissato dal decreto legge in corso di conversione per l'intervento del livello nazionale, la proposta potrebbe essere infatti più efficacemente impiegata nella fase di transizione che inevitabilmente segue la prima emergenza.
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Messaggio 16 giugno 2012, 19:41

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

16 giugno 2012

Un punto su assistenza alla popolazione, verifiche di agibilità e domande dei cittadini

Dati sui rilievi di agibilità. Sono circa 40.000 le verifiche speditive condotte dai Vigili del fuoco e circa 8.700 i rilievi su edifici pubblici e privati svolti con schede Aedes tra l’Emilia-Romagna e la Lombardia. In Emilia le strutture già controllate con scheda Aedes sono 8.679: di queste, 3.139 sono state classificate agibili, 1.469 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 478 parzialmente inagibili, 107 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 2.995 inagibili e 491 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio.
In Lombardia sono finora 518 gli edifici sottoposti a sopralluoghi di valutazione con scheda Aedes: di queste, 145 sono state classificate agibili, 100 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 37 parzialmente inagibili, 19 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 188 inagibili e 29 inagibili per rischio esterno.

Assistenza alla popolazione. Sono circa 16mila le persone assistite tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, che alloggiano in 46 campi di accoglienza, 62 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto e altre strutture) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel.
In Emilia-Romagna i cittadini assistiti sono circa 15.000. In particolare, circa 10.000 sono ospitati in 35 campi tende, circa 2.000 in 50 strutture al coperto e circa 3.000 in albergo. In Lombardia, nella provincia di Mantova, risultano assistite oltre 1.000 persone. Di queste 960 persone alloggiano in 10 campi di accoglienza, a cui se ne aggiungono circa 100 che hanno trovato sistemazione in 11 strutture al coperto. In Veneto si sta riducendo il numero delle persone assistite con 15 persone accolte in una struttura al coperto.
Nei campi di accoglienza, sono state esaudite tutte le richieste di climatizzatori pervenute, mentre Enel sta lavorando al potenziamento delle reti elettriche per la loro completa messa a regime, consentendo così di limitare al massimo i disagi per la popolazione assistita.

Informazione alla popolazione. Nella giornata di ieri, 15 giugno, si è svolto nel Comune di Mirandola un incontro informativo rivolto alla popolazione.
L’iniziativa fa parte di un ciclo di incontri organizzati dal Dipartimento della Protezione Civile, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la Regione Emilia-Romagna e le autorità locali, per garantire ai cittadini una efficace azione di informazione e comunicazione in materia di rischio sismico. Obiettivo del ciclo di incontri è infatti aiutare le persone colpite dal terremoto ad affrontare in modo consapevole l’emergenza, assumere comportamenti corretti per la riduzione dell’esposizione al rischio e interagire positivamente con l’organizzazione di protezione civile sul territorio.

Sms solidale. Al 15 giugno sono stati raccolti 12.517.614,00 euro. L’iniziativa, attivata il 29 maggio, continua fino al 10 luglio e l’intero ricavato sarà destinato alle popolazioni colpite dal terremoto. L’ordinanza n. 4 del Capo Dipartimento ha istituito un Comitato dei Garanti per garantire l’impiego efficace e la supervisione sull’uso delle risorse.

Le domande dei cittadini. Sono oltre 4.500 le chiamate e le email arrivate al Contact Center del Dipartimento della Protezione Civile dall’evento sismico del 20 maggio. Di queste, circa il 18% riguarda richieste offerte di beni, mezzi o servizi, il 16,4% richieste di informazioni su scosse e prevedibilità degli eventi e il 16,3% informazioni su come aiutare la popolazione colpita. Il 20% circa delle persone che si rivolgono al Contact Center si offre per contribuire alle attività di assistenza o per offrire le proprie competenze professionali. Sempre il 20% chiede informazioni su danni, viabilità, servizi essenziali e assistenza alla popolazione. A questi numeri si aggiunge un 5% di osservazioni e segnalazioni. Alcune risposte alle domande più frequenti arrivate al Contact Center sono state pubblicate, suddivise per argomento, nella pagina “Domande e risposte”.
È sempre disponibile, anche oggi e domani, il numero verde 800.840.840 del Dipartimento della Protezione Civile, che fonisce soprattutto informazioni agli utenti sulle attività della Dicomac. Questo weekend il numero verde è aperto dalle 10.00 alle 18.00. Ricordiamo che il Contact Center non è un servizio di soccorso e non sostituisce i tradizionali numeri di emergenza (es.115, 118).
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Messaggio 16 giugno 2012, 19:42

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

16 giugno 2012

Sono oltre 40mila le verifiche speditive e 9197 le valutazioni di agibilità condotte tra Emilia-Romagna e Lombardia


Sono circa 120 i verificatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco impegnati giornalmente nelle verifiche speditive nell’area interessata dal sisma (oltre 40mila edifici verificati fino ad oggi), e più di 300 i tecnici rilevatori del Sistema di Protezione Civile Nazionale che svolgono i sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica su edifici pubblici e privati che hanno riportato danni – e su cui quindi occorre fare una valutazione di agibilità più mirata con la scheda Aedes (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica, ossia uno strumento omogeneo per il rilievo del danno). Entrambe le tipologie di verifiche sono iniziate, in parallelo, già dallo scorso 20 maggio.

In Emilia le strutture già controllate con scheda Aedes sono 8.679: di queste, 3.139 sono state classificate agibili, 1.469 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 478 parzialmente inagibili, 107 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 2.995 inagibili e 491 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio.

In Lombardia sono finora 518 gli edifici sottoposti a sopralluoghi di valutazione con scheda Aedes: di queste, 145 sono state classificate agibili, 100 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 37 parzialmente inagibili, 19 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 188 inagibili e 29 inagibili per rischio esterno.

È importante ricordare, quindi, che le percentuali di agibilità riferite complessivamente ai 9.197 sopralluoghi di verifica dell’agibilità nelle due regioni (circa il 36% classificati agibili, il 24% temporaneamente o parzialmente inagibili – esiti B, C e D -, il 34% inagibili e il 6% inagibili per rischio esterno) sono riferite a una quota minoritaria di edifici interessati dal sisma rispetto al patrimonio immobiliare totale dell’area, in quanto non comprendono le migliaia di edifici risultati agibili all’esito di una verifica speditiva o per i quali non è stata avanzata alcuna istanza di verifica.

Sul sito web del Dipartimento, http://www.protezionecivile.gov.it, è consultabile una sezione dedicata all’emergenza Sisma Emilia, in cui quotidianamente vengono aggiornati anche i dati relativi alle verifiche di agibilità già effettuate.
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Messaggio 16 giugno 2012, 19:43

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

16 giugno 2012

Sono 15.846 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

Nelle tre regioni colpite dalle scosse di terremoto sono ad oggi 15.846 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto su 46 campi di accoglienza, 62 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.763. Nello specifico, 9.844 sono ospitati nei 36 campi tende, 1.977 nelle 50 strutture al coperto e 2.942 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 1.068 persone, delle quali 960 sono ospitate all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, mentre 108 hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto.

Nella Regione Veneto, infine, nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.

Sono 5.595 gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.

Sono state esaudite, infine, tutte le richieste di climatizzatori ad oggi pervenute dai campi di accoglienza, mentre ENEL sta procedendo speditamente al potenziamento delle reti elettriche per la loro completa messa a regime, consentendo così di limitare al massimo i disagi per la popolazione assistita in vista della stagione estiva.
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Messaggio 17 giugno 2012, 16:33

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

17 giugno 2012

Sono 15.212 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

Nelle tre regioni colpite dalle scosse di terremoto sono ad oggi 15.212 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto su 46 campi di accoglienza, 59 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel.

In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.413. Nello specifico, 9.693 sono ospitati nei campi tende, 1.797 nelle strutture al coperto e 2.923 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 784 persone, delle quali 670 sono ospitate all’interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, mentre 114 hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi.

Nella Regione Veneto, infine, nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.

Sono 5.612 gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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Messaggio 18 giugno 2012, 12:43

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

18 giugno 2012

Sono 14.727 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

Tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, a oggi sono 14.727 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile in 39 campi di accoglienza, nelle strutture al coperto (scuole, palestre e caserme) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel.

In Emilia Romagna, i cittadini assistiti sono 13.928. Nello specifico, 9.931 sono ospitati nei campi tende, 1.119 nelle strutture al coperto e 2.878 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 784 persone, delle quali 670 sono ospitate all’interno dei 5 campi attivi nella provincia di Mantova, mentre 114 hanno trovato sistemazione nelle strutture al coperto e negli alberghi.

Nella Regione Veneto, infine, nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.

Sono 5.253 gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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Messaggio 18 giugno 2012, 12:45

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

18 giugno 2012

Oltre 10mila valutazioni di agibilità e 41mila verifiche speditive condotte in Emilia-Romagna

Sono 10.258 le strutture già controllate con sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica su edifici pubblici e privati che hanno riportato danni – e su cui quindi occorre fare una valutazione di agibilità mirata con la scheda Aedes (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica, ossia uno strumento omogeneo per il rilievo del danno). Di queste, 3.598 sono state classificate agibili, 1.764 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 552 parzialmente inagibili, 125 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 3.623 inagibili e 596 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio.

Parallelamente, proseguono le verifiche speditive condotte da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco su un numero più ampio di edifici nell’area interessata dal sisma, che ha superato quota 41mila. È importante ricordare, quindi, che le percentuali di agibilità riferite complessivamente ai 10mila sopralluoghi di verifica dell’agibilità sono riferite a una quota minoritaria di edifici interessati dal sisma rispetto al patrimonio immobiliare totale dell’area, in quanto non comprendono le migliaia di edifici risultati agibili all’esito di una verifica speditiva o per i quali non è stata avanzata alcuna istanza di verifica.

Tra personale appartenente alle Regioni, agli Enti locali, alle Università dell’Emilia Romagna e agli Atenei che operano nell’ambito della rete di laboratori di ingegneria sismica - ReLUIS, ma anche tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Forze Armate, e con il concorso di professionisti formati con corsi specifici secondo precedenti protocolli d’intesa siglati con i consigli nazionali di geometri, architetti e ingegneri, continua a crescere, intanto, il numero delle squadre di rilevatori del Sistema di Protezione Civile Nazionale impiegate sulle verifiche di agibilità.

Ai circa 300 impegnati giornalmente nei giorni scorsi, si aggiungono a partire da oggi ulteriori squadre garantite da personale dei Vigili del Fuoco, con personale formato ad hoc in questi giorni, nonché dagli ordini professionali, per un totale di 185 squadre operative oggi sul territorio. A questi si aggiungono un centinaio circa di verificatori dei Vigili del Fuoco per le speditive nonché 40 tecnici messi a disposizione delle amministrazioni comunali più colpite dall’Associazione Geometri Volontari, per fornire supporto nella gestione delle istanze di agibilità. Supporto tecnico-amministrativo in circa 18 comuni viene invece assicurato attraverso personale in turnazione dei Comuni, delle Unioni e delle Province messo a disposizione dal sistema degli Enti Locali.

Nelle province interessate il 45% dei plessi ad uso scolastico è agibile, e il 38% agibile con provvedimenti

Il lavoro delle squadre di rilevatori del Sistema di Protezione Civile Nazionale ha consentito nelle scorse settimane in particolare di condurre verifiche dell’agibilità post-sismica su 429 edifici ad uso scolastico nelle quattro province emiliane interessate dal sisma. Di queste, 191 sono risultate agibili, 161 temporaneamente o parzialmente inagibili – esiti B, C e D -, 65 inagibili e 12 inagibili per rischio esterno.

In particolare, dei 199 plessi scolastici verificati nella provincia di Ferrara sono 100 quelli agibili, 62 quelli temporaneamente o parzialmente inagibili, 32 inagibili e 5 inagibili per rischio esterno. Nel modenese, su 149 edifici scolastici verificati, 53 sono agibili, 67 parzialmente o temporaneamente inagibili, 23 inagibili e 6 inagibili per rischio esterno. Nella provincia di Bologna su 54 strutture, 22 sono agibili, 25 temporaneamente o parzialmente inagibili e 7 inagibili, mentre in provincia di Reggio-Emilia su 27 totali sono 16 quelle agibili, 7 quelle temporaneamente o parzialmente inagibili, 3 quelle inagibili cui se ne aggiunge 1 inagibile per rischio esterno.

Sul sito web del Dipartimento, http://www.protezionecivile.gov.it, è consultabile una sezione dedicata all’emergenza Sisma Emilia, in cui quotidianamente vengono aggiornati anche i dati relativi alle verifiche di agibilità già effettuate.
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Messaggio 19 giugno 2012, 12:14

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

19 giugno 2012

Tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, a oggi sono 14.071 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile in 37 campi di accoglienza, nelle strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie di Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel.

In Emilia Romagna, i cittadini assistiti sono 13.525. Nello specifico, 9.652 sono ospitati nei 33 campi tende, 1.187 nelle strutture al coperto e 2.686 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 531 persone, delle quali 471 sono ospitate all’interno dei 4 campi attivi nella provincia di Mantova, mentre 60 hanno trovato sistemazione nelle strutture al coperto e negli alberghi.

Nella Regione Veneto, infine, nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.

Sono oltre cinquemila gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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Messaggio 20 giugno 2012, 11:16

Re: Evento sismico tra le province di Mantova e Modena

20 giugno 2012

Sono 14.167 le persone assistite dal Sistema nazionale di Protezione Civile tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto

Tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, a oggi sono 14.167 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile nei campi di accoglienza, nelle strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie di Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel.

In Emilia Romagna, i cittadini assistiti sono 13.621. Nello specifico, 9.534 sono ospitati nei campi tende, 1.203 nelle strutture al coperto e 2.884 in albergo.

Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 531 persone, delle quali 471 sono ospitate all’interno dei campi attivi nella provincia di Mantova, mentre 60 hanno trovato sistemazione in una struttura al coperto.

Nella Regione Veneto, infine, nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.

Sono oltre cinquemila gli uomini e le donne facenti parte dal Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.
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