Etna: avviso di criticità elevata per l’area sommitale
28 novembre 2013
Prosegue il monitoraggio del Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento
Aggiornamento ore 18.30
Dalle 16.30 di oggi, 28 novembre, le reti di monitoraggio dei Centri di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile hanno iniziato a registrare un’attività esplosiva stromboliana al Nuovo cratere di Sud Est del vulcano Etna. L’attività vulcanica si è intensificata molto rapidamente e alle 16.47, solo cinque giorni dopo l’ultimo evento, è iniziata una nuova attività di fontana di lava.
In considerazione della particolare violenza delle ultime eruzioni e tenuto conto delle previsioni meteo per i venti in quota, si ritiene che la ricaduta di materiale vulcanico, anche pesante e di dimensioni variabili, possa interessare i settori nord-orientali del vulcano nella fascia del medio versante. La ricaduta di lapilli e cenere potrebbe estendersi alla fascia pedemontana e, con intensità decrescente, alle coste ioniche della Sicilia e fino alla Calabria.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni in corso e dei comunicati dei Centri di Competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emesso un avviso di criticità elevata per l’area sommitale del vulcano, e di criticità moderata nelle aree del medio versante, pedemontana e urbana.
Al momento non sono segnalati problemi particolari connessi alla ricaduta di ceneri sul territorio. Gli aeroporti di Reggio Calabria e di Catania Fontanarossa risultano operativi.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.
Prosegue il monitoraggio del Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento
Aggiornamento ore 18.30
Dalle 16.30 di oggi, 28 novembre, le reti di monitoraggio dei Centri di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile hanno iniziato a registrare un’attività esplosiva stromboliana al Nuovo cratere di Sud Est del vulcano Etna. L’attività vulcanica si è intensificata molto rapidamente e alle 16.47, solo cinque giorni dopo l’ultimo evento, è iniziata una nuova attività di fontana di lava.
In considerazione della particolare violenza delle ultime eruzioni e tenuto conto delle previsioni meteo per i venti in quota, si ritiene che la ricaduta di materiale vulcanico, anche pesante e di dimensioni variabili, possa interessare i settori nord-orientali del vulcano nella fascia del medio versante. La ricaduta di lapilli e cenere potrebbe estendersi alla fascia pedemontana e, con intensità decrescente, alle coste ioniche della Sicilia e fino alla Calabria.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni in corso e dei comunicati dei Centri di Competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emesso un avviso di criticità elevata per l’area sommitale del vulcano, e di criticità moderata nelle aree del medio versante, pedemontana e urbana.
Al momento non sono segnalati problemi particolari connessi alla ricaduta di ceneri sul territorio. Gli aeroporti di Reggio Calabria e di Catania Fontanarossa risultano operativi.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.