Evento sismico tra province Caserta Benevento aggiornamenti
30 dicembre 2013
Dalle prime verifiche effettuate non risultano particolari danni a edifici, strutture e infrastrutture
Aggiornamento ore 11
Dopo l’evento sismico di magnitudo 4.9 che alle 18.08 di ieri, 29 dicembre, ha interessato, in particolare, le province di Caserta e Benevento, il sistema di protezione civile si è attivato immediatamente per valutare la situazione in atto e prestare la necessaria assistenza alla popolazione. Da subito la Sala Situazione Italia del Dipartimento si è messa in contatto con le strutture regionali e locali di protezione civile, mantenendo in particolare uno stretto raccordo con le sale operative di Campania e Molise.
Per garantire un più efficace coordinamento delle informazioni e delle azioni sul territorio sono stati attivati ieri pomeriggio tre CCS-Centri coordinamento soccorsi nelle province di Benevento, Caserta e Napoli e alcuni COC-Centri operativi comunali.
Nonostante la scossa principale sia stata fortemente avvertita dalle popolazioni delle province interessate, generando situazioni di paura e l’abbandono della abitazioni da parte di alcune persone, le prime verifiche effettuate dai Vigili del fuoco e dalle squadre di tecnici non riportano situazioni di particolare criticità per strutture e infrastrutture. Per alcuni edifici storici e di culto sono state segnalate lesioni o la caduta di calcinacci.
A seguito della scossa delle 18.08, una frana ha interessato un acquedotto nel comune di San Gregorio Matese, in provincia di Caserta, comportando l’interruzione del servizio idrico. La Regione Campania sta già intervenendo per risolvere la situazione.
Al momento nelle zone interessate dall’evento, si contano circa 130 repliche, di cui 6 di magnitudo compresa tra 3 e 4. Si rammenta che lo stato attuale delle conoscenze scientifiche non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti.
Dalle prime verifiche effettuate non risultano particolari danni a edifici, strutture e infrastrutture
Aggiornamento ore 11
Dopo l’evento sismico di magnitudo 4.9 che alle 18.08 di ieri, 29 dicembre, ha interessato, in particolare, le province di Caserta e Benevento, il sistema di protezione civile si è attivato immediatamente per valutare la situazione in atto e prestare la necessaria assistenza alla popolazione. Da subito la Sala Situazione Italia del Dipartimento si è messa in contatto con le strutture regionali e locali di protezione civile, mantenendo in particolare uno stretto raccordo con le sale operative di Campania e Molise.
Per garantire un più efficace coordinamento delle informazioni e delle azioni sul territorio sono stati attivati ieri pomeriggio tre CCS-Centri coordinamento soccorsi nelle province di Benevento, Caserta e Napoli e alcuni COC-Centri operativi comunali.
Nonostante la scossa principale sia stata fortemente avvertita dalle popolazioni delle province interessate, generando situazioni di paura e l’abbandono della abitazioni da parte di alcune persone, le prime verifiche effettuate dai Vigili del fuoco e dalle squadre di tecnici non riportano situazioni di particolare criticità per strutture e infrastrutture. Per alcuni edifici storici e di culto sono state segnalate lesioni o la caduta di calcinacci.
A seguito della scossa delle 18.08, una frana ha interessato un acquedotto nel comune di San Gregorio Matese, in provincia di Caserta, comportando l’interruzione del servizio idrico. La Regione Campania sta già intervenendo per risolvere la situazione.
Al momento nelle zone interessate dall’evento, si contano circa 130 repliche, di cui 6 di magnitudo compresa tra 3 e 4. Si rammenta che lo stato attuale delle conoscenze scientifiche non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti.