17 luglio 2014, 18:25
Workshop "The risk management capability" a Roma
17 luglio 2014
Tavolo di lavoro per definire linee-guida per la gestione del rischio
La decisione n. 1313/2013/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 Dicembre 2013 che istituisce il Meccanismo Unionale di Protezione Civile, stabilisce che gli Stati Membri forniscano alla Commissione Europea una valutazione su base triennale della loro capacità di gestione del rischio, a livello nazionale, e sub-nazionale.
La valutazione avverrà seguendo le linee-guida che l’esecutivo europeo svilupperà in accordo con i Paesi partecipanti.
Un primo passo per la definizione di linee-guida è stato compiuto durante il workshop "The risk management capability", l’appuntamento che si è svolto a Roma - il 15 e 16 luglio, presso la Sala Promototeca del Campidoglio.
L’incontro, organizzato dalla Protezione Civile italiana assieme alla Commissione nell’ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea - UE, ha visto la partecipazione attiva di esperti dei 28 Paesi membri dell’UE. A questi si sono aggiunti i rappresentanti di 8 altri stati limitrofi (Balcani occidentali e Turchia), e della Banca Europea d’investimenti, oltre che del Sistema di protezione civile delle regioni italiane.
Ad ogni paese partecipante era stato precedentemente richiesto di compilare un questionario per illustrare metodologie, strumenti e organizzazione del proprio Sistema di protezione civile. Nella due giorni, i risultati sono stati utilizzati come base per tre gruppi di lavoro - suddivisi nelle aree tecnica, amministrativa e finanziaria della capacità di gestione del rischio.
Nel corso dell’incontro, è risultata chiara l’esigenza di linee-guide flessibili, adattabili a tutti i tipi di rischi - pur tenendo conto delle esigenze dei singoli Stati membri, e il bisogno di una terminologia condivisa a livello europeo. Forte anche la richiesta, da parte dei Paesi Membri, di essere pienamente coinvolti in tutte le fasi che porteranno alla redazione delle nascenti linee-guida - anche attraverso la costituzione di specifici gruppi di lavoro.
Di particolare importanza le buone pratiche per l’area finanziaria, attraverso una corretta analisi del rischio, seguita dall’individuazione e gestione ottimale delle risorse disponibili. Gli esperti hanno inoltre espresso l’importanza di tener conto e valutare le spese già effettuate durante le emergenze passate e di assicurare, se necessario, anche il coinvolgimento del settore privato.
E' stata avanzata, come indicazione di massima, anche la possibilità di creare un network internazionale di esperti tecnico-scientifico per la capacità di gestione del rischio, e di un Voluntary Peer Review Network per la condivisione delle buone pratiche.
Il workshop di Roma rientra nel percorso di prevenzione e risk-assessment, da tempo promosso dalla Commissione Europea e dagli Stati Membri, con lo scopo di creare un linguaggio chiaro e condiviso per una efficace gestione delle emergenze e per favorire un corretto sviluppo di risorse e capacità.
Tavolo di lavoro per definire linee-guida per la gestione del rischio
La decisione n. 1313/2013/EU del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 Dicembre 2013 che istituisce il Meccanismo Unionale di Protezione Civile, stabilisce che gli Stati Membri forniscano alla Commissione Europea una valutazione su base triennale della loro capacità di gestione del rischio, a livello nazionale, e sub-nazionale.
La valutazione avverrà seguendo le linee-guida che l’esecutivo europeo svilupperà in accordo con i Paesi partecipanti.
Un primo passo per la definizione di linee-guida è stato compiuto durante il workshop "The risk management capability", l’appuntamento che si è svolto a Roma - il 15 e 16 luglio, presso la Sala Promototeca del Campidoglio.
L’incontro, organizzato dalla Protezione Civile italiana assieme alla Commissione nell’ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea - UE, ha visto la partecipazione attiva di esperti dei 28 Paesi membri dell’UE. A questi si sono aggiunti i rappresentanti di 8 altri stati limitrofi (Balcani occidentali e Turchia), e della Banca Europea d’investimenti, oltre che del Sistema di protezione civile delle regioni italiane.
Ad ogni paese partecipante era stato precedentemente richiesto di compilare un questionario per illustrare metodologie, strumenti e organizzazione del proprio Sistema di protezione civile. Nella due giorni, i risultati sono stati utilizzati come base per tre gruppi di lavoro - suddivisi nelle aree tecnica, amministrativa e finanziaria della capacità di gestione del rischio.
Nel corso dell’incontro, è risultata chiara l’esigenza di linee-guide flessibili, adattabili a tutti i tipi di rischi - pur tenendo conto delle esigenze dei singoli Stati membri, e il bisogno di una terminologia condivisa a livello europeo. Forte anche la richiesta, da parte dei Paesi Membri, di essere pienamente coinvolti in tutte le fasi che porteranno alla redazione delle nascenti linee-guida - anche attraverso la costituzione di specifici gruppi di lavoro.
Di particolare importanza le buone pratiche per l’area finanziaria, attraverso una corretta analisi del rischio, seguita dall’individuazione e gestione ottimale delle risorse disponibili. Gli esperti hanno inoltre espresso l’importanza di tener conto e valutare le spese già effettuate durante le emergenze passate e di assicurare, se necessario, anche il coinvolgimento del settore privato.
E' stata avanzata, come indicazione di massima, anche la possibilità di creare un network internazionale di esperti tecnico-scientifico per la capacità di gestione del rischio, e di un Voluntary Peer Review Network per la condivisione delle buone pratiche.
Il workshop di Roma rientra nel percorso di prevenzione e risk-assessment, da tempo promosso dalla Commissione Europea e dagli Stati Membri, con lo scopo di creare un linguaggio chiaro e condiviso per una efficace gestione delle emergenze e per favorire un corretto sviluppo di risorse e capacità.
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