Terremoto in Abruzzo: i danni al patrimonio culturale
Terremoto in Abruzzo: i danni al patrimonio culturale e artistico
A due giorni dal violento terremoto che ha colpito l'Abruzzo, prosegue la conta dei danni.
La regione è stata duramente colpita, oltre che nelle persone e nelle case, anche nel suo patrimonio artistico e religioso: il sisma, che nella scossa delle 3.32 ha segnato i 5,8 gradi della scala Richter, ha danneggiato i più bei monumenti medievali dell'Aquilano e distrutto chiese tra le piu' famose.
Dalla Cattedrale alla Chiesa Santa Maria di Collemaggio, la chiesa di Celestino V, numerose sono le bellezze del patrimonio culturale gravemente danneggiate.
E le conseguenze del forte terremoto si estendono anche al di fuori dei confini della regione: alle Terme di Caracalla, a Roma, sono stati riscontrati lievi danni dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici.
I primi interventi
Il Ministero dei Beni Culturali ha costituito a L'Aquila una task force di esperti che erano intervenuti sui monumenti danneggiati dal sisma del 1997 in Umbria e Marche in supporto ai funzionari locali. E' stato individuato anche un deposito per le opere recuperate da edifici di culto pericolanti.
Gli uffici centrali del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali sono in costante contatto con il direttore regionale per i Beni Culturali dell'Abruzzo, Annamaria Reggiani, e il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici dell'Abruzzo, Maurizio Galletti, per avere ogni aggiornamento sui danni al patrimonio artistico. Il segretario generale del Ministero, Giuseppe Proietti, sta coordinando il monitoraggio di musei, monumenti e siti archeologici. La situazione e' in continua evoluzione. Il Centro informativo del Ministero per i Beni e le Attività  Culturali relativo al sisma è individuato presso l'Ufficio del Presidente della Commissione Speciale Permanente per la Sicurezza del Patrimonio Culturale Nazionale, dott. Fabio Carapezza Guttuso.
Il Gruppo di Protezione civile dei beni culturali dei volontari di Legambiente Marche è al lavoro in queste ore per portare in salvo tutto quello che il terremoto non ha distrutto: quadri, sculture policrome lignee, manoscritti e volumi dell'Archivio storico, semisepolti dal crollo parziale del tetto. L'attività  dei 40 tecnici si svolge in coordinamento con la Soprintendenza ai monumenti dell'Aquila, la Regione Marche, il Dipartimento di Protezione civile e il Ministero dei Beni culturali.
I monumenti danneggiati
Al momento, è stato accertato il crollo del campanile della chiesa di San Bernardino, mentre l'abside è completamente danneggiata. Crollati anche il cupolino della chiesa di S. Agostino, il palazzo della prefettura che ospita anche la sede dell'archivio di Stato e la cupola della chiesa delle Anime Sante o del Suffragio, che si trova nella piazza principale dell'Aquila, l'antica piazza del Mercato.
Danneggiato anche il Castello cinquecentesco, dove hanno sede il Museo Nazionale d'Abruzzo, la Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici e quella per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dell'Abruzzo. Il Museo Nazionale d'Abruzzo è stato dichiarato inagibile fino a una verifica tecnica da parte dei vigili del fuoco, ora impegnati nei soccorsi alla popolazione. L'accesso al museo è comunque presidiato dal personale di custodia.
Crollata anche la parete di fondo della basilica romanica di S. Maria di Collemaggio, fondata nel 1287 per volere di Celestino V, la cui facciata costituisce il massimo capolavoro dell'arte abruzzese. Dopo la morte, avvenuta il 19 maggio del 1296, il Papa fu seppellito nella cappella della basilica. La tomba fortunatamente non e' stata toccata dal terremoto.
Gravi conseguenze anche al convento di San Giuliano: sono crollate le porte antiche, gli intramezzi, ed e' stata lesionata la volta superiore della chiesa del convento di San Giuliano.
A due giorni dal violento terremoto che ha colpito l'Abruzzo, prosegue la conta dei danni.
La regione è stata duramente colpita, oltre che nelle persone e nelle case, anche nel suo patrimonio artistico e religioso: il sisma, che nella scossa delle 3.32 ha segnato i 5,8 gradi della scala Richter, ha danneggiato i più bei monumenti medievali dell'Aquilano e distrutto chiese tra le piu' famose.
Dalla Cattedrale alla Chiesa Santa Maria di Collemaggio, la chiesa di Celestino V, numerose sono le bellezze del patrimonio culturale gravemente danneggiate.
E le conseguenze del forte terremoto si estendono anche al di fuori dei confini della regione: alle Terme di Caracalla, a Roma, sono stati riscontrati lievi danni dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici.
I primi interventi
Il Ministero dei Beni Culturali ha costituito a L'Aquila una task force di esperti che erano intervenuti sui monumenti danneggiati dal sisma del 1997 in Umbria e Marche in supporto ai funzionari locali. E' stato individuato anche un deposito per le opere recuperate da edifici di culto pericolanti.
Gli uffici centrali del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali sono in costante contatto con il direttore regionale per i Beni Culturali dell'Abruzzo, Annamaria Reggiani, e il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici dell'Abruzzo, Maurizio Galletti, per avere ogni aggiornamento sui danni al patrimonio artistico. Il segretario generale del Ministero, Giuseppe Proietti, sta coordinando il monitoraggio di musei, monumenti e siti archeologici. La situazione e' in continua evoluzione. Il Centro informativo del Ministero per i Beni e le Attività  Culturali relativo al sisma è individuato presso l'Ufficio del Presidente della Commissione Speciale Permanente per la Sicurezza del Patrimonio Culturale Nazionale, dott. Fabio Carapezza Guttuso.
Il Gruppo di Protezione civile dei beni culturali dei volontari di Legambiente Marche è al lavoro in queste ore per portare in salvo tutto quello che il terremoto non ha distrutto: quadri, sculture policrome lignee, manoscritti e volumi dell'Archivio storico, semisepolti dal crollo parziale del tetto. L'attività  dei 40 tecnici si svolge in coordinamento con la Soprintendenza ai monumenti dell'Aquila, la Regione Marche, il Dipartimento di Protezione civile e il Ministero dei Beni culturali.
I monumenti danneggiati
Al momento, è stato accertato il crollo del campanile della chiesa di San Bernardino, mentre l'abside è completamente danneggiata. Crollati anche il cupolino della chiesa di S. Agostino, il palazzo della prefettura che ospita anche la sede dell'archivio di Stato e la cupola della chiesa delle Anime Sante o del Suffragio, che si trova nella piazza principale dell'Aquila, l'antica piazza del Mercato.
Danneggiato anche il Castello cinquecentesco, dove hanno sede il Museo Nazionale d'Abruzzo, la Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici e quella per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dell'Abruzzo. Il Museo Nazionale d'Abruzzo è stato dichiarato inagibile fino a una verifica tecnica da parte dei vigili del fuoco, ora impegnati nei soccorsi alla popolazione. L'accesso al museo è comunque presidiato dal personale di custodia.
Crollata anche la parete di fondo della basilica romanica di S. Maria di Collemaggio, fondata nel 1287 per volere di Celestino V, la cui facciata costituisce il massimo capolavoro dell'arte abruzzese. Dopo la morte, avvenuta il 19 maggio del 1296, il Papa fu seppellito nella cappella della basilica. La tomba fortunatamente non e' stata toccata dal terremoto.
Gravi conseguenze anche al convento di San Giuliano: sono crollate le porte antiche, gli intramezzi, ed e' stata lesionata la volta superiore della chiesa del convento di San Giuliano.