Rifiuti Campania
COMUNICATO STAMPA
26-04-2010
Rifiuti Campania
In merito ad alcune dichiarazioni apparse alla vigilia dell'imminente visita di alcuni membri della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, è utile precisare, ancora una volta, la strumentalità  di ricostruzioni che pretendono di racchiudere in una breve dichiarazione di poche frasi la complessità  di una vicenda, lo stato di emergenza per la gestione rifiuti nella Regione Campania, durata 16 anni.
La realtà  è che questa vicenda ha registrato varie fasi, l'ultima delle quali è iniziata a maggio del 2008 con l'ennesima crisi, per le decine di migliaia di tonnellate di rifiuti abbandonate lungo le strade della regione a fronte di un panorama infrastrutturale che contava una sola discarica, un sito di stoccaggio provvisorio e conferimenti fuori regione. A diciotto mesi di distanza, la regione è dotata di 5 impianti di discarica perfettamente operativi, 7 moderni impianti di selezione e trattamento rifiuti in grado di processare l'intera produzione della regione nel rispetto della più recente normativa tecnica di settore. A questo va aggiunto il pieno funzionamento del termovalorizzatore di Acerra, che ha conseguito il pieno raggiungimento degli standard previsti sia in termini di smaltimento '“ 600mila tonnellate l'anno '“ sia sotto il profilo della produzione di energia elettrica '“ 214mila megawatt a gennaio 2010 '“, ma soprattutto sotto il profilo del rispetto dei parametri ambientali, di molto inferiori ai minimi previsti dalla normativa comunitaria.
All'attività  di infrastrutturazione si è accompagnato poi un notevole incremento della raccolta differenziata, che è passata da una percentuale iniziale del 15% all'attuale 25% con trend in ulteriore aumento.
A dicembre 2009 è stata finalmente chiusa la gestione emergenziale, anche attraverso adeguate misure che hanno portato a un riduzione della produzione annua di rifiuti urbani dai 2,6 milioni di tonnellate annue agli attuali 2 milioni. La Regione Campania è attualmente dotata di un'autonomia nello smaltimento di rifiuti di oltre tre anni.
Questo è ciò che troveranno i membri della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, una situazione diametralmente opposta a quanto delineato da dichiarazioni a mezzo stampa da chi, forse, non vuole riconoscere lo straordinario lavoro svolto e i concreti risultati raggiunti.
26-04-2010
Rifiuti Campania
In merito ad alcune dichiarazioni apparse alla vigilia dell'imminente visita di alcuni membri della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, è utile precisare, ancora una volta, la strumentalità  di ricostruzioni che pretendono di racchiudere in una breve dichiarazione di poche frasi la complessità  di una vicenda, lo stato di emergenza per la gestione rifiuti nella Regione Campania, durata 16 anni.
La realtà  è che questa vicenda ha registrato varie fasi, l'ultima delle quali è iniziata a maggio del 2008 con l'ennesima crisi, per le decine di migliaia di tonnellate di rifiuti abbandonate lungo le strade della regione a fronte di un panorama infrastrutturale che contava una sola discarica, un sito di stoccaggio provvisorio e conferimenti fuori regione. A diciotto mesi di distanza, la regione è dotata di 5 impianti di discarica perfettamente operativi, 7 moderni impianti di selezione e trattamento rifiuti in grado di processare l'intera produzione della regione nel rispetto della più recente normativa tecnica di settore. A questo va aggiunto il pieno funzionamento del termovalorizzatore di Acerra, che ha conseguito il pieno raggiungimento degli standard previsti sia in termini di smaltimento '“ 600mila tonnellate l'anno '“ sia sotto il profilo della produzione di energia elettrica '“ 214mila megawatt a gennaio 2010 '“, ma soprattutto sotto il profilo del rispetto dei parametri ambientali, di molto inferiori ai minimi previsti dalla normativa comunitaria.
All'attività  di infrastrutturazione si è accompagnato poi un notevole incremento della raccolta differenziata, che è passata da una percentuale iniziale del 15% all'attuale 25% con trend in ulteriore aumento.
A dicembre 2009 è stata finalmente chiusa la gestione emergenziale, anche attraverso adeguate misure che hanno portato a un riduzione della produzione annua di rifiuti urbani dai 2,6 milioni di tonnellate annue agli attuali 2 milioni. La Regione Campania è attualmente dotata di un'autonomia nello smaltimento di rifiuti di oltre tre anni.
Questo è ciò che troveranno i membri della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, una situazione diametralmente opposta a quanto delineato da dichiarazioni a mezzo stampa da chi, forse, non vuole riconoscere lo straordinario lavoro svolto e i concreti risultati raggiunti.